Si è spento nel pomeriggio a Milano a seguito di contagio da Coronavirus il grande fotografo italiano Giovanni Gastel, nipote di Luchino Visconti e grande amico di Radio Deejay e di Radio m2o. Per le due emittenti radiofoniche del gruppo Gedi, dirette rispettivamente da Linus e Albertino, Gastel aveva realizzato gli scatti fotografici delle ultime campagne pubblicitarie. Nell’ultimo periodo, causa Covid, aveva avviato corsi di fotografia online per trasmettere ai suoi estimatori la sua esperienza professionale e i “trucchi del mestiere”. Da diversi anni si era appassionato anche alla poesia e sui social pubblicava con una certa frequenza le sue produzioni letterarie.
Ma oggi il Covid ha strappato prematuramente Giovanni Gastel agli affetti più cari. Quella di sabato 13 marzo è una giornata doppiamente triste per il mondo della musica e dell’arte. Dopo l’addio a Raul Casadei, anche lui vittima del Covid nel pomeriggio questo terribile virus ha rapito un altro nome illustre del mondo della cultura e della moda.
Il fotografo Giovanni Gastel era stato ricoverato a Milano a causa dell’aggravarsi dello stato di salute dopo essere stato colpito dal Covid. Avrebbe compiuto 66 anni il prossimo 27 dicembre. I suoi scatti hanno cambiato la percezione dell’immagine della moda. Univa uno sguardo inatteso del soggetto che ritraeva, uno stile patinato ma originale e al garbo innato un profondo senso dell’ironia. Un uomo d’altri tempi, come si usa dire, anche perché era nipote diretto di Luchino Visconti, dal quale aveva assorbito, benché ancora bambino un senso estetico profondo, unito alla percezione profonda della realtà.
Abbiamo avuto il piacere di incontrare Giovanni Gastel nella città di Matera il 16 dicembre 2019, quando ha raggiunto al città dei Sassi per ritirare un riconoscimento speciale al Premio Moda Città dei Sassi 2019, organizzato nella location di Alvino 1884 luxury hotel.
Giovanni Gastel era stato invitato a Matera il 19 settembre scorso per ritirare il premio del MatIFF – Matera International Film Festival 2020 in occasione della proiezione su via Muro nei Sassi di Matera del film di Luchino Visconti “Rocco e i suoi fratelli”, in versione restaurata. A seguire si era svolto l’incontro sul tema “La Basilicata di Visconti e Scotellaro”, con la presenza di Guido Aldo Ettore Taroni, fotografo e rappresentante della famiglia Visconti. Purtroppo Gastel non ha potuto raggiungere la città dei Sassi in questa occasione per altri impegni professionali e così è stato suo nipote Taroni, dopo aver ripercorso la storia della famiglia Visconti di Modrone, a ritirare il premio alla fotografia intitolato a Cartier-Bresson. Gli organizzatori del MatIFF avevano diffuso quella sera un videomessaggio di Giovanni Gastel.
Di seguito l’intervista rilasciata da Giovanni Gastel per SassiLive.
Giovanni Gastel special guest al Premio Moda Città dei Sassi 2019: “Matera città meravigliosa, sarei onorato di presentare una mostra fotografica”
Il talentuoso fotografo milanese Giovanni Gastel è stato uno degli ospiti illustri che ha partecipato questa sera al Premio Moda Città dei Sassi, evento dedicato alle eccellenze nazionali e internazionali e ai creativi dell’Alta Moda e Prèt à Porter che ha celebrato l’undicesima edizione ad Alvino 1884.
Di seguito l’intervista rilasciata per SassiLive.
Giovanni Gastel è ritornato a Matera dopo vent’anni, come l’ha trovata? “Ho trovato completamente un’altra città, meravigliosa, splendente, pulita, tenuta benissimo e piena anche di giovani che aprono ristoranti, bar, l’ho trovata rifiorita e finalmente resa alla sua bellezza e al suo ruolo una delle città più belle del mondo. Benchè sapessi che ci fossero stati dei restauri non sapevo che si fosse arrivati fino a questo punto in particolare nei Sassi. E’ una città finalmente restituita allo splendore che le è dovuto”.
Quale lavoro sta per presentare Giovanni Gastel? “Di tutti i colori, a parte il mio lavoro nel campo della moda che continuo a fare sempre, adesso sto per presentare una mostra al Maxi di Roma, “Il ritratto” e poi una grande mostra nel 2021 per la Triennale di Milano che mi emoziona molto, una mostra che poi sarà itinerante e che riguarda la storia della moda italiana tutta vista attraverso la mia fotografia, dagli anni 80 ad oggi”.
E una mostra a Matera si può fare? “Assolutamente, verrei con grandissima gioia. Ne abbiamo parlato in questi giorni e quindi secondo me si farà senz’altro, sarei onorato di essere qui con voi”.
Come cambia la fotografia nell’era dei social dove si punta tutto sull’immagine, Instagram su tutti: “C’è chi ritiene che il lavoro dei fotografi professionisti viene oscurato da tante immagini prodotte ogni giorno dai telefonini e diffuse sulla rete. Io ribadisco che proprio in questo momento i fotografi professionisti hanno l’opportunità di far emergere il proprio linguaggio legato all’immagine che viene immortalata in uno scatto”.
