Reclutamento, mobilità e salute dei lavoratori, Fp Cgil: “All’Arpab non c’è chiarezza”. Di seguito la nota integrale.
Al via domani le selezioni “a distanza” per gli aspiranti dell’avviso pubblico per l’assunzione a tempo pieno e determinato della durata di 18 mesi per 58 unità con profilo professionale di collaboratori tecnici/Amministrativi presso l’Arpab. Proprio quando il dipartimento della Funzione pubblica emanava il dpcm per il protocollo di svolgimento dei concorsi, l’Arpab decideva di affidare le prove preselettive alla società ALES s.r.l., un’azienda privata specializzata nel campo.
Avevamo chiesto rassicurazioni circa il rispetto di tutti i principi propri di una selezione pubblica quali trasparenza, imparzialità e legalità, e, in particolare, circa la paventata esclusione a causa della perdita di disconnessione, esclusione non prevista in altri bandi pubblici, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Così come nessuna risposta ci è pervenuta circa le criticità evidenziate per il bando di reclutamento pubblicato il 21 gennaio scorso.
Anche nel campo della salute e sicurezza dei lavoratori siamo in presenza di un perdurante silenzio. Pur avendo richiesto il protocollo condiviso per la sicurezza già dal 5 marzo dello scorso anno, l’Arpab ha inteso agire in modo autonomo, con disposizioni unilaterali che non affrontano puntualmente le varie criticità e non prevedono tutte le misure di contenimento attese, in primis la sanificazione periodica dei locali.
Analogamente, per la redazione del Piano organizzativo per il lavoro agile, non solo non vi è stato alcun coinvolgimento preventivo delle organizzazioni sindacali, ma anche quando lo abbiamo espressamente richiesto, non vi è stato alcun riscontro.
Nel contempo appare discutibile il reclutamento di una unità del medesimo comparto sanità, per mobilità diretta e nominativa, da utilizzare in un profilo professionale diverso da quello rivestito, quest’ultimo neanche previsto nella dotazione organica dell’agenzia.
Atti e comportamenti che delineano una gestione, che non solo suscita notevoli perplessità, ma che non potrà che creare ulteriori criticità, non solo ai lavoratori, ma anche alla collettività vista l’importante mission dell’agenzia.