Riforma Consorzi Industriali di Matera e Potenza e disegno di legge Api-Bas, Consiglieri regionali Cifarelli e Pittella (PD): “Non si faccia un pasticcio per una prova di maggioranza”. Di seguito la nota integrale.
“Si fermi lo scempio a cui potremmo assistere, dando prova di maturità amministrativa e di merito.” É quanto hanno detto stamane, nel corso di una conferenza stampa svoltasi in modalità telematica, i consiglieri regionali del Pd, Roberto Cifarelli e Marcello Pittella, sul disegno di legge di riforma dei consorzi industriali “Api-Bas”.
“Domani – hanno spiegato i dem – il disegno di legge (ddl) dovrebbe arrivare in Consiglio regionale e temiamo che diventi solo il banco di prova della tenuta della maggioranza, oscurando del tutto il merito di una riforma, che non convince né i sindacati né le opposizioni. La nostra richiesta é dunque quella di ritirare il ddl e riproporlo non solo all’attenzione delle commissioni consiliari, ma anche al confronto dei mondi organizzati. Non interessano a nessuno le pantomime della maggioranza, rispetto alle quali Bardi pure dovrebbe riferire, quanto che non si proceda in una direzione fallimentare. E a tal proposito – hanno aggiunto Pittella e Cifarelli – abbiamo predisposto due blocchi di emendamenti: il primo, eviterebbe la nascita di una nuova società con un capitale economico molto esiguo, con il trasferimento delle competenze a Sviluppo Basilicata, società in house della Regione; il secondo blocco, ingloba i suggerimenti dell’Anci, e suggerisce che alcune funzioni vengano gestite dall’Asi di Matera.
Tratta di correttivi – hanno continuato – che vorremmo non venissero liquidati con il solito, sistematico atteggiamento refrattario della maggioranza.
Ci sono le condizioni – hanno rimarcato ancora i consiglieri, rispondendo alle domande dei giornalisti – perché si individui una soluzione ponte che dia ossigeno ai lavoratori e al contempo ci si ripieghi seriamente sul merito.
Il nostro é un appello – hanno concluso Cifarelli e Pittella – a non consegnarci il solito teatrino di improvvisazione e a dare prova di responsabilità politica ed amministrativa.”