Il consigliere del Comune di Matera Rocco Luigi Sassone boccia i primi cinque mesi del governo Bennardi al Comune di Matera: “Cambiamento e visione del futuro… queste sconosciute”. Di seguito la nota integrale.
Il cambiamento dell’establishment, la visione del futuro, la capacità di intercettare i bisogni dei cittadini e di risolverli, i progetti di recupero e riqualificazione delle periferie, il sostegno alle famiglie e alle attività produttive in difficoltà sono tematiche che l’attuale amministrazione sembra aver subappaltato a terzi… ad iniziare dalla qualità dell’informazione destinata ai cittadini. Ma andiamo con ordine.
Tralascio volontariamente la questione tanto dibattuta su portavoce, addetto stampa e capo di gabinetto dove pende una richiesta ancora inevasa di accesso agli atti sottoscritta dall’intera opposizione consiliare, a seguito della quale valuteremo se e come informare le autorità competenti su una vicenda che sino ad ora, almeno dal punto di vista etico segna “negativamente” il passo, per parlare (invece) delle modalità “falsate” con cui l’azionista di maggioranza di questo governo cittadino, il M5S, informa i cittadini.
Lo spunto mi viene offerto dalla vicenda riguardante l’accorpamento del consorzio industriale di Matera, portata all’attenzione della massima assise comunale della città “solo” grazie al sottoscritto che all’indomani della presentazione del DDL regionale sulla riforma dei consorzi industriali di Potenza e Matera (era questa la prima versione del testo poi emendato), chiese l’urgente calendarizzazione dell’argomento in Consiglio Comunale mediante l’inserimento di uno specifico punto all’OdG (per la cronaca eravamo al 28 gennaio mentre il provvedimento è stato poi inserito e discusso solo lo scorso 2 marzo…).
In particolare durante l’ultimo consiglio comunale, dopo avere illustrato la questione, d’interesse sia ai fini della tutela dell’occupazione che per la definizione delle future politiche industriali del nostro territorio, e avere chiesto al presidente Bardi la possibilità di far presentare a un suo delegato il testo emendato della legge di riordino così come poi è stato grazie all’intervento del consigliere Acito, ho proposto di portare la discussione sulla vicenda nella commissione attività produttive con l’obiettivo di predisporre una risoluzione da trasmettere al governo regionale che esprimesse la posizione univoca dell’intero consiglio comunale al netto di logiche di appartenenza partitica. Faccio presente che la proposta è poi stata approvata all’unanimità.
A seguito di tutto ciò, di per se non proprio trascurabile se si analizzano compiutamente i molteplici aspetti della vicenda, lo scarno comunicato stampa predisposto sull’argomento (immaginiamo da chi), sacrifica nella ricetta del cambiamento generalmente basata su disamina dei fatti e correttezza verso l’avversario, ingredienti probabilmente ritenuti marginali dalla propaganda partitica come ad esempio oscurare il lavoro svolto dall’Opposizione e prendersi i meriti di ciò che NON si è fatto (un de’jà vu per la nostra città).
Lo stralcio del comunicato riportato di seguito permette ad ognuno di valutare con oggettività l’approccio modesto e sommario di quanto accaduto in consiglio comunale in favore di un sindaco e una maggioranza che come ho più volte evidenziato sembra più concentrata a consegnare targhe e pergamene invece che essere vigile e presente nei luoghi pubblici dove cadono pezzi di intonaco (come accaduto al centro di salute mentale di matera) o dove regna la disorganizzazione e il pressappochismo (emblematica e raccapricciante è la ricostruzione della vicenda delle multe alle auto degli accompagnatori dei nostri anziani costretti a lunghe ore di attesa oltre che a pericolosi assembramenti nei pressi del luogo dove effettuare il vaccino).
In futuro auspico che la maggioranza dimostri con i fatti di avere rispetto per il ruolo riconosciuto dalla costituzione all’opposizione fornendo ai cittadini ricostruzioni fedeli e circostanziate!!
Ma se la trasposizione del cambiamento NON trova riscontro nell’informazione, meno che meno la ritrova sulla visione del futuro della nostra Città visto che dopo oltre 5 mesi l’amministrazione Bennardi, al netto della manifesta incapacità di dare seguito alle tante promesse elettorali come la gestione dei mastelli per strada, la tutela della salute e della sanità cittadina, il rilancio del turismo oltre che incentivare lo sviluppo e le opportunità di lavoro solo per citarne alcune, è riuscita a riproporre “solo” iniziative ascrivibili al tanto vituperato, ma solo in campagna elettorale, governo De Ruggeri, come il progetto della nuova scuola Torraca pensata a ridosso di una pericolosa e trafficatissima rotatoia veicolare e senza avere cognizione del piano urbano della mobilità sostenibile ovvero del recepimento delle normative anti COVID, o quello che prevede la cementificazione “a pagamento” di piazza della Visitazione (in ogni parte del mondo i parcheggi interrati sono l’unica opera pubblica che i privati fanno a gara per realizzare in project financing mentre NOI spenderemo oltre 9 milioni di euro di danaro pubblico) e non per ultimo l’obbrobrioso progetto di allargamento della sede municipale su via aldo moro con 2 “cubi-container” collegati all’edificio esistente da altrettante passerelle che il sindaco ha presentato come gradevoli e integrati nel contesto di quell’area… introducendo a suo carico numerosi ulteriori interrogativi anche sul piano estetico.
