Il Sindaco di Muro Lucano, Giovanni Setaro e il sindaco di Avigliano, Giuseppe Mecca, entrambi di Fratelli d’Italia, hanno inviato una nota al governo nazionale dopo l’ingresso in zona rossa della Basilicata. Di seguito la nota integrale.
La Zona Rossa disposta ai danni della Basilicata rischia di provocare danni irreparabili al tessuto economico lucano, soprattutto con riguardo alle fragili economie dei singoli comuni, già messe a dura prova dopo oltre 1 anno di pandemia.
Una condizione particolare quella in cui versa oggi la Basilicata, che richiederebbe misure adeguate e tempestive da parte del Governo centrale.
Molte le reazioni dei Sindaci lucani in questi giorni tese a richiamare l’attenzione delle Istituzioni sovracomunali in ordine alla necessità di preservare la Basilicata con interventi mirati sul piano vaccinale e su quello dei ristori per le attività economiche.
Su questo tema, Muro Lucano e Avigliano si uniscono in una nota congiunta da parte dei Sindaci Giovanni Setaro e Giuseppe Mecca, entrambi appartenenti al partito di Giorgia Meloni, i quali, pur vivendo un quadro epidemiologico differente nei due comuni, condividono le medesime preoccupazioni: “ – Setaro -La Zona Rossa per Muro Lucano rappresenta certamente un’ingiustizia registrando in questo momento zero casi di contagio, grazie al lavoro e ai sacrifici compiuti dall’amministrazione e dalla comunità. Paghiamo lo scotto di una modalità di valutazione del rischio che non distingue le diverse realtà all’interno della stessa regione. Pur non sussistendo le medesime condizioni epidemiologiche, i danni arrecati al territorio sono i medesimi rispetto ad altri comuni, con le attività economiche che rischiano davvero di chiudere la saracinesca. Mi auguro che il Governo centrale predisponga al più presto misure adeguate in termini di aiuti economici e di ristori a quest’ultime. Noi ci batteremo per questo”. Dello stesso avviso il Sindaco di Avigliano, Giuseppe Mecca: “La seconda ondata ha investito in modo importante la comunità di Avigliano con circa 450 casi accertati al momento, a partire dal mese di ottobre fino ad oggi. Nonostante il lavoro enorme a cui l’amministrazione è stata chiamata, adesso occorre destinare al territorio risposte poderose in termini di Piano vaccinale e in termini di ristori alle attività economiche. Trovo alquanto discutibile che una realtà come quella di Avigliano, per il quadro epidemiologico che presenta, debba dare inizio alla campagna vaccinale degli ultraottantenni soltanto alla fine di Marzo. Mi auguro che il Governo si renda conto che adesso la Basilicata necessità di misure specifiche, anche e sopratutto in termini di aiuti alle attività economiche che ancora una volta sono costrette a chiudere battenti dopo 1 anno di agonia e di sacrifici”.