Riportiamo di seguito il messaggio del presidente della Regione Basilicata Vito Bardi in risposta alla lettera inviata dai 22 sindaci di Comuni lucani dopo l’ingresso della Basilicata nella zona rossa per l’emergenza Coronavirus.
Ho letto con grande attenzione la missiva che alcuni Sindaci lucani mi hanno indirizzato, e la reputo condivisibile nell’analisi. Il lavoro dei primi cittadini, così come delle giunte e dei consigli comunali in questa fase è fondamentale.
Da tempo, con altri colleghi Presidenti di Regione, stiamo segnalando con forza al Governo la necessità di rivedere parametri e algoritmi. Siamo fiduciosi che il nuovo esecutivo si muoverà in tal senso con maggiore sensibilità rispetto al precedente e, per questo, nelle prossime ore invierò una nuova nota al neo ministro per gli affari regionali, Maria Stella Gelmini.
Come sappiamo, la scelta di far scattare la zona rossa in Basilicata è dovuta esclusivamente all’aumento dell’indice “RT” di contagio (avevamo un dato di partenza molto basso), e alla presenza delle varianti appena palesatesi anche in Lucania, che stanno portando l’Europa verso la terza ondata, a distanza di un anno dalla prima.
Ciò premesso, occorre ricordare che la nostra è la regione con la seconda percentuale più bassa d’Italia per il riempimento delle terapie intensive, nonostante un’età media molto alta, e siamo sotto la soglia di criticità su tutti gli altri parametri.
Il perimetro regionale è stato individuato come limitato e limitante nel contrasto al diffondersi della pandemia e questo è ancor più vero nella nostra Regione, contraddistinta anche da una densità abitativa assai limitata.
Pertanto, facendo mie le giuste sollecitazioni dei Sindaci, che vanno esattamente nel solco di mie rimostranze già palesate in passato e a rilievi che ho appena formulato al Governo, confermo che continuerà ad essere mia cura evidenziare le variabili geografiche e demografiche per limitare o rafforzare le restrizioni in base ai dati localizzati.
Siamo in un momento molto delicato, per questo colgo l’occasione per invitare la cittadinanza a comportamenti individuali responsabili e le istituzioni tutte ad affrontare questa fase in maniera unita.
E’ necessario che per l’Italia marzo sia caratterizzato come il mese dei vaccini. Il Governo deve dare un segnale forte in questo senso e dare gli strumenti a regioni e comuni per velocizzare il piano di immunizzazione. Non solo: occorre che siano stabiliti ed erogati senza ritardo adeguati ristori per tutte le attività colpite dalle restrizioni.
Riceviamo e pubblichiamo il testo della lettera aperta sottoscritta da Rossana Musacchio Adorisio, sindaco pro tempore del comune di Maschito e da altri 21 sindaci, indirizzata al Ministro della Salute, Roberto Speranza e al Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
Stante l’ulteriore diffusione del virus Covid-19 e le conseguenti disposizioni in fase di attuazione nella nostra regione, nell’ottica del contenimento della pandemia, appare doveroso sottolineare che il riconoscere ogni comune lucano quale “zona rossa” sia pressoché improprio e sommario, considerato anche che la circoscrizione di zone rosse all’interno di una regione di colore diverso sia già stata attuata in varie regioni come ad esempio la Toscana, la Lombardia, l’Umbria, la provincia di Bolzano.
Da svariati mesi enti pubblici, territoriali ed esercenti sono chiamati, loro malgrado, ad adottare ogni misura che possa garantire la massima sicurezza e serenità lavorativa, con tutto ciò che ne consegue in termini di sforzi economici da profondere.
Ogni Sindaco ha sempre ottemperato alle richieste di collaborazione fattiva, onorando le proprie facoltà e cercando di predisporre ogni iniziativa volta alla tutela del cittadino e della salute pubblica.
Non si può non riconoscere e non sottolineare, ora, che l’impennata dell’indice RT in Basilicata sia dovuta fondamentalmente ad una diffusione di focolai abbastanza circoscritti.
Ne consegue, pertanto, che le nuove misure volte al contenimento del contagio risultino essere quantomeno generalizzate, inique, vessatorie e mortificanti per molti comuni, interi territori e svariati comprensori.
In queste ore di metabolizzazione della notizia di rientro in “zona rossa”, i Sindaci stanno già toccando con mano l’impatto negativo, tanto sul benessere psicofisico delle comunità da essi rappresentate quanto sul senso di timore e sconforto che si registra nel tessuto sociale e tra comparto commerciale-imprenditoriale.
Ancora una volta si è vittime della mancanza di pianificazione preventiva e della scarsa flessibilità nell’individuare soluzioni efficaci ed efficienti, di natura organizzativa e logistica, che si traduce irrimediabilmente in conseguenze non più sostenibili da coloro che stanno facendo il possibile per una parvenza di normalità.
Per quanto esposto in premessa, chiediamo alle SS.LL. che:
– si proceda con una capillare valutazione degli indici di contagio di ogni Comune, considerando scrupolosamente le variabili geografiche e demografiche, affinché si possano limitare le restrizioni che vedrebbero nuovamente penalizzati gli studenti, gli esercizi commerciali, le piccole realtà economiche;
– si concerti una massiva campagna di vaccinazione contro il Covid-19, con una calendarizzazione puntuale e attendibile, che venga implementata in maniera capillare, così da interessare tutti i Comuni della nostra regione in maniera equa ed omogenea. Affinché ciò avvenga è necessario che il Governo regionale si carichi l’onere di rappresentare completamente e rigorosamente tale istanza al Governo centrale nazionale.
Si confida nell’accoglimento pieno e incondizionato di tale istanza, che nulla vede se non il bene per ogni comunità rappresentata.
Dalla Residenza Municipale, lì 27 febbraio 2021
Il sindaco di Maschito Rossana Musacchio Adorisio
Letto e sottoscritto dai Sindaci:
Antonio MURANO, BARILE
Antonio RUBINO, MOLITERNO
Costantino DI CARLO, BALVANO
Filippo SINISGALLI, MISSANELLO
Filomena GRAZIADEI, ANZI
Francesco FIORE, SAN SEVERINO LUCANO
Franco GALLUZZI, CIRIGLIANO
Gerardo LAROCCA, BRINDISI DI MONTAGNA
Giovanni RUGGIERO, CASTELLUCCIO SUPERIORE
Giuseppe Arturo DE FILIPPO, CALCIANO
Leonardo SABATO, BELLA
Luigi DI TORO, RIONERO IN VULTURE
Maria Anna FALVELLA, CALVELLO
Maria Felicia BELLO, ARMENTO
Nicola MOREA, IRSINA
Pasquale CAMPANELLA, CASTELLUCCIO INFERIORE
Pasquale De LUISE, SPINOSO
Rocchino NARDO, SASSO DI CASTALDA
Rosa BALDASSARRE, SAN CHIRICO NUOVO
Salvatore COSMA, TURSI
Vincenzo LACOPETA, CRACO
Governatore Bardi, le deve rispondere alla vigliaccata fatta nei confronti dei cittadini materani in merito alla vaccinazione per gli over 80: oggi a Potenza è stata portata a termine tale campagna, mentre a Matera per mancanza di vaccini non è possibile neppure continuarla. Come sono state ripartite le fiale tra le due province? Non è che qualche funzionario/medico potentino ha pensato bene di dare tutte le fiale disponibili alla propria città? Spero che tutti i rappresentanti istituzionali della nostra città si facciano sentire, a cominciare dai consiglieri regionali.
Dovrebbe dire qualcosa anche il ns. sindaco ora che ha finalmente il gabinetto organizzato.