Ma se i mastelli abbandonati perennemente per strada a scapito del decoro, della fruibilità dei marciapiedi e della salute pubblica stanno diventando “gradevoli” ai sostenitori dell’uno vale uno (e stranamente anche ai sempiterni paladini dell’ambiente), difficilmente la storia potrà restituire un giudizio positivo verso un sindaco e un’amministrazione a cui viene chiesto di prendere decisioni per conto di un’intera comunità in un periodo di emergenza sanitaria senza precedenti dove solo delle solide basi di risk management avrebbero potuto sopperire alla carenza di informazioni e di conseguenza fare la differenza: è corretto mantenere aperte le scuole e gli asili in presenza di una recrudescenza epidemiologica? sono correttamente dimensionate le misure di prevenzione anti COVID adottate sui mezzi pubblici cittadini? la gestione, il coordinamento e la vigilanza dei casi positivi è davvero efficace? E’ stato nominato un COVID manager cittadino in grado di valutare su basi concrete ogni decisione che poi si riverbera sulle famiglie? Il termometro per misurare la temperatura corporea comparso nell’ultima seduta consiliare solo dopo la mia denuncia può senz’altro aiutare a sciogliere qualsiasi dubbio!!
Anche i rioni e le periferie risultano abbandonate a se stesse: i centri di quartiere, il recupero e il riuso di immobili pubblici, le buche sulle strade, l’assenza di marciapiedi e di illuminazione pubblica, la domanda di sicurezza da parte dei cittadini e dei titolari delle attività produttive sono restate disattese a meno delle innovative “passeggiate di gruppo”, animate da assessori/facilitatori con diseducativi assembramenti al seguito, di cui l’unico tratto distintivo è volto a impedire o svilire ogni iniziativa privatistica, non importa quale, ce ne per tutti: da chi chiede di prendersi cura degli orti urbani antistanti alle loro abitazioni a chi propone la realizzazione di un teatro e altre utilità per i cittadini.
No news good news direbbe qualcuno se non fosse che dietro l’assenza di risposte alle tante richieste dei cittadini e ai disagi presenti nella nostra comunità si celasse il baratro sociale.
Nei momenti di difficoltà e di congiuntura economica e sociale come quelli che stiamo vivendo è necessario ricercare la collaborazione e la concordia tra le varie componenti politiche al fine di indirizzare l’azione amministrativa verso approcci efficienti ed efficaci grazie al contributo di ognuno. Concetto quest’ultimo che per quanto scontato ed inevitabile nell’immaginario collettivo, nella nostra città, ma solo da noi sia ben chiaro, cede il passo alla manifesta volontà di questa maggioranza di non confrontarsi su nulla.
Lo ribadisco anche qui: Serve un Piano che sin dalle prossime settimane sia in grado di coniugare le misure anticontagio con la riapertura in sicurezza delle attività turistiche (senza aspettare l’ultimo giorno), che stabilisca le modalità di fruizione dei mezzi pubblici, delle aree di parcheggio, dei percorsi veicolari e di quelli pedonali determinando capienze e limitazioni, che stabilisca come permettere l’accesso nelle attività commerciali, che attivi un piano di monitoraggio sulle opere pubbliche strategiche (scuole, luoghi pubblici, strade, illuminazione, etc.) in grado di assegnare delle priorità e di conseguenza assicurare una rapida risoluzione dei problemi. E’ necessario pensare sin da ora a come integrare il piano vaccinale rispetto alle esigenze dei disabili e dei loro familiari, alle modalità con cui comunicare tempestivamente ai cittadini eventuali focolai, a come attivare efficacemente il sistema dell’emergenza “di prossimità” nel caso ve ne fosse bisogno. E’ necessario agire con rapidità dove vi è disagio sociale o necessità di supporto e in alcun caso, soprattutto in momenti come questo, si deve addossare alla carenza di personale l’ingiustificata fornitura di sussidi. E’ necessario recuperare gli immobili comunali e reimpiegarli nella catena del valore per la nostra comunità: non servono progetti inutili e costosi in questo momento, ma iniziative strutturate, coerenti ed efficienti che coniughino l’attesa ripartenza del Paese con la domanda di occupazione. Ma per far ciò bisogna farsi trovare pronti.
“Ogni spreco oggi è un torto alle generazioni future” ha ribadito il presidente Mario Draghi durante la presentazione delle linee programmatiche del suo governo. Qualcuno, domani, dovrà rispondere di tutto ciò ai nostri figli, ai suoi figli, e raccontargli il motivo di queste scelte!!