Quando è perché uno studio legale può avvalersi della consulenza pedagogica? O quali i procedimenti civili in cui un giudice dovrebbe avvalersi della consulenza tecnica d’ufficio da parte di un pedagogista?
Se ne è discusso sabato 6 marzo nel webinar intitolato “”La consulenza pedagogica nel campo della giustizia. Prospettive future”, organizzato dall’Anpe Puglia e Basilicata su piattaforma meet, rivolto a tutti i soci del territorio nazionale, , a cura di Filomena Labriola presidente regionale, pedagogista, formatrice, phd in scienze delle relazioni umane.
Relatori, l’avvocato Pietro Monico, fondatore dello studio legale “Più famiglia”, studio innovativo, attento e sensibile alla famiglia, e con un modello di intervento multidisciplinare volto ad affrontare la crisi familiare in modo equilibrato e attento all’interesse supremo del minore, e la dott.ssa Katia Blasi, pedagogista, grafologa giudiziaria, membro del direttivo Anpe-Puglia e Basilicata, la cui relazione si è incentrata sulla importanza della consulenza pedagogica nelle ctu e ctp e sulla ideazione di un modello di riferimento per la stesura della perizia o relazione di parte.
Tema centrale è stato la rilevanza della consulenza pedagogica di cui avvalersi nei casi di sostegno e valutazione delle competenze genitoriali, nel sostegno altresì al minore nel gestire il cambiamento, nei casi di affidamento del minore stesso c/o altra famiglia o casa famiglia. Si è discusso della complementarietà ma anche della specificità della consulenza pedagogica come per esempio nei procedimenti in cui è coinvolta la scuola e la famiglia, specie nelle controversie sul tema disabilità. Altro ambito in cui la consulenza tecnica trova maggiore applicabilità e spazio professionale grazie alla legge sulle indagini difensive (L.397 del 7 dicembre 2000), è quello penale, specie nel risvolto legato alla recuperabilità del reo. Il direttivo regionale, in prospettiva futura, ha in programma l’organizzazione di altri incontri sul tema e la stesura di un documento da presentare ai presidenti dei tribunali nonché agli ordine degli avvocati: il fine ultimo è quello di tutelate e promuovere la figura del pedagogista come un professionista non solo intellettuale e della pedagogia come scienza applicata