Riportiamo di seguito la nota inviata dall’ANED, Associazione Nazionale Emodializzati – Dialisi e Trapianto – Onlus, relativa alla richiesta di incontro urgente inviata al Presidente Bardi per conoscere il piano vaccini regionale relativo alle categorie più fragili, ivi compresi dializzati e trapiantati.
Aned Basilicata: “Vaccini anti Covid: in Basilicata manca il piano per le categorie fragili. Dializzati, pazienti in attesa di trapianto e trapiantati non possono attendere. Di seguito la nota integrale.
Nefropatici, dializzati, pazienti in attesa di trapianto, trapiantati e familiari, il 26 febbraio scorso, hanno scritto al Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi chiedendo un incontro urgente.
L’Associazione Emodializzati Dialisi e Trapianto Onlus (ANED) si è impegnata nelle scorse settimane per sensibilizzare le Istituzioni e le autorità sanitarie circa l’importanza di ricomprendere tra le persone da sottoporre alla vaccinazione anti Covid-19 con priorità i malati cronici di rene, a partire da coloro che effettuano la terapia salvavita della dialisi, iscritte in lista di attesa per il trapianto e trapiantate di tutti gli organi o tessuti.
Il nuovo piano strategico dei vaccini, pubblicato con decreto del Ministro della Salute l’8 febbraio 2021, indica la necessità di vaccinare dializzati e trapiantati subito dopo gli ultraottantenni.
Sappiamo che spetta alle Regioni dare concreta attuazione a quanto disposto dal piano strategico, ed è questo il principale motivo della nostra lettera.
Facendo seguito alla precedente nota inviata con pec del 17 febbraio scorso e alle numerose sollecitazioni a partire dal 17 marzo 2020 sui piani emergenziali, tuttora rimaste inevase, abbiamo chiesto al Presidente Bardi un incontro urgente per avere informazioni più precise sui tempi e sui luoghi nei quali avverrà la somministrazione dei vaccini contro SARS-Cov-2 ai soggetti fragili, tra cui dializzati, pazienti in attesa di trapianto e trapiantati, già resi particolarmente ansiosi dalle note patologie da cui sono affetti, aggravate ulteriormente dalle allarmanti notizie che si susseguono sulle continue variazioni del virus e sull’arrivo della terza ondata della pandemia.
Qualora tale richiesta non fosse accolta, i nefropatici, dializzati, pazienti in attesa di trapianto, trapiantati e familiari saranno pronti a manifestare davanti al Palazzo della Giunta Regionale giovedi’ 11 marzo 2021, dichiarata Giornata Mondiale del Rene, per esigere la concreta attuazione del piano strategico vaccinale, presentare proposte di buon senso, manifestare dubbi, preoccupazioni, ansie e paure, chiedere più attenzione ai loro bisogni di cura e ai tanti problemi che presenta la nefrologia lucana.
L’inserimento della Regione Basilicata nella “zona rossa” non ci consente di concretizzare tale manifestazione ma porteremo avanti altre iniziative consentite.
Non possiamo più attendere i tempi della politica lucana né quelli della Task Force regionale anti Covid, all’interno della quale, fra l’altro, è presente anche un nefrologo. Abbiamo il diritto di conoscere i piani emergenziali per dializzati e trapiantati, che aspettiamo da un anno, nonostante le nostre continue sollecitazioni, e il piano vaccinale per le categorie più fragili.
Vorremmo ricordare che in Basilicata sono circa 400 le persone sottoposte a dialisi e poco più di 200 i soggetti trapiantati, numeri piuttosto esigui, e che l’AIFA suggerisce di vaccinare le persone trapiantate e dializzate con i due vaccini a tecnologia vettoriale (Pfizer BioNtech e Moderna) in ragione della sicurezza ma soprattutto della più elevata percentuale di risposta immunitaria. Fattore particolarmente importante per le persone immunodepresse, dalle quali si attende una minore produzione di anticorpi.
Tutto ciò per evidenziare che la soluzione migliore per queste persone sarebbe quella di disporre la vaccinazione direttamente nei luoghi di cura; una modalità che darebbe maggiore garanzia di celerità e di monitoraggio uniforme degli esiti della somministrazione.
A tale ultimo proposito riportiamo un passaggio della nota della SIN, inviata a tutti gli Assessori alla sanità delle Regioni, nella quale manifestano “la piena disponibilità degli specialisti nefrologi presenti sul territorio a collaborare alla somministrazione dei vaccini per la profilassi contro il COVID-19 ai pazienti affetti da patologie renali”.
Tantissimi pazienti si rivolgono all’ANED quotidianamente per avere consigli e informazioni che ancora a tutt’oggi non ricevono in modo adeguato e, soprattutto, non ricevono in modo uniforme sull’intero territorio nazionale.
Ad esempio, la Regione Lazio, in piena autonomia, con lungimiranza e visione, ha vaccinato tutti i dializzati già nel mese di gennaio scorso insieme agli operatori sanitari e sta completando la seconda dose del vaccino ai soggetti trapiantati. Si tratta di numeri molto più alti.
Veneto, Emilia Romagna e Toscana hanno cominciato in questi giorni, la Puglia sembra che inizi fra una decina di giorni.
Alcuni trapiantati lucani hanno ricevuto l’invito a vaccinarsi dai Centri trapianti di altre Regioni, dove hanno effettuato l’intervento, i quali non solo hanno già provveduto a tutelare i pazienti residenti, ma si preoccupano anche di convocare i soggetti provenienti da fuori regione.
Ciò per sottolineare che, quando la domanda di salute non viene soddisfatta, saranno, purtroppo, inevitabili gli spostamenti in altre Regioni, si favoriranno ulteriori contatti con un possibile incremento del rischio di contagio in persone che vivono una particolare condizione di fragilità fisica.
Con rammarico constatiamo che, nella Regione Basilicata, i dializzati, i pazienti in attesa di trapianto e i trapiantati non sono adeguatamente tutelati.