Il Consiglio regionale della Basilicata, riunitosi oggi in modalità telematica, ha approvato all’unanimità una risoluzione sulla localizzazione del deposito nazionale di stoccaggio per le scorie nucleari, d’iniziativa dell’ufficio di Presidenza dell’Assemblea. Risoluzione che verrà inviata al presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella.
Nel documento si fa riferimento alle 67 aree individuate in Italia, tra le quali “Rientrano diversi comuni della Basilicata nelle zone comprese tra le province di Potenza e Matera (Genzano, Acerenza, Oppido Lucano, Matera, Bernalda, Irsina, Montalbano, Montescaglioso). Con il documento il Consiglio regionale della Basilicata impegna la Giunta regionale a:“Praticare ogni utile iniziativa finalizzata a far desistere il Governo da ogni possibilità di allocare sul territorio regionale il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, nominando una cabina di regia composto da persone in possesso delle competenze tecnico-scientifiche, nonché giuridiche, atte a scongiurare detta eventualità e promuovendo forme di partecipazione democratica della comunità regionale; di raccordare e supportare le iniziative congiunte con i Comuni direttamente coinvolti al fine di predisporre le necessarie osservazioni da presentare alla Sogin”. Con la risoluzione si chiede, altresì, al Presidente dell’Assemblea di “Coinvolgere, mediante i poteri di rappresentanza a lui attribuiti l’intero Consiglio regionale, nel prendere nella dovuta considerazione le istanze rappresentate che determinano e giustificano l’assoluto diniego della Basilicata allo stoccaggio delle scorie nucleari italiane sul proprio territorio”.
Dopo la lettura della risoluzione da parte del Presidente Cicala è seguito un dibattito nel quale sono intervenuti i consiglieri Cifarelli (Pd), Carlucci (M5s), Aliandro (Lega), Braia e Polese (Iv).
Deposito scorie nucleari, Consiglio approva risoluzione: intervento Cicala (Presidente Consiglio regionale)
“La risoluzione verrà inviata quanto prima al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il mio invito è di procedere uniti con un’azione condivisa tesa a scongiurare che la Basilicata diventi un deposito di rifiuti nucleari”
“L’approvazione della risoluzione da parte di tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale dimostra, in maniera inequivocabile, la nostra contrarietà all’individuazione delle aree potenzialmente idonee allo stoccaggio delle scorie nucleari nella nostra regione. In virtù della rilevanza politico-amministrativa e dei poteri di rappresentanza attribuiti all’intero Consiglio regionale la risoluzione diventa un atto doveroso che si fa portavoce della contrarietà dell’intero territorio lucano”.
E’ quanto dichiara il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala, che aggiunge: “Il mio invito è di procedere uniti con un’azione condivisa tesa a scongiurare che la Basilicata diventi un deposito di rifiuti nucleari. A dimostrazione dell’importanza della collaborazione tra Istituzioni, ho già inviato una interlocuzione con la collega della Puglia, la presidente Loredana Capone, per confrontarci e valutare insieme un’azione utile a supporto delle aree possibili individuate alla localizzazione del deposito al confine tra Puglia e Basilicata, che non devono essere lasciate sole”.
“La risoluzione – conclude Cicala – verrà inviata quanto prima al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella”.
Scorie nucleari,Polese richiama mozione Sindaci pugliesi e lucani
Il consigliere di Iv ha chiesto a Cicala di inglobare nel testo della risoluzione sul deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, approvato oggi dall’Assemblea, quanto evidenziato nel documento congiunto dei primi cittadini lucani e pugliesi
“Ho chiesto al presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine, Cicala, di inglobare nel testo della risoluzione sul deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, approvato oggi dall’Assemblea, quanto evidenziato nel documento congiunto dei Sindaci lucani e pugliesi”. Lo precisa il consigliere Mario Polese (Iv), richiamando quanto dai Sindaci dei comuni pugliesi e lucani ribadito: “L’opportunità che, quale segno della massima espressione democratica e partecipativa, venga convocato un incontro da entrambe le Regioni alla presenza dei sindaci rappresentanti delle aree potenzialmente idonee, per l’avvio di un confronto attivo e costante, vista la contiguità territoriale; e che, a prescindere dalla ubicazione ultima del sito di stoccaggio di scorie radioattive all’interno di uno qualunque dei summenzionati Comuni, per la forte interconnessione culturale, geografica e storica degli stessi territori, ciò produrrebbe comunque effetti negativi anche sugli altri”.
Il documento è stato sottoscritto dai primi cittadini Rosa Melodia, Comune di Altamura, Alesio Valente, Comune di Gravina di Puglia, Francesco Frigiola, Comune di Laterza, Fernando Teodoro Maria Scattone, Comune di Acerenza, Domenico Raffaele Tataranno, Comune di Bernalda, Viviana Cervellino, Comune di Genzano di Lucania, Nicola Massimo Morea, Comune di Irsina, Domenico Bennardi, Comune di Matera, Piero Marrese, Comune di Montalbano Jonico, Vincenzo Zito, Comune di Montescaglioso, Antonia Maria Fidanza, Comune di Oppido Lucano.