Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, è intervenuto oggi pomeriggio, con un messaggio, al convegno on line organizzato dall’ Isem (Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea) del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) nel corso del quale sono stati presentati gli obiettivi e i primi risultati del Progetto “Paesaggi ferroviari lucani per la sostenibilità del territorio e lo sviluppo locale. Un cammino green lungo la Lagonegro-Spezzano Albanese”.
“Ringrazio i promotori per l’invito a partecipare a questo interessante convegno in cui viene presentato un progetto molto importante per il futuro della Basilicata e, in particolare, per una sua vasta area territoriale ricca della storia e della cultura dei suoi antichi paesi, di bellezze naturali e paesaggistiche uniche, intatte e suggestive.
Dove il tempo pare si sia fermato, non avendo ceduto il passo ai ritmi frenetici delle grandi aree urbane metropolitane.
Ma il prezzo pagato, nel corso degli ultimi decenni, è stato molto alto: in termini di mancato sviluppo economico; di infrastrutture e servizi inadeguati; di abbandono del territorio con il conseguente pericoloso e dannoso dissesto idrogeologico; di mancanza di opportunità lavorative e formative, soprattutto per le nuove generazioni, con l’innesco di nuovi flussi migratori verso le grandi città del nord Italia e delle metropoli europee ed internazionali.
La classe politica e dirigente lucana e le istituzioni, a partire dalla Regione che da circa due anni mi onoro di presiedere, devono provare a invertire questa tendenza, che sembra inesorabile se non coniugata ad idee progettuali innovative e lungimiranti.
Il progetto di recupero del dismesso tratto ferroviario Lagonegro-Spezzano Albanese si muove nella giusta direzione. Perché rappresenta una eccellente idea di sviluppo turistico moderno, ecosostenibile, di immersione e fruizione fisica e culturale diffusa nei luoghi dell’antica Lucania incastonati in un percorso che si sviluppa tra i Parchi nazionali dell’Appennino Lucano e del Pollino, tra le valli del Noce e del Mercure.
Realizzato dall’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea – Consiglio Nazionale delle Ricerche -, cui va il nostro plauso, si integra con progetto della Ciclovia Lagonegro-Rotonda-Spezzano Albanese, in fase di completamento e frutto dell’Accordo di Programma e all’intesa tra la Regione Basilicata e i comuni interessati (Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Lagonegro, Lauria, Nemoli, Rivello, Rotonda e Viggianello), l’Agenzia del Demanio e le Ferrovie Appulo Lucane Srl.
Contiene un programma ricco di azioni e attività che puntano al coinvolgimento e all’interazione con le istituzioni regionali, locali, le associazioni, le comunità, per realizzare un nuovo e innovativo attrattore turistico in Basilicata.
Non legato alla ricorrenza o alla stagionalità e perciò in grado di produrre interazione e crescita stabile delle attività economiche tradizionali nei settori ricezione alberghiera e agrituristica, bed and breakfast, case vacanze, ristorazione, prodotti alimentari tipici, artigianato. Ma anche delle arti e della cultura, mediante la ricostruzione della memoria storica dei luoghi e della ferrovia con la realizzazione di un geo-portale con cui ricostruire, attraverso la modellazione 3d, la ferrovia e il suo patrimonio ferroviario per renderlo fruibile anche virtualmente.
La Regione crede nella forza amplificativa del Progetto, a sostegno del percorso narrativo, della fruizione turistica e dello sviluppo economico verde ed ecosostenibile.
Un progetto, va sottolineato, che si coniuga e si interfaccia perfettamente con l’utilizzo dei territori nel periodo dell’emergenza Covid ma anche nella prospettiva, ci auguriamo a breve termine, di ritorno alle piene libertà di spostamento dei cittadini in Italia e nel mondo.
L’impegno che mi sento pertanto di assumere oggi, in nome dell’Amministrazione regionale lucana, è quello di sostenere e promuovere con convinzione, anche in collaborazione con l’Apt Basilicata, la realizzazione di questo nuovo attrattore in Basilicata”.