Don Egidio Casarola, parroco della Chiesa San Vincenzo de Paoli a La Martella, ha inviato una lettera al direttore dell’APT di Matera invitandolo a visitare alcune realtà culturali e religiose esistenti a Matera, in particolare nelle località di La Martella e Timmari. Diverse volte da queste colonne abbiamo evidenziato come la Chiesa di La Martella fosse un Museo a cielo aperto per la notevole quantità di opere d’arte presenti e di diversi artisti.
Don Egidio, cosa l’ha spinta a scrivere la lettera e invitare il direttore dell’APT di Matera?
“Ho voluto ricordare che a distanza di pochi chilometri dal centro abitativo di Matera sorge il borgo La Martella, fondato dopo la seconda guerra mondiale con fondi della Riforma Fondiaria e della Legge sui Sassi. La borgata, voluta dall’ingegnere Adriano Olivetti, direttore della UNNRA-CASAS, ha una sua identità culturale sia sotto l’aspetto artistico, sia sotto l’aspetto urbanistico, grazie all’opera di insigni tecnici, psicologi e talenti artistici”.
Don Egidio prosegue la sua descrizione: “Il monumento più rappresentativo della borgata è costituito dal complesso parrocchiale, chiesa e locali di ministero pastorale, realizzato su progetto dell’architetto Ludovico Quadroni”.
Il complesso- spiega don Egidio- conosciuto a livello mondiale, nel corso dell’ultimo ventennio si è arricchito ulteriormente di numerose opere d’arte di artisti di fama internazionale. L’invito scaturisce dalla consapevolezza che tale monumento, unitamente alla borgata non è valorizzato in maniera adeguata e come meriterebbe dalle Agenzie preposte al Turismo e dagli stessi Enti Locali. Mi auguro che con l’invito rivolto al direttore, questo monumento possa entrare nei circuiti turistici, promossi dall’APT di Basilicata, come tanti altri siti non meno importanti della Regione”.
Don Egidio aggiunge anche di aver segnalato anche la presenza nel nostro territorio della parrocchia della Chiesa di San Salvatore, di recente restaurata in località Timmari: la parrocchia presenta un centro archeologico di notevole interesse culturale ma non è indicato nelle pagine turistiche del sito internet dell’Apt. Voglio sperare che questa mia nota e questo mio invito possa servire convincere il direttore a programmare una visita in questi luoghi di cultura per rendersi conto del suo patrimonio”.