Ultimissima di martedì 3 aprile 2012, ore 14. Riceviamo e pubblichiamo il ricordo di Franco Mancini dell’amico Mario Notarangelo, che ha condiviso con l’ex portiere materano la passione per la musica reggae e in basso la fotogallery con l’esperienza musicale nella quale era presente alla batteria il grande numero uno del quartiere “Bottiglione”, Franco Mancini.
Così ricordo il mio amico Franco…
Tutto nacque per scherzo…. era la prima partita del Foggia in casa nella serie A nel 1991…io lo andai a trovare al Ristorante Rugantino di Foggia dove c’era il ritiro della squadra…
Ovviamente si parlava di musica poichè Franco era troppo sotto pressione dei giornalisti e quindi preferiva parlare di altro…parlare di musica e Bob marley gli faceva luccicare i suoi occhi dato lo stress del ritiro calcistico e le leggi molto ferree del maestro Zeman.
Gli dissi che suonavo con una band a Matera e io a un certo punto gli dissi: impara a suonare qualcosa amico mio così suoniamo insieme un po di reggae.
Incredibile ma vero…la successiva partita del Foggia in casa come al solito ritornai al ristorante Rugantino a salutarlo e lui mi disse che si era comprato una batteria…lui disse quando cominciamo?? Io risposi dopo la partita se vuoi….lui si procuro´ un basso e un ampli li a Foggia perche´ avevo gli strumenti a Matera e addirittura montammo la batteria in una stanza da letto a casa di un amico di Foggia…..
E´ incredibile perchè Franco pur non avendo studiato batteria già faceva i ritmi roots tipici di Bob Marley in una maniera mnemonica e precisa.
Di settimana in settimana ci abbiamo preso gusto finchè decisi di chiamare rinforzi; lui fece venire un ragazzo di Foggia, Lucio, che aveva una voce incredibilmente simile a quella di Bob Marley e io chiamai due amici di Matera e cioè Enzo Matera e Giuliano Scaletta;
Io e Franco fondammo cosi´ la sua prima Band i “Babylon System”.
Facemmo la nostra prima apparizione ad un noto locale di Foggia il Kandisky nel 1993; fu un grande successo; sembrava che suonassero gli U2….erano più i giornalisti e Telecamere a momenti che gli spettatori; Franco sembrava contrariato e nervoso perchè già aveva sempre i giornalisti alle calcagna e poi pure nell´ambito della musica non lo concepiva; se la prese con un fotografo pure perche´ durante i live gli sparava i Flash in faccia e lo infastidiva;
A me, Enzo e Giuliano veniva da ridere…rilasciammo varie interviste manco fossimo rockstar famose, finimmo su tutti i giornali nazionali e testate sportive e a volte ironizzati in qualche puntata di Mai dire gol…
Insomma cominciammo una serie di concerti in vari posti a Foggia e provincia ed era sempre pienone per la grande curiosità della gente di vedere il loro idolo calcistico suonare.
E’ incredibile la passione con la quale suonava la musica Reggae Giamaicana e clonava alla perfezione i ritmi del batterista di Bob Marley Carlton Barrett..nessuno come lui..era pure un grande collezionista reggae…oltre 6000 vinili solo Reggae per non parlare di centinaia e centinaia di live di Bob e vari gruppi Reggae…di tutto e di più quando andavo a casa sua… mi ubriacavo di reggae.
Quando andavo a dormire a casa sua a Foggia mi svegliavo con gli alti volumi dello stereo che lui sparava a mille e si ascoltava Reggae per ore.
La sua passione non aveva limiti e sempre in quel 1993 dovevamo suonare al camera club di martedi´ e lui il mercoledì aveva una partita di coppa Italia con la Sampdoria…lui fece una scappata di nascosto a Matera rischiando le multe date le rigide regole dei ritiri calcistici;
Ora sarà davvero difficile suonare il reggae per me…tanti anni e troppi bei ricordi e tanti viaggi li a Foggia…Mi viene la pelle d’oca a pensarci però bisogna trovare la forza di andare avanti perchè la vita continua…certo sarà difficile senza di lui ma suonerò per lui e affinchè le note del roots arrivino a lui in Paradiso e lo facciano felice.
