Dopo la scelta di collocare la Basilicata in zona rossa dall’1 marzo 2021 a causa dell’emergenza Coronavirus riportiamo di seguito l’intervento di Salvatore Cosma (Sindaco di Tursi).
Da lunedì 1 marzo 2020 la Basilicata tornerà in zona rossa, interrompendo la striscia di settimane consecutive in zona gialla con misure di contenimento meno stringenti.
Da lunedì quindi passeremo, saltando la zona intermedia dell’arancione (primo caso in Italia), direttamente in quella più rigida della rossa figlia di un indice Rt tra i più alti in Italia. A chi dobbiamo attribuire i meriti o per meglio dire i demeriti di questo risultato?
Un salto triplo all’indietro che è testimonianza di un sistema di tracciamento fuori controllo, di un numero di tamponi sempre irrisorio e di un piano vaccinale alle calende greche (tanti paesi, tra cui Tursi, attendono ancora il vaccino gli ultraottantenni) a differenza di altre regioni dove si stanno già vaccinando docenti e altro personale a stretto contatto con la collettività e di una gestione sommaria della situazione epidemiologica.
È inaccettabile che un anno di sacrifici, impegno e lotta in prima linea di sindaci, operatori sanitari, del mondo della scuola dai ragazzi ai docenti ed al personale tutto, le forze dell’ ordine, degli operatori commerciali e i cittadini sia vanificato dalle inadempienze gestionali riconducibili in primo luogo alla Task Force regionale e amministrative della Regione Basilicata oltre che, non va dimenticato, dall’atteggiamento di qualche facinoroso che ancora non osserva le norme mettendo a rischio intere comunità e l’ intero flusso economico.
Siamo tutti stanchi e tutti rivogliamo la normalità ma se non facciamo ognuno la sua parte, normalità non sarà mai.
Questo encomiabile risultato che ci accompagnerà per almeno tutta la prossima settimana, mi auguro serva per scuotere le coscienze di chi continua a fare orecchie da mercante nel non assumersi le responsabilità che gli competono per la salvaguardia della salute e incolumità pubblica.