Il ripristino del Ministero del Turismo nell’appena costituito governo Draghi ha suscitato commenti positivi e nuove aspettative da parte degli operatori turistici lucani che per troppo tempo si sono sentiti orfani di un “punto di riferimento governativo”. E a segnare la svolta senza ridurla a formalità il neo Premier ha voluto un dicastero, nello scorso esecutivo accorpato al Mibac, non solo autonomo ma dotato di “portafoglio” nominando l’on.Massimo Garavaglia, esponente leghista, già sottosegretario e viceministro all’Economia nel primo governo Conte.
Tra le prime reazioni, Michele Tropiano, presidente Federalberghi-Confcommercio: “Registriamo l’attenzione del premier Mario Draghi al nostro settore tale da dedicare, finalmente, al turismo un ministero specifico. Un ministero atteso da anni dal comparto e che giunge nel momento più difficile della storia del turismo italiano e regionale.Siamo certi – prosegue – che albergatori e operatori turistici avvieranno presto un fattivo dialogo e una collaborazione in vista di una rinascita completa di un settore basilare per il nostro Paese, che occupa il 13% del Pil e impegna il 15% della forza lavoro. Non era più possibile non dedicare un ministero a un comparto che, come attestano i dati di Confcommercio, contribuisce per 44 miliardi alla bilancia commerciale italiana e registra un valore della produzione di 190 miliardi”.Ci voleva il professor Draghi per risolvere con determinazione e lucidità una questione sulla quale ci si arrovellava da decine di anni senza trovare mai la soluzione. Se il buongiorno si vede dal mattino, si apre una grande stagione per il turismo, stremato dalla crisi in corso, almeno sotto il profilo istituzionale”.
Anche da Maratea il presidente del Consorzio Turistico Biagio Salerno commenta positivamente. “Sarà certamente utile – dice Salerno – a sostenerci nel lavoro avviato insieme a Regione e Apt in vista della stagione primavera-estate che ci attende e che è ancora piena di troppe incognite che ci preoccupano e non ci consentono di programmare la nostra attività. Continuiamo ad insistere nelle nostre due proposte prioritarie: l’accesso tempestivo dei lavoratori ed operatori del turismo al programma vaccinale anti Covid-19 definito dalla Regione; l’istituzione di un “patentino” o comunque si voglia chiamare per tutti quelli vaccinati in modo da ripartire e garantire l’esercizio in piena sicurezza dell’attività turistica, a tutela degli addetti ai lavori in primis, ma anche dei turisti e della popolazione in generale”.
E sempre a Maratea il rilancio del turismo passa anche dagli eventi, dai congressi, da matrimoni che negli anni passati hanno dato un contributo significativo per le presenze di italiani e stranieri soprattutto nella cosiddetta bassa stagione. “Gli operatori e le strutture specializzate in turismo congressuale e matrimoni – sottolinea Sabrina Cannas, Federmep – ci credono e si preparano, con l’auspicio che il neo Ministro al Turismo individui misure ed azioni specifiche per questi due settori, purtroppo oggi fortemente penalizzati anche in materia di aiuti e ristori”.
L’obiettivo – sottolineano i nostri operatori – è “salvare” la stagione turistica 2021 che significa salvare solo in Basilicata diverse migliaia di posti di lavoro e l’economia locale che dalla presenza dei turisti trae vantaggio. Non si sottovaluti che ogni euro pagato dal turista per soggiorno-vacanza genera almeno tre euro di spesa che resta sul territorio a favore di piccole imprese locali.
Il ministero del Turismo e dello Spettacolo era stato istituito nel 1959 e poi abrogato con il referendum del 1993. Da allora nessuno aveva rivestito tale carica, fatta eccezione dell’esperienza senza portafoglio di Michela Vittoria Brambilla nel quarto governo Berlusconi (maggio 2009-novembre 2011).
Feb 13