Ho già pensato di organizzare una serata-tributo tutta per lui con i Babylon System, la sua prima band, e con vari ospiti e amici che hanno suonato con lui…un devoto ai Dread in a Babylon e a Micky Soldjer e i Qualità roots di Foggia, progetti musicali in cui Franco era onnipresente.
Mi mancherai Franco e per me sei un fuoco indimenticabile che per sempre rimarrà acceso nel mio cuore…da bambino già amavo il reggae ma grazie a te l´ho suonato, amato di più, e l’ho compreso in tutte le sfaccettature… Grazie di esistere Franco perchè per me tu esisti e sei ancora vivo dentro di me e io e tutti gli amici delle varie Reggae Band materane continueremo a suonare per te…
Mario Notarangelo
Ultimissima di lunedì 2 aprile 2012, ore 14 – Circa un migliaio le persone che hanno partecipato ai funerali di Francesco Mancini, celebrati in mattinata nella Cattedrale di Manfredonia dal vescovo monsignor Michele Castoro. Tra coloro che hanno voluto salutare per l’ultima volta l’ex portiere materano c’era naturalmente Zdenek Zeman, il tecnico che ha creduto nelle qualità tecniche del portiere favorendo il suo esordio in serie A con il Foggia e che lo aveva scelto come preparatore dei portieri del Pescara, la squadra che sta allenando in questa stagione il tecnico boemo. Con la chiesa gremita una folla numerosa ha seguito le eseque di Mancini sul maxi schermo allestito nella piazza antistante. Amici, calciatori e dirigenti delle società sportive in cui ha militato Franco Mancini hanno raggiunto per le condoglianze la moglie Chiara e i due figli dell’ex portiere materano. Ai funerali anche tantissimi tifosi che hanno ricoperto la bara di Franco Mancini con un numero impressionante di sciarpe delle squadre del Foggia e due maglie , quella azzurra con il numero uno bianco del Manfredonia e quella bianca e quella in evidenza di colore bianco con il numero uno azzurro del Fc Matera, la squadra della sua città nella quale ha esordito in un campionato professionistico a soli diciotto anni, il centro nel quale il materano aveva scelto di abitare con la sua famiglia. “Si rimane turbati quando muore un ragazzo così giovane e per giunta un atleta”. E’ questo un passaggio dell’omelia di Monsignor Michele Castoro, dedicato all’indimenticato ex portiere materano che è fatto apprezzare non solo per il suo stile originale di difendere la porta ma anche per le sue straordinarie qualità morali. In chiesa, al termine della Santa Messa, il figlio più piccolo di Franco Mancini, Alessandro, ha chiesto la parola per dare l’ultimo saluto al papà: “Ti vogliamo tutti bene, non siamo tristi perchè sappiamo che sei sereno e in un mondo migliore”. Francesco Pio, il primogenito di Franco Mancini, era sceso in campo sabato pomeriggio a Pescara per ricevere un maglia-ricordo del padre dalla squadra in cui l’ex portiere materano svolgeva il ruolo di preparatore dei portieri.
Ciao Franco, resterai sempre nel cuore di tutti coloro che ti hanno apprezzato per il tuo carattere umile e la tua grande professionalità.
Michele Capolupo
Clicca qui per la fotogallery dei funerali di Franco Mancini (fonte bari.repubblica.it)
Lunedì 2 aprile alle 10.30 nella cattedrale di Manfredonia, centro in provincia di Foggia dove era residente Franco Mancini assieme alla sua famiglia, saranno celebrati i funerali dell’ex portiere materano. Saranno presenti per l’ultimo saluto a Franco Mancini la squadra, lo staff tecnico e i dirigenti del Pescara, squadra per la quale svolgeva il ruolo di preparatore dei portieri. Previste delegazioni di tutte le squadre in cui ha militato il portiere Mancini.