Michele Capolupo
Biografia di Giovanni Gastel
Giovanni Gastel nasce a Milano il 27 dicembre 1955, da Giuseppe Gastel e da Ida Visconti di Modrone, l’ultimo di sette figli.
Nel 1967, all’età di dodici anni, Gastel inizia a mostrare la sua vocazione artistica, entrando a far parte di compagnie di teatro sperimentale, per le quali recita fino all’età di diciassette anni. Parallelamente, coltiva la passione per la poesia e a sedici anni pubblica, per l’editore Cortina, una raccolta intitolata Casbah.
Negli anni Settanta, avviene il suo primo contatto con la fotografia. Da quel momento, ha inizio un lungo periodo di apprendistato durante il quale fotografa matrimoni, esegue ritratti, piccoli still-life e qualche servizio di moda per bambini, mentre un’occasione importante gli viene offerta nel 1975-76, quando inizia a lavorare per la casa d’aste Christie’s.
La svolta avviene nel 1981 quando incontra Carla Ghiglieri, che diventa il suo agente e lo avvicina al mondo della moda. Dopo la comparsa dei suoi primi still-life sulla rivista Annabella, nel 1982. Inizia a collaborare con Vogue Italia e poi, grazie all’incontro con Flavio Lucchini, direttore di Edimoda, e Gisella Borioli, alle rivisteMondo Uomo e Donna.
Da questo momento, la sua attività professionale s’intensifica e inizia a collaborare con le più prestigiose testate di moda sia in Italia che all’estero, soprattutto a Parigi.
Elabora proprio in questi anni d’intenso impegno professionale il suo stile inconfondibile, caratterizzato da una poetica ironia, mentre la sua passione per l’arte lo porta ad introdurre nelle fotografie il gusto per una composizione equilibrata. I suoi riferimenti sono, per gli still-life, la Pop Art, che ebbe modo di vedere in mostra alla Rotonda della Besana sin dai primi anni Settanta, e l’opera fotografica di Irving Penn. Traendo ispirazione anche dallo studio dell’arte rinascimentale, Gastel si rifà costantemente ad un’ideale di eleganza, che ha respirato sin dall’infanzia, soprattutto grazie alla madre.
Intorno alla metà degli anni Ottanta, fonda la Gastel&Associati con Angelo Annibalini e Uberto Frigerio, con la quale intende promuovere l’inserimento nel mondo professionale di giovani fotografi, sia cresciuti nel suo studio, che incontrati durante numerosi workshop.
Il suo impegno attivo nel mondo della fotografia lo avvicina anche all’Associazione Fotografi Italiani Professionisti, di cui è stato presidente dal 1996 al 1998. Da allora ne è presidente onorario. La consacrazione artistica avviene nel 1997, quando la Triennale di Milano gli dedica una mostra personale, curata dallo storico d’arte contemporanea, Germano Celant, in cui vengono presentate circa 200 fotografie, testimonianza della sua lunga e prolifica carriera. Gastel utilizza le tecniche “old mix”, quelle a incrocio, le rielaborazioni pittoriche, gli sdoppiamenti e le stratificazioni, fino al ritocco digitale.
Il successo professionale si consolida nel decennio successivo, tanto che il suo nome appare nelle riviste specializzate insieme a quello di fotografi italiani quali Oliviero Toscani, Giampaolo Barbieri, Ferdinando Scianna, o affiancato a quello di Helmut Newton, Richard Avendon, Annie Lebowitz, Mario Testino e Jurgen Teller.
Nel 2002, nell’ambito della manifestazione La Kore Oscar della Moda, ha ricevuto l’Oscar per la fotografia.
Presidente onorario dell’Associazione Fotografi Italiani Professionisti e membro permanente del Museo Polaroid di Chicago, svolge la sua attività lavorativa nel suo studio in Via Tortona a Milano, dove continua a coltivare la sua passione per la poesia – l’ultima raccolta ha per titolo Cinquanta – e per la ricerca fotografica al di fuori degli schemi della moda.
Nel 2018 ha firmato il servizio fotografico per la nuova campagna promozionale dei deejay e speakers di Radio Deejay.
Nel 2020 ha firmato il servizio fotografico per la nuova campagna promozionale dei deejay e speakers di Radio m2o
E’ morto a Milano il 13 marzo 2021.
CAMPAGNA PUBBLICITARIA CON GLI SCATTI DI GIOVANNI GASTEL PER RADIO DEEJAY NEL 2018
CAMPAGNA PUBBLICITARIA CON GLI SCATTI DI GIOVANNI GASTEL PER IL LANCIO DI RADIO M2O L’1 APRILE 2019
LO SCATTO DI GASTE PER ALBERTINO TESTIMONIAL CAMPAGNA PUBBLICITARIA 2020 DI M20
Nella foto www.SassiLive.it Giovanni Gastel (foto www.SassiLive.it) e uno scatto con il dj Albertino con il cordoglio sul suo Instagram