“Il confronto sulla revisione del piano nazionale Vaccini non deve escludere i sindacati a livello nazionale come a livello regionale e con essi i lavoratori ed i loro rappresentanti da un’intesa del genere”. Lo afferma il segretario regionale della Uil Basilicata Vincenzo Tortorelli secondo il quale il dato diffuso oggi dalla Fondazione Gimbe che nel monitoraggio della campagna di vaccinazione, nella settimana 3-9 marzo 2021, registra in Basilicata appena il 2,82% di popolazione che ha completato il ciclo vaccinale “deve far riflettere sui ritardi proprio in concomitanza con il progressivo incremento dei nuovi casi e l’inversione di tendenza di tutte le curve, che come sostengono gli esperti confermerebbe l’inizio della terza ondata”.
Per la Uil il coinvolgimento dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza “non è oltretutto una questione di opportunità, bensì un obbligo di legge (Legge 81/2008) a cui ottemperare. Ci sono inoltre questioni da chiarire riferite alla privacy e al trattamento dei dati sensibili dei dipendenti che spetta al medico competente e non genericamente all’azienda. L’esperienza dei protocolli sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, firmati nella scorsa primavera da associazioni datoriali e sindacali insieme alle istituzioni, ha dimostrato di funzionare ed ha salvato migliaia di vite dall’inizio della pandemia.
Per tutto questo sollecitiamo la Regione a coinvolgerci in tutte le fasi di organizzazione prima e attuazione dopo in Basilicata del piano nazionale per verificare che queste cose non accadano più. Il tema – dice Tortorelli – non è dove e chi vaccinare per primo ma garantire la disponibilità dei vaccini innanzitutto e programmarne con razionalità ed efficacia l’impiego”
Mar 11