Matera piange la scomparsa dell’ex portiere Franco Mancini – Franco Mancini, ex portiere nato e cresciuto calcisticamente nella città dei Sassi prima di approdare in serie A con Foggia, Lazio, Bari e Napoli, è morto nel pomeriggio stroncato da un infarto. Personaggio schivo e umile nonostante la sua popolarità sia cresciuta negli anni in cui ha calcato i campi della serie A di calcio, Franco Mancini era anche un grande appassionato di musica reggae e nel tempo libero si divertiva a suonare la batteria in un gruppo, il Babylon System, nel quale condivideva l’amore per questo genere musicale. Qualche anno fa si era anche esibito in un locale nel centro della città di Matera con la sua nuova band nella quale era presente anche il sing jay materano Bobo Sind, la Roots quality band. Nel ruolo di portiere aveva subito dimostrato grande dimestichezza con i piedi, tanto da convincere Zeman a chiamarlo per farlo esordire in serie A con il Foggia. E in questa stagione era stato proprio il tecnico boemo a chiamarlo a Pescara, per affidargli il ruolo di preparatore dei portieri. Nel mondo del calcio era soprannominato l’Higuita dei Sassi: come l’ex portiere della nazionale colombiana anche Mancini era noto per la sua tendenza ad avanzare sino a metacampo per svolgere il ruolo di libero nel gioco a zona caro al mister Zdnek Zeman. Matera perde un grande sportivo e un grande uomo.
Mancini nel pomeriggio si trovava nella sua abitazione ubicata nel centro di Pescara, in via Gobetti. A dare l’allarme è stata sua moglie Chiara Carpano, che aveva conosciuto e sposato Franco durante la sua permanenza a Bisceglie era residente a Manfredonia, città nella quale aveva deciso di trasferirsi dopo aver chiuso la carriera di calciatore.
La moglie, che rientrava in casa con un’amica ha ritrovato Franco Mancini a terra agonizzante. Immediata la chiamata al 118 con i sanitari pronti ad intervenire per cercare di prestare i primi soccorsi ma per l’ex portiere materano non c’era più nulla da fare. Franco Mancini era già morto.
Presso l’abitazione sono subito arrivati tecnici, atleti e dirigenti del Pescara, società che attualmente è al secondo posto nel campionato di serie B.
Mancini era nato a Matera il 10 ottobre 1968 a Matera. Aveva cominciato la sua carriera proprio nella città dei Sassi nel club guidato dal senatore Ciccio Salerno: dopo aver svolto il ruolo di secondo portiere per due stagioni, 84-85 e 85-86 all’età di 16 anni ha esordito in serie C2 indossando la maglia numero uno del Matera nel campionato 1986-1987, concluso con la retrocessione nel campionato Interregionale.
Il direttore responsabile di SassiLive.it Michele Capolupo partecipa al dolore che ha colpito la famiglia di Franco Mancini per la prematura scomparsa dell’ex portiere del Matera.
La carriera di Franco Mancini nel mondo del calcio (fonte wikipedia)
Tra il 1991 ed il 2001 Franco Mancini ha collezionato 217 presenze in 7 campionati disputati in Serie A e 138 presenze in Serie B.
Cresciuto nella squadra locale del Matera, nella quale gioca 3 stagioni in Serie C2 (84-85, 85-86, 86-87), passa al Bisceglie dove verrà poi prelevato ad ottobre dal Foggia.
Con i satanelli nell’arco di tre anni effettua la scalata dalla Serie C1 alla Serie A, disputando complessivamente nove stagioni di cui quattro in Serie A nel 1991-1992, 1992-1993, 1993-1994 e 1994-1995. Nell’estate del 1991, dopo la promozione in Serie A, sembra destinato a giocare in massima serie come riserva di Mauro Rosin, arrivato dalla Reggina. A fine stagione risulta invece titolare inamovibile nell’undici di Zdenek Zeman. Al termine della pausa invernale, nella sua prima stagione passata in Serie A, risulta il terzo portiere per media voti, dietro a Fabrizio Lorieri e Luca Marchegiani[1]. Al termine della prima stagione in Serie A, Mancini rimane uno dei pochi elementi della rosa a non subire lo stravolgimento societario voluto dai Casillo, e viene così riconfermato per la stagione successiva.
