Il cortometraggio “L’acchiappavento” del regista Carlos Solito è stato selezionato per la fase finale del Giffoni Film Festival nella sezione
School Experience del Giffoni Film Festival e in programma online dall’8 al 12 marzo 2021.
Nel cast con l’attore materano Nando Irene ci sono Katia Greco, Camillo Marcello Ciorciaro, Michele Fanuele e Remigia Piliero.
La produzione cinematografica è stata girata a Stigliano grazie alla collaborazione dell’Istituto Comprensivo “R. Montano” di Stigliano e con le musiche composte da Carmine Ioanna e realizzata nell’ambito del Piano Nazionale Cinema per la Scuola promosso da MIUR e MIBAC.
La produzione ringrazia i collaboratori Christopher, Federico, Stefano, Gregorio, Davide, Rachele, Nancy, Uccio, Luigi, Carmen, Giusy, Rosa, Nicola, Francesco, Luciana, Felicia e gli abitanti di Stigliano che hanno partecipato alle riprese.
Ambientato nella collina materana, tra le campagne di grano e il centro storico del piccolo paese di Stigliano, il cortometraggio parla di una diversità, di come un handicap possa trasformarsi – a volte – in una possibilità. Tonino è un bambino sordomuto che viene sfruttato dal padre vedovo (Rocco), reo di averlo reso speciale insegnandoli la musica a discapito della sua disabilità per garantirsi una sopravvivenza contro gli stenti di una vita povera. Nonostante la condizione disagiata del figlio, Rocco è convinto che prima o poi sbarcherà il lunario. Dall’altra parte, invece, il piccolo Tonino sa di avere un “padre padrone” ma, per la sua spiccata sensibilità, accetta il martirio di “diminuire sé stesso” per congelare una situazione di fatto che, però, genera infelicità. A scompaginare lo status quo, un rapporto padre figlio in chiave distorta, è l’entrata si scena di un elemento esterno: Felicia, la compagna di classe del bambino che, chiuso nel suo isolamento (continuamente bullizzato), per la prima volta si rende conto del suo talento e della bellezza del suo animo. La ragazzina entra quindi in un sistema consolidato, malato tra padre e figlio, e riesce a sconvolgerne gli equilibri generando un terremoto emotivo.
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