Maurizio Bolognetti (Radicali Lucani) ha promosso un sit-in nella mattinata di sabato 13 marzo in piazza Mario Pagano a Potenza per parlare di democrazia e diritti umani, di Sanità e Costituzione. Di seguito il report integrale.
Arrivo in una Potenza un po’ stremata, come il Paese intero e l’intera Basilicata, da questi 14 mesi di emergenza sanitaria. Per strada poca gente e saracinesche abbassate (chissà quanti saranno quelli che non riapriranno). Giunto in Piazza Mario Pagano inaspettatamente vedo installazioni natalizie e inevitabilmente penso al grande Lucio Dalla e al suo “Caro amico, ti scrivo..”.
La presenza dell’albero di Natale, confesso, non mi dispiace affatto. Poco prima avevo intercettato un fruttivendolo e il proprietario di uno storico Bar ubicato nei pressi del “Palazzo del Governo”.
Il venditore di frutta, un ambulante, non è affatto convinto della “zona rossa” e non è l’unico. Il caffè (da asporto) è superlativo e mentre il barista lo prepara, guardando il suo sguardo un po’ triste, cedo alla tentazione di fargli qualche domanda. Mi racconta una vita di lavoro lunga quasi 70 anni.
Chissà cosa penserebbe un grande uomo di questo nostro Sud, Mario Pagano, di quel che sta accadendo.
Inizio il sit-in e la conferenza stampa. Spalle alla prefettura e con davanti l’albero provo per l’ennesima volta ad interrogarmi e ad interrogare su alcune questioni. Provo a parlare di democrazia e diritti umani, di Sanità e Costituzione. Provo a sollevare dubbi e a trasferire le mie perplessità. Provo a chiedermi anche cos’è progresso. Mi ritrovo a citare Shoshana Zuboff e le parole di presentazione del suo libro “Il capitalismo della sorveglianza”: “L’era che stiamo vivendo, caratterizzata da uno sviluppo senza precedenti della tecnologia, porta con sé una grave minaccia per la natura umana: un’architettura globale di sorveglianza, ubiqua e sempre all’erta, osserva e indirizza il nostro stesso comportamento per fare gli interessi di pochissimi – coloro i quali dalla compravendita dei nostri dati personali e delle predizioni sui comportamenti futuri traggono enormi ricchezze e un potere sconfinato. E’ il capitalismo della sorveglianza…”.
Pausa, una spremuta d’arancia, ovviamente d’asporto, e torno in Piazza. C’è una signora che mi guarda con simpatia, guarda il cartello che indosso. La interrogo e mi parla di malinconia e non solo.
Lo so, avrei dovuto scrivere dei contenuti della manifestazione, ma quelli li trovate nel video che ho pubblicato su youtube, e che mi auguro possa essere ripreso, e nel resoconto minuto per minuto pubblicato sul mio canale Facebook.
E’ “notte” e quando cala la “notte” occorre provare ad accendere la luce, fosse anche solo quella di un fiammifero.
Mar 15