Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato la mozione presentata dal Consigliere regionale Leggieri (M5s) sulll’ospedale San Francesco di Venosa.
Il Consiglio regionale ha discusso e votato favorevolmente la mia mozione sull’ospedale di Venosa, già presentata nello scorso novembre. Oggi come non mai alcuni temi continuano ad essere imprescindibili per affrontare questo delicato momento e, soprattutto, per programmare la fase post pandemica. Nel suo intervento in Consiglio regionale il Presidente Bardi si è interrogato su come il sistema regionale si muoverà quando la morsa dell’emergenza sanitaria diverrà meno opprimente.
La mia mozione, che ha al centro il rilancio dell’ospedale San Francesco di Venosa, tiene conto pure delle analisi del governatore lucano.
Il documento impegna il Presidente della Giunta l’intero esecutivo regionale al ripristino e al successivo potenziamento, al termine dell’emergenza sanitaria, di tutte le attività ambulatoriali presenti nel P.O.D. San Francesco di Venosa. La mozione Intende valorizzare il P.O.D. di Venosa come hub sanitario di rilevanza strategica dell’intero territorio del Vulture Alto Bradano e a sostenere il potenziamento della struttura di oculistica.Inoltre, con la mozione si intende provvedere al potenziamento/implementazione di reparti di media/bassa intensità assistenziale: reparti di lungodegenza, RSA, nucleo Alzheimer, reparto di geriatria (anche se appartenente ad una struttura ospedaliera per acuti).
Altro aspetto su cui verte la mia mozione è valutare la possibilità di istituire una LAIC (Lungodegenza ad Alta Intensità di Cure), allo stato non presente in Basilicata (ad es., per il trattamento dei comi vegetativi), nel solco di percorsi di riabilitazione
Quello di Venosa è un presidio ospedaliero che grazie alla sua posizione logisticamente strategica, garantisce a tutti i cittadini residenti nel Vulture Alto Bradanoe non solo di raggiungere un luogo di cura in tempi ragionevoli.Occorre sforzarsi per ripensare e rafforzare la mission del San Francesco di Venosa, che, è opportuno ricordarlo, ha generato dal Maggio 2020 fino alla conversione in Covid Hospital circa 116mila prestazioni mediche per i cittadini del Vulture-Alto Bradano;
Il P.O.D. di Venosapoggia su due poli molto importanti: quello geriatrico e quello oculistico. Sono certo che investendo sulla sanità regionale, in modo particolare sui presidii territoriali, si potranno e si dovranno scrivere pagine significative per la nostra regione. Ce lo chiedono i cittadini, che per garantirsi il diritto alla salute ogni anno sono protagonisti di una sconfortante emigrazione sanitaria con costi di decine di milioni di euro.