Geologi lucani detentori di specifiche competenze da mettere a servizio del Paese pronti a fare la propria parte per la ripartenza del Paese
I geologi della Basilicata (come i colleghi di tutte le altre regioni) sono pronti a fare la propria parte, come professionisti detentori di specifiche competenze da mettere a servizio del Paese, per raggiungere gli obiettivi indicati dal Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi concentrati principalmente sulla “manutenzione delle opere e la tutela del territorio”. E’ questo il messaggio del nuovo Consiglio dell’Ordine dei Geologi di Basilicata che ha tenuto la prima seduta di insediamento dopo l’esito delle votazioni tenutesi l’11 e 12 febbraio, che ha visto l’85% dei votanti esprimere le proprie preferenze su 17 candidati (16 per la sez. A e 1 per la sez. B junior). Per la prima volta si è votato in modalità telematica con estrema serenità e in un clima di rinnovato entusiasmo.Il nuovo consiglio che si è insediato è composto da Arbia Francesco Andrea, Boezio Raffaele, Disummo Leonardo, Giosa Paola, Granata Piergiuseppe, Iannibelli Antonio Junior, Soldo Giovanni, Vignola Luigi e Vizziello Giovanni Michele. All’unanimità sono state elette le rappresentanze istituzionali dell’Ordine: presidente Disummo Leonardo, vicepresidente Arbia Francesco, segretarioIannibelli Antonio e tesoriere Vignola Luigi.
Il presidente Disummo nel ringraziare tutti per la fiducia concessa ha espresso piena soddisfazione per l’alta partecipazione al voto e per gli esiti raggiunti considerato che, nonostante il difficile periodo che tutti stiamo vivendo con un’emergenza pandemica che tarda ancora a frenarsi, le elezioni hanno offerto un ritrovato orgoglio di appartenenza alla categoria professionale. Categoria che sempre più, attraverso il rafforzamento del ruolo del geologo, potrà contribuire a sviluppare un nuovo modello consapevole delle tematiche ambientali e della valorizzazione e tutela del patrimonio geologico. Sugli impegni dei professionisti del territorio Disummo ha sottolineato che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che caratterizza l’Agenda di Governo nell’ambito del Recovery Fund, costituisce per l’Italia una notevole opportunità di sviluppo e di rilancio delle politiche ambientali, ricordando che il Consiglio Nazionale dei Geologi ha trasmesso una propria memoria contenente proposte puntuali e spunti di natura programmatica e progettuale di interesse della categoria.Il documento si pone in perfetta aderenza con le dichiarazioni del Premier Draghi, nel discorso programmatico con cui ha richiesto la fiducia al Senato, che in vari passaggi ha posto l’attenzione su tematiche di natura ambientale, collocando al centro delle proposte progettuali la tutela del territorio in tutte le sue componenti.
In dettaglio, il Consiglio Nazionale dei Geologi, intervenendo sul PNRR, evidenzia in maniera chiara la necessità di rilanciare il turismo ambientale considerando adeguatamente le emergenze geologiche rappresentate dai geoparchi e dai geositi, di sviluppare le energie rinnovabili mediante lo sfruttamento delle risorse geotermiche tra le filiere delle nuove tecnologie applicate al geoscambio termico a bassa entalpia, di proteggere il patrimonio edilizio esistente mediante l’adeguamento antisismico su tutto il territorio nazionale, di garantire una corretta gestione delle risorse idriche, di mitigare i rischi connessi al dissesto idrogeologico, sempre più impattanti anche in virtù dei cambiamenti climatici.
“Condividiamo – ha detto il neo presidente dell’Ordine dei Geologi di Basilicata – tra le priorità per ripartire, la preoccupazione per i cambiamenti climatici e le relative implicazioni sulla vita dell’uomo, ritenendo imprescindibile “proteggere il futuro dell’ambiente, conciliandolo con il progresso e il benessere sociale”.
Feb 27