Un operaio del reparto Trh-Afo dell’area a caldo dello stabilimento siderurgico ArcelorMittal di Taranto, Francesco Tomai, di 38 anni, è morto questa mattina dopo essere stato colto da un arresto cardiaco, all’interno dello spogliatoio della portineria A, prima di iniziare il suo turno di lavoro. Lo si apprende da fonti sindacali. Il lavoratore è stato soccorso sul posto, ma ogni tentativo di rianimarlo è stato inutile.
Ha timbrato l’ingresso col badge alle 6.30 nella portineria A del siderurgico ArcerlorMittal di Taranto ed è entrato nello spogliatoio per cambiarsi e prendere servizio nel reparto Trh-Afo (Trattamento acqua altoforni). Ma dopo circa 15 minuti, mentre tre colleghi lo attendevano fuori per andare assieme sugli impianti Francesco Tomai, il trentottenne residente nella borgata di Talsano, è stato colto da malore ed è morto. A dare l’allarme i compagni di lavoro tornati indietro nello spogliatoio dopo averlo atteso invano.
Sono stati primi a provare a salvarlo. Sul posto è intervenuto prima il personale dell’infermeria dello stabilimento poi i soccorritori del 118 ma purtroppo per l’operaio circa 40 minuti di tentativi di rianimarlo sono risultati vani. Secondo le prime ipotesi potrebbe essere stato vittima di un ictus. Tomai non ha neanche avuto il tempo di cambiarsi e indossare la tuta da lavoro. Nello stabilimento si è recato anche il pm di turno per accertare la dinamica dell’accaduto.
Forte lo sconcerto tra i colleghi e gli amici per la morte di “Ciccio”, come era chiamato confidenzialmente. Tomai era sposato. “Siamo rimasti sconcertati per la perdita improvvisa di una persona così giovane- racconta Antonio Talò, segretario Uilm Taranto – ci ha colpiti il dolore dei colleghi e della moglie, siamo vicini alla famiglia”.
Il sindacato Flm Uniti Cub Taranto ha listato a lutto le sue pagine social. “Ci stringiamo alla famiglia del giovane lavoratore in questo momento drammatico – ha sottolineato il segretario generale della Uilm nazionale, Rocco Palombella – ed esprimiamo cordoglio perché una vita che si spezza è un grande dolore per tutti”.