Nel 1995 gioca con il Foggia due gare in Serie B prima di essere dato in prestito alla Lazio (visti gli infortuni di Luca Marchegiani e di Fernando Orsi) con cui colleziona 6 presenze nel campionato 1995-96; rientra a Foggia l’anno successivo dove disputa la sua ultima stagione da rossonero nel campionato di Serie B 1996-1997.
Successivamente trova un posto da titolare nel Bari per le stagioni 1997-1998, 1998-1999 e 1999-2000, nella quale è vicecapitano e la squadra pugliese compie ottime prestazioni trovando vittorie importanti come con l’Inter sia al San Nicola che a San Siro.
A ottobre del 2000 passa al Napoli col quale troverà un anno difficile, la squadra retrocederà nonostante la vittoria all’ultima giornata contro la Fiorentina al Franchi.
Sotto la guida di Luigi De Canio difende i pali partenopei nell’anno 2001-02 giocando tutte le 38 partite.
Nell’anno successivo trova qualche incomprensione col tecnico Franco Colomba e viene messo a fare la riserva a Emanuele Manitta ma solo per 4 partite.
Il portiere materano l’anno seguente andrà a vestire la maglia del Pisa in Serie C1 dall’anno 2003-04 fino al gennaio 2005, così poi per trasferirsi alla Sambenedettese, per la quale giocherà i playoff terminati con l’eliminazione subita dal Napoli Soccer.
Nel 2005-06 si trasferisce al Teramo mancando la qualificazione ai playoff e l’anno successivo difende la porta della Salernitana.
Nella stagione 2007-2008 passa titolare al Martina in Serie C1, con cui rescinde il contratto nel mese di gennaio 2008, e al termine della stagione passa alla Fortis Trani club di Promozione Pugliese con ambizioni di promozione in Eccellenza. L’avventura però termina nel mese di dicembre per problemi personali che costringono il portiere al definitivo ritiro dal calcio giocato.
Dal 2009 è stato allenatore in seconda e allenatore portieri del Manfredonia in Seconda Divisione.
Nella stagione 2010-2011 è stato l’allenatore dei portieri nel Foggia, nello staff di Zdenek Zeman.
Dal giugno 2011 ha ricoperto l’incarico di allenatore dei portieri nel Pescara.
Il sindaco di Matera su scomparsa Franco Mancini: “Matera sportiva in lutto piange la prematura scomparsa di Franco Mancini. In suo onore intitoleremo la sala stampa dello stadio XXI Settembre-Franco Salerno”.
“Con la prematura scomparsa di Franco Mancini, Matera perde un suo figlio, grande campione dello sport e della vita. Gli appassionati di calcio, e non solo, ricorderanno per sempre con grande affetto quel ragazzone con i capelli ricci, appassionato di musica reggae, che ancora adolescente muoveva i primi passi nel mondo del calcio professionistico nella sua città per prendere poi il volo verso il grande palcoscenico nazionale, trovando così nello sport i valori che hanno segnato positivamente la sua vita.
Il calcio è stata la sua passione ed il suo lavoro. La sua carriera sportiva è stata un volo fantastico; così come volava tra i pali, adesso è volato in cielo. Desidero esprimere a nome dell’intera città il cordoglio per la sua scomparsa. Per ricordare con affetto i natali calcistici di Franco Mancini, intitoleremo a suo nome la sala stampa dello stadio XXI Settembre-Franco Salerno”.
