Vaccinazione anti Covid persone con disabilità e caregiver, Giuliano (Garante infanzia e adolescenza): “Istituire anagrafe della disabilità”.
Di seguito la nota integrale.
L’accordo dello scorso 3 febbraio tra Regioni, Governo e Commissario straordinarioper l’emergenza, ha rimodulato il piano vaccinale anti-covid, inserendo le persone con Sindrome di Down nell’alveo della popolazione “altamente vulnerabile” e pertanto destinataria in via prioritaria degli appositi vaccini.
Al fine di dare attuazione in maniera celere ed efficace a tale accordo sarebbe opportuno che il Governo regionale si interfacci con le associazioni presenti ed operanti sul territorio, anche in considerazione del fatto che in Regione non è presente una vera e propria “Anagrafe della Disabilità”: l’istituzione della stessa, più volte sollecitata negli ultimi anni, difatti, permetterebbe al sistema sanitario regionale di interfacciarsi rapidamente con le famiglie interessate, garantendo il giusto ed efficace supporto alle fisiologiche e numerose necessità che attagliano le stesse.
Già nel 2016 sottolineavo come la Regione non dispone di dati dal versante della domanda delle persone affette da disabilità: se non si ha chiaro il quadro dei bisogni, l’offerta che si va a mettere in campo rischia di perdere efficacia, in quanto l’obiettivo almeno tendenziale dell’intervento pubblico non può che essere la risposta all’universalità e generalità dei bisogni espressi da tutti i cittadini che si trovano in regione nelle condizioni di disabilità.
È quindi urgente un censimento porta a porta non solo sui soggetti destinatari ma anche sulle reali condizioni delle persone disabili e delle loro famiglie, che potrebbe essere attuato attraverso i Piani Sociali di zona per offrire un quadro aggiornato su tutte le disabilità presenti nel territorio regionale.
Sul fronte della vaccinazione, questa dovrebbe riguardare anche gli appositi caregiver delle persone affette da disabilità.
E’ necessario che la Regioni presti particolare attenzione a questa categoria che è tra quelle maggiormente esposte a rischi legati alla salute in generale, e ancor più esposta al contagio del Covid 19.
Le persone con disabilità spesso faticano, in considerazione della loro condizione, ad indossare la mascherina, ad osservare le più basilari norme igienico-sanitarie e persino a rispettare il “distanziamento sociale”.
Un’attenzione particolare dovrebbe essere prestata anche alle famiglie dei disabili, gravate dai problemi quotidiani di assistenza e cura dei loro familiari, soprattutto in questo particolare momento storico, in cui si aggiunge il rischio di un possibile contagio dei familiari “fragili”.
La richiesta di velocizzare la vaccinazione delle Persone con Sindrome di Down (che manifestano, purtroppo, tutte le loro fragilità rispetto al COVID 19), dei propri caregiver – ovvero dei genitori dei bambini disabili non vaccinabili – trova fondamento nella tutela del loro diritto alla salute e alle cure, nel rispetto delle scelte individuali e delle loro famiglie, come già sottolineato in precedenti note (da ultimo nota prot. n. 0028/C del 5.01.2021 e nota prot. n. 0072/C del 7.01.2021).
Al fine di promuovere la salute nei soggetti più fragili, pertanto, sarebbe opportuno quanto necessario prevedere una priorità nel piano vaccinale regionale delle persone con disabilità e delle relative famiglie prevedendo, tra l’altro, l’istituzione dell’ “Anagrafe della Disabilità”.