Cattiva e disorganizzata gestione della comunicazione per somministrazione vaccini anti Covid presso ospedale di Matera, il materano Volpe segnala criticità ad assessore regionale Leone e direttore Asm Annese. Di seguito la nota integrale.
Il materano Giovanni Volpe ha inviato una lettera all’assessore regionale alla Salute, Rocco Leone e al direttore generale Asm Gaetano Annese per segnalare la cattiva e disorganizzata gestione della comunicazione per la somministrazione dei vaccini anti Covid presso la sede dell’ospedale di Matera. Di seguito la nota integrale.
Egregio Assessore Leone,
Egregio Direttore Annese,
scrivo per segnalare la cattiva e disorganizzata gestione della comunicazione per la somministrazione dei vaccini anti Covid-19 presso la sede dell’ospedale di Matera.
Sono materano ma vivo da anni a Milano, dove svolgo la mia attività professionale da più di 25 anni. Sono legato a Matera, mia città natale, dove ancora risiedono i miei genitori e la famiglia di mia moglie.
Sono legato ad una città che ha enormi potenzialità di sviluppo, vittima ancora di disservizi e carenze, condizioni che impediscono la crescita e la sua completa evoluzione.
Avendo genitori e parenti ultra ottantenni ho letto un elenco pubblicato dalla ASM di Matera (inviatomi da amici) con il calendario delle vaccinazioni, tutt’altro che chiaro e immediato da leggere!
La tabella con le fasce orarie, a cui corrispondono le persone coinvolte, utilizza come unico criterio il cognome seguito dalla sintesi di 3 lettere corrispondenti al nome di battesimo.
Occorre un esercizio di deduzione attraverso il quale si deve concludere che in ciascuna fascia sono comprese le persone con cognome e nome da X a Y.
Comprendendo l’esigenza legata alla tutela della privacy che impedisce di pubblicare integralmente nome e cognome tuttavia sottolineo che:
1) non è assolutamente chiaro che nella corrispondente fascia oraria (per es. dalle 12,00 alle 12,30) sono sottoposte al vaccino più persone (quante?);
2) non esiste alcuna specifica di come la tabella andrebbe letta e interpretata. Il sito non chiarisce se non l’età dei vaccinati (aver compiuto 80 anni entro il 31.12.21);
3) le attese fuori dal centro vaccinale spesso sono più lunghe del previsto;
4) i centralini della ASM di Matera non sanno dare informazioni e rimbalzano a medici e infermieri che le forniscono dopo varie insistenze;
5) i medici di base non si assumono alcuna responsabilità nel dare indicazioni, nonostante mi risulti che gli elenchi dei pazienti siano stati da loro forniti;
6) il link della tabella con i calendari sono circolati unicamente sui social (Facebook) ma non mi risulta che gli ottantenni siano nativi digitali!
Mi sono così imbattuto nella ricerca di informazioni per capire se e quando i miei genitori e i parenti prossimi avrebbero dovuto recarsi presso il presidio ospedaliero, nel centro di somministrazione.
Non discuto della professionalità dei medici, a quanto mi dicono cortesi ed efficienti, ma della scarsa e carente comunicazione che denuncia fragilità di tipo organizzativo e linee guida probabilmente non così rigorose e accurate.
Se io persona laureata e abituata a risolvere mille problemi in pochi minuti, mi ritrovo ad avere dubbi e a interpretare una tabella, mi metto nei panni dei cittadini ultra ottantenni e di tutti coloro che si stanno informando ed hanno necessità di capire quando arriva il proprio turno.
Mi risulta, inoltre, che vi siano forti criticità organizzative nella gestione e accesso alla tenda allestita nel cortile dell’ospedale di Matera. E’ dei giorni scorsi la notizia di interventi della forza pubblica resi necessari per sedare le ire di parenti e pazienti costretti ad attendere all’esterno, di multe ricevute per sosta vietata, rei di aver accompagnato novantenni e ottantenni non autosufficienti.
Tutto ciò mette in evidenza una gestione che si è concentrata sugli aspetti sanitari (qui non posso esprimere opinioni) e meno sull’organizzazione del servizio. Ci si è piuttosto affidati al passaparola che nei processi di comunicazione, come ben noto, sortisce l’effetto di distorcere e trasformare progressivamente i messaggi dall’emittente fino all’ultimo ricevente.
Ciò detto vorrei fare alcune semplici proposte per superare, in tempi brevissimi, queste carenze che stanno creando malumori e disagi.
Chiedo al Direttore Generale in tempi brevissimi di:
1) specificare nel sito della ASM, nella sezione in cui si pubblicano i calendari, la corretta interpretazione delle fasce orarie che comprenda il numero delle persone (senza rivelare il nome) destinate a ricevere il vaccino;
2) attivare un numero verde al quale poter indirizzare qualsiasi informazione, esigenza o richiesta di chiarimento;
3) formare il personale addetto alla comunicazione in modo che possa dare indicazioni in maniera: immediata, efficiente e cortese sull’accesso e rispondere in modo adeguato a richieste e necessità individuali;
4) organizzare il sito di somministrazione garantendo l’accesso agli accompagnatori;
5) individuare nuovi siti per le prossime vaccinazioni di massa (palestre, palazzetto dello sport, scuole) ora chiusi proprio per l’emergenza sanitaria, avendo cura di definire tutti i dettagli dell’organizzazione e della comunicazione (persino nella segnaletica e cartellonistica);
6) dare ampia pubblicizzazione dei prossimi calendari, fino a comprendere tutta la popolazione, non solo sul sito della ASM ma anche attraverso tutti i canali media e stampa disponibili;
7) usare messaggi personalizzati diretti ai cellulari delle persone coinvolte per ricordare giorno e fascia oraria del vaccino con la preghiera della massima puntualità.
Caro Leone, caro Annese
Quello che si chiede è avere una maggiore attenzione nella gestione organizzativa e comunicativa di attività che, seppure straordinarie, vanno guidate in modo impeccabile, senza dare adito a libere interpretazioni e personalizzazioni.
Quello che si chiede è di gestire i processi in modo efficiente, con grande attenzione alle persone.
Quello che si chiede è curare molto di più e molto meglio la comunicazione e l’organizzazione.
Matera è città dell’accoglienza e della cultura.
Matera è una città dove ancora si vive bene.
Matera è un riferimento per il territorio della sua provincia e dei comuni limitrofi.
Matera ha grandi potenzialità di sviluppo.
Tutto ciò non trova riscontro in una sanità che sembra essere sempre più sbilanciata a favore del capoluogo di Regione. Non si può pensare di vivere bene in un luogo dove la sanità non funziona!
Non si può costringere i suoi abitanti a rivolgersi a centri di eccellenza fuori regione, con preferenza verso il Nord Italia.
Lo sviluppo di un territorio passa anche e soprattutto dall’efficienza del sistema dei servizi e della sanità in particolare.
Date per cortesia il via ad una nuova stagione in cui ci sia sempre più attenzione e sempre meno “improvvisazione” !
Attivate meccanismi virtuosi in cui anche Matera sia sede di un sistema sanitario di eccellenza fondato su: strutture efficienti, mezzi ma soprattutto sulle persone!
Se così fosse Matera diventerebbe anche città in cui si vive e ci si cura al meglio.
Fate tesoro di questi appunti e cercate di essere più attenti a tutti i processi fino ai dettagli, perché l’inefficienza fa più notizia dei successi!
I migliori saluti.