Il cordoglio di Vito De Filippo per Franco Mancini: “Perdiamo un simbolo”
Il presidente della Regione esprime la partecipazione dei lucani al dolore. “Quando scompare un uomo come Franco Mancini si ha la perdita di un amico per chi gli era vicino, quella di un simbolo per tutta la comunità in cui viveva. Ed è questo il sentimento che mi sento di esprimere a nome dei lucani”. Così il presidente della Regione, Vito De Filippo, manifestando cordoglio per la scomparsa del noto calciatore materano.
Cordoglio alla famiglia Mancini del Consigliere regionale del PD Luca Braia.
Il mio messaggio di cordoglio alla famiglia Mancini per la scomparsa del nostro amico e campione Franco.
Lascia a tutti noi il ricordo di tante emozioni di cui gli resteremo grati. Da materani e sportivi della Basilicata, siamo stati orgogliosi delle imprese del Renè Higuita nostrano, che nato come spesso capita ai campioni dello sport in una famiglia semplice e dedita al sacrificio, con passione, dedizione e grinta riuscì ad affermarsi, partendo da Matera dove la sua carriera ebbe inizio, sulla più prestigiosa platea calcistica nazionale, calcando i campi di serie A e B per oltre 350 volte.
Da ragazzo istintivo e indomabile ad allenatore ed educatore, evoluzione sorprendente di un ragazzo rimasto umile.
Ciao Franco!
Luca Braia, Consigliere regionale PD
Marcello Chiricallo, già compagno di squadra nel Matera di Franco Mancini commenta la notizia della prematura scomparsa dell’ex portiere materano.
La notizia dell’improvvisa scomparsa di Franco Mancini, sorprende naturalmente anche tanti ex calciatori e compagni di squadra del portiere materano. Tra questi c’è sicuramente Marcello Chiricallo che ha condiviso con Franco Mancini la stanza a Coverciano durante il corso di allenatore. Marcello Chiricallo era stato anche compagno di squadra del portiere materano nella stagione che aveva segnato l’esordio di Mancini con la maglia biancoazzurra del Matera: “Questa notizia della sua morte mi fa stare veramente male. Franco è stato un grande amico. E ha costruito con grandi sacrifici una importante e grande carriera. E’ nato con la ferma volontà di fare il portiere. Da giovanissimo ha fatto il muratore e il panettiere e già all’epoca conservava intatta l’umiltà e la voglia di voler fare bene. Aveva in se una grande determinazione. Amava la musica e tutti noi lo ricordiamo come un ragazzo buono.” Poi Marcello Chiricallo sottolinea l’esperienza vissuta insieme a Franco Mancini a Coverciano per il corso di allenatore: “Con Franco ho condiviso la stanza di albergo per un mese: eravamo sempre insieme, sia durante il corso sia la sera quando uscivamo insieme. Nel Matera ho avuto la fortuna di avere allenatori importanti come Salvori, Conticchio, Vincenzo Antezza e devo dire che ho trascorso anni veramente molto belli. Io avevo allora 19 anni. Con Franco Mancini c’erano anche D’Oriano, Di Bari, Pepe, Bertoia, Bottalico, De Canio. Quando lasciò il Matera fu acquistato dal Bisceglie. Sono davvero rimasto senza parole”.
Carlo Abbatino
L’intervista di Michele Capolupo al “numero uno” Franco Mancini per Virtus Magazine del mese di ottobre 2009.
Franco Mancini, sei stato definito uno dei più bravi portieri degli anni 90 e adesso sei rimasto nel mondo del calcio come allenatore in seconda e allenatore dei portieri a Manfredonia. Sei stato un portiere atipico visto che hai sempre preferito giocare con i piedi anche fuori area. C’è un motivo particolare per cui hai scelto questo ruolo?
Quel modo di giocare era nelle mie caratteristiche perchè da ragazzino ricoprivo il ruolo di difensore, poi mi sono innamorato della porta e ho scelto questo ruolo che mi aveva sempre affascinato. All’epoca ricordo che ammiravo in tv le grandi parate di Castellini e sognavo di imitarlo.
Da Matera alla serie A. Un sogno che è diventato realtà grazie anche a fortunate coincidenze e alla scelta di Zeman, che ti ha prelevato dal Bisceglie per portarti a Foggia, una tappa che ha cambiato la tua carriera a quanto pare.
In effetti la serie A l’ho guadagnata su campo con il Foggia (prima con una promozione dalla C1 alla B e poi dalla B alla A nel campionato 1990-91). E poi quando Zeman è andato ad allenare la Lazio è stato lui a chiamarmi quando ero sempre a Foggia nel 1995. Una piazza, quella rossonera, che mi ha portato tanta fortuna e dove ho trovato anche l’amore.
Il tuo ricordo di questo allenatore che poi è salito alla ribalta per la sua guerra al doping e gli attacchi alla Juve. Tu che rapporto avevi con lui e com’era dal punto di vista tecnico e caratteriale?
Il rapporto con Zemam è stato sempre ottimo quando giocavo e anche adesso che faccio l’allenatore dei portieri ci sentiamo spesso al telefono e ci vediamo per parlare di calcio. Sport a parte, devo dire che Zeman per me è un grande maestro di vita! Un allenatore competente, lungimirante, acuto osservatore, preparato in tutti i campi…un allenatore con la A maiuscola!
Qual è la vittoria più bella della tua carriera in serie A?
Non c’è una vittoria una in particolare, ma è chiaro che i successi contro Milan, Juventus e Inter (6 volte su 6 nei campionati con la maglia del Bari) sono tutti molto importanti.
Foggia, Roma (con la Lazio), Bari, Napoli. In quale piazza ti sei trovato meglio?
Dappertutto e non è una risposta diplomatica. Di ogni città conservo conservo splendidi ricordi.
L’allenatore che ricordi ancora oggi con grande affetto?
Quasi sempre sono andato d’accordo con i miei allenatori e ricordo con piacere Simonellli, Cari, Fascetti, Ballardini, Burgnich, Delio Rossi. E’ chiaro che su tutti c’è Zeman: per gli anni trascorsi insieme e per i consigli che ha dato in ogni situazione per farmi crescere non solo dal punto di vista tecnico ma anche caratteriale.
Non eri molto alto ma eri bravissimo con i piedi e nelle uscite tanto che io mi ricordo che spesso ti trovavi anche a metacampo quando la tua squadra attaccava? Ma cosa ti spingeva a stare lontano dalla tua porta?
Proprio perchè ero un portiere non molto alto, ho fatto di necessità virtù: cercavo di sfruttare al massimo la mia reattività e velocità rispetto ai colleghi che potevano contare su maggiori centimetri in altezza. E’ ovvio che se fossi stato più alto sarei stato anche più lento.
La seria A di Franco Mancini e quella degli anni duemila. Cosa è cambiato? Cosa ne pensi dell’inchiesta di Calciopoli?
Quando ho esordito in serie A, la massima serie degli anni ottanta-novanta era molto diversa da quella di oggi: all’epoca si puntava sui grandi nomi e per giocare in serie A dovevi già essere affermato. con il Foggia abbiamo stravolto questo modo di concepire il grande calcio e credo che Zeman è stato un precursore del calcio moderno. Per esempio io avevo 23 anni quando ho cominciato a giocare in serie A ed ero un’eccezione per quella serie A. Oggi invece si punta soprattutto sui giovani talenti,che hanno quindi la possibilità di arrivare subito nel calcio che conta. Calciopoli? preferisco non entrare nel merito.
Tanta passione per il calcio. Chi è stato il tuo primo allenatore che a Matera ha creduto in te? Il mister che ha creduto in me e che ricordo con particolare affetto è stato il materano Antezza, che da ex portiere ha sempre dato il massimo per farmi crescere. I risultati sono arrivati anche grazie a lui.
Tra le passioni di Franco Mancini c’è anche la musica. Ci puoi raccontare qualcosa in più di questa avventura?
Hai ragione, la mia grande passione è la musica reggae, sono tra i maggiori collezionisti di vinile reggae in Italia, sono capace di rivedere un concerto dal vivo anche tre volