Uil Fpl. “Dal Report 2018 del Ministero della Sanità un quadro drammatico della situazione del personale. Adesso invertire questa tendenza”. Di seguito la nota integrale.
L’ultimo report sul personale del SSN del Ministero della Salute, relativo all’anno 2018, restituisce una fotografia impietosa sul personale sempre più vecchio e sempre più precario. Basti guardare ai dati relativi ai dipendenti a tempo indeterminato per avere un quadro della situazione: tra il 2018 e il 2012 si contano circa 25 mila posti in meno. Al tempo stesso sono aumentati i contratti precari, passando da 31.199 del 2012 a 42.340 del 2018. Un dato che si riflette sull’anzianità del personale. L’età media nel 2018 è aumentata. Al 31 dicembre 2018 risultano lavorare presso le strutture sanitarie del sistema sanitario nel suo complesso: 244.970 medici, 331.605 unità di personale infermieristico, 54.617 unità di personale con funzioni riabilitative, 43.569 unità di personale tecnico sanitario e 10.219 unità di personale con funzioni di vigilanza ed ispezione che operano nei vari livelli di assistenza: medicina primaria, riabilitazione, ospedaliera, ambulatoriale.
Il report ci offre anche uno spaccato della situazione lucana. Nel servizio sanitario regionale in media il rapporto tra personale infermieristico e medici è pari a 2,5 unità. Nel report affiora anche che in Basilicata per ogni 1000 abitanti il rapporto tra abitanti e infermieri a tempo indeterminato, oscilla tra e 5,2 e 5,79, nelle strutture pubbliche, il personale dell’area dell’ area tecnica e della prevenzione oscilla tra lo 0,69 e lo 0.74 per ogni 1000 abitanti, mentre il personale della Riabilitazione si attesa ancora più basso, tra lo 0,25 e lo 0,36. Emerge anche che l’età media è pari a 57,7 anni, con un’anzianità media di servizio di 30,0 anni.
A parere della UIL FPL, con la nuova programmazione messa in campo in questi ultimi mesi, e anche grazie alla negoziazione delle Organizzazioni Sindacali, ovvero con l’approvazione dei piani triennali del fabbisogno del personale 2021-2023 da parte delle Aziende Sanitarie, si potrà finalmente assumere a tempo indeterminato inaugurando così la stagione dei concorsi unici regionali invertendo così anche la tendenza rispetto al report 2018. Con l’immissione di nuove risorse professionali sarà possibile svecchiare il personale infermieristico, che ha un‘età media elevata, e rafforzare anche il personale tecnico e della riabilitazione.