Sulla vicenda del cosiddetto ” Teatro Tenda”, per il Movimento 5 stelle di Matera è stato sin troppo semplice identificare la coerenza politica dell’Amministrazione Bennardi nel rigettare una variante urbanistica ipotizzata in un’era con una prospettiva turistico-culturale, per la città, sulla rampa di lancio, rispetto allo stato attuale dove risulta fondamentale consolidare le risultanze di Matera2019 e garantire un’oculata gestione del settore.
La linea di demarcazione tra buone politiche di Amministrazione e azioni, che hanno poco a che fare con il bene comune, si evidenzia necessariamente sulla capacità di saper interpretare la sostenibilità sociale e ambientale, prima di tutto, di opere che hanno grande impatto sul territorio.
Non è assolutamente in discussione che il rapporto pubblico-privato rappresenti, forse, l’unica chiave di lettura possibile per una città che aspira ad occupare ancora una posizione di primissimo piano nella progettazione della ripresa del paese.
Ma gli attacchi delle opposizioni, in tal senso, risultano alquanto ingiustificati e strumentali per almeno un paio di motivi:
il primo, è che non si comprende come le opposizioni, che hanno governato a braccetto l’intero percorso (10 anni) di Matera ECOC2019, si accorgano solo ora dell’opportunità degli investimenti in cultura dei privati, essendosi rese responsabili del mancato coinvolgimento così come dimostra la totale assenza di partner privati strutturali nel board della Fondazione Matera2019;
il secondo, (che poi giustificherebbe il primo), è la totale mancanza di visione strategica che le opposizioni mostrano presentandosi alla discussione del Consiglio Comunale esclusivamente con accuse verso la presunta perdita di una opportunità, senza aggiungere alcun dato oggettivo che servisse a consolidare una scelta diversa da quella fatta dalla maggioranza e abbandonando l’aula, mostrando mancanza di coraggio evitando di esprimersi ufficialmente sugli importanti provvedimenti che arrivano in Consiglio, anche perché siamo certi che dietro questo modo di fare non ci sono interessi nascosti.
E proprio questi dati oggettivi dimostrano l’intelligenza politica della coalizione Bennardi:
per definizione (invitiamo a leggere il Rapporto Palmer), la curva delle prospettive delle Capitali Europee della Cultura prevede, pandemia a parte, una fase fisiologicamente calante nei primi anni successivi a quello definito “faro”. Pertanto un progetto indicato come sostenibile nel 2018 oggi presenta necessariamente importanti fattori di rischio che, se pur a carico di un’impresa privata, ricadrebbero inevitabilmente sul tessuto sociale, di per sé già fragile, di un borgo come quello di Venusio.
Questo livello di ragionamento è ben chiaro nelle linee programmatiche del Sindaco Bennardi, dove alla base delle scelte si legge, innanzitutto, l’analisi dei bisogni reali della città e la ferma volontà di perseguire obbiettivi di grande importanza così come dettato dall’agenda 2030 della Comunità Europea. Pertanto a fronte di un progetto che non abbiamo difficoltà a definire superato, le logiche amministrative guardano, attraverso investimenti nel settore della cultura e del turismo, a risolvere atavici problemi ambientali che hanno fortemente condizionato lo sviluppo di quartieri storici di Matera.
Sarà certamente l’apertura al confronto, con i cittadini ed in particolare con gli imprenditori e le associazioni del settore, lo strumento che il Movimento 5 stelle Matera intende favorire a garanzia di processi di analisi ed individuazioni dei fabbisogni, studio delle aree e delle strutture esistenti per valorizzare le scelte che il Sindaco Bennardi vorrà fare, durante i 5 anni di governo che lo attendono, per permettere a Matera di continuare ad essere una Capitale della Cultura in cui, siamo certi, si confronteranno Governi ed Imprese proveniente da tutto il mondo.
bene, avanti tranquilli !basta con le chiacchiere altrimenti qui non si cambia nulla. é un segno di cambiamento anche perchè circolava voce che bisognava cambiare tutto per non cambiare niente e ridare una nuova verginità ai soliti noti.