La poetessa Antonella Pagano protagonista l’8 marzo per “Anima Mundi, Poesia dei Territori” sulla pagina ufficiale Facebook della Social Radio Sbaam TV. Di seguito l’intervista rilasciata per SassiLive.
4 donne e una guest star fuori dal comune.
Come si può celebrare l’8 marzo di questo anno con le restrizioni dovute al Covid?
Ho pensato bene di utilizzare le vie dell’etere e un’ospite virtuale intrigantissima. La Pandemia impazza sul pianeta con conseguenze inenarrabili sulla condizione generale dell’umanità messa a dura prova psicologicamente, economicamente e lavorativamente. Le condizioni straordinarie di vita imposte dal flagello, ancora una volta colpiscono in percentuale e peso maggiore la parte femminile del cielo e della terra. Ragione di più per stigmatizzare l’8 marzo di questo anno con più significante vigore. Sono ideatrice, autrice e conduttrice della trasmissione “Anima Mundi, Poesia dei Territori” sulla pagina ufficiale Facebook della Social Radio Sbaam TV, ogni lunedì sera dalle 20 alle 21, dunque quella di lunedì 8 marzo la dedicherò interamente al territorio della Femminilità, del Diritto, dei Diritti e delle realtà peculiari dell’universo femminile.
Chi intervisterà, insomma chi sono le altre 3 donne oltre lei e chi è questa specialissima ospite?
Per questo anno, del tutto fuori dalle consuetudini, ho voluto una Special Guest veramente speciale: BeatricePortinari, e l’ho voluta per mille ragioni e mille; intanto perché è la Divina Musa del Divin poeta, il cui nome: Beatrice, è in verità un senhal, ovvero un nome fittizio che Dante usò per rispettare la tradizione della lirica provenzale, oltre che per significare letteralmente: colei che rende beati. L’ho voluta perché a lei Dante assegna diritto di parola, anzi, se l’universo mondo all’evo di Dante prescriveva: “Mulieridocere non permitto”, a lei Dante riconoscerà diritto di insegnare, la riconoscerà donna che, in forza di parola, può perfino redimere, dettar legge poichè donna colma di Conoscenza senza pari nell’universo della Conoscenza del tempo. La sfida che Dante ha posto al suo tempo, anche rispetto all’universo femminile, ha più che mai meritato d’essere ricordata nella circostanza dell’8 marzo di questo 2021 –anno in cui ricorre il 700enario della Sua morte. Visionaria e significativa trovata quella di ospitare Beatrice e chiederle di arrivare vestita talequal’è nel XXX Canto del Purgatorio, al termine della processione simbolica nel Paradiso Terrestre: coperta da un velo bianco, con la corona d’Ulivo, l’abito rosso e il mantello verde, i colori delle tre virtù teologali: il bianco: la fede, il verde: la speranza e il rosso: la carità, ma anche i colori del Vessillo degli italiani, la nostra bandiera.
E le altre ospiti?
Pina Catino, quale Presidente del Club per l’UNESCO di Bisceglie con le ragioni che sostanziano la Giornata Mondiale UNESCO fin dalla istituzione; quindi intervisterò la Dott.ssa Lara Di Carlo, giovane-coraggiosa fondatrice e capitana della Casa Editrice PandiLettere con l’emblematica esperienza sull’etica editoriale e sul coraggio d’essere giovane e imprenditrice in editoria; infine, la dott.ssa Maria Grazia Celestino, Medico Legale,con la dettagliatissima ricerca storica che ha curato sul cammino femminile dentro i diritti e le legislazioni, non solo nazionali. Devo specificare che la celebrazione è stata organizzata coralmente conil Club per l’UNESCO di Bisceglie e la Presidente Pina Catino e l’Accademia delle Culture e delle Scienze Internazionali, Radio Sbaam TV ospite. L’Evento radiofonico e video è dunque rientrato nel Piano di azione del predetto Club in virtù dell United Nation International Women’s day -dalla Dichiarazione di Seneca Falls ad oggi- sull’Obiettivo n. 5 dell’Agenda 2030 dell’ONU che mira: -alla parità di opportunità tra donne e uomini nello sviluppo economico, -alla eliminazione di tutte le forme di violenza nei confronti delle donne e delle ragazze – compresa l’abolizione dei matrimoni precoci forzati – e all’uguaglianza di diritti a tutti i livelli di partecipazione. E rientra pienamente nella mission della trasmissione che ho ideato: La poesia dei territori, ovvero tutti i territori, siano essi fisici, dell’anima e dei Diritti Umani. Questi ultimi occupano una parte importante delle mie conversazioni.Ho, insomma, pensato alla celebrazione della Giornata attraverso la Web-Social Radio-TV poiché sono proprio le web radio l’avanguardia della comunicazionee il mezzo più usato dalle giovani generazioni. Spero in tale maniera che il messaggio possatrovare vasta eco.
Quali saranno io suoi temi?
Comincio e chiudo sempre con la poesia, poi mi addentro nel cuore della conversazione. In questa circostanza non le svelo tutto ma posso anticiparLe che utilizzerò alcuni passi dellamia ultima pubblicazione: “Cantò come dea”, in specie ove s’espande l’urlo di donna, madre e cittadina perchè madri e padri, insomma genitori e uomini di potere si curino della salute e della creatività delle giovani generazioni vietandodel tutto l’uso di veleni in agricoltura, e facendolo mediante le legislazioni nazionale ed europea. Quindi eleverò anche -solido e deciso- l’invito alle Istituzioni perché ripristino -a tutti i livelli scolari- la calligrafia -depositaria delle abilità e della creatività- cui si sta attentando irrimediabilmente in complicità con l’altrettanto venefico uso delle tastiere e degli schermi in età assolutamente proibitiva. Questo 8 marzo, con tutte le forme di stigmatizzazione virtuali, sarà con 4 donne in presenza e la Divina Beatrice a guida d’una giornata che dovrebbe essere ragione di riflessione quotidiana e costante nel tempo anche per via della cronaca nera. Per quest’ultimo aspetto ancora di più vale cominciare e chiudere con la bella parola, la parola poetica. Lo farò con alcuni versi della composizione di Amal MUSA, donna tunisina, autrice della poesia: “Amami”…Mi cullo sul mio seno…alle mani germoglianti infilo i guanti della mia poesia; e con la mia: ”Raccoglierò le lacrime di tutte le donne” il cui ultimo tratto dice:…. Raccoglierò le lacrime di tutti gli uomini che han smarrito il senso del genere generante genere ma il cesto colmerò di tutti i sorrisi / degli uomini e delle donne che s’incontreranno / certo che s’incontreranno, per stringersi le mani / ed edificare insieme la casa, la strada, il giardino / la città a misura d’uomo e di donna / di bambina e di bambino, di nonno e di nonna / mentre il poeta sta lì a dipingere l’arcobaleno più bello / e la pittrice scrive le parole per illustrarci l’alleanza.Chiudere con la speranza di ritrovarci uomini e donne a segnare il tempo nuovo di fragole e arance.Voglio augurare a tutti, quindi, che i colori tornino ad essere i colori, tornino ad indicare i tramonti aranciati e il rosso sia delle fragole non più dello strapotere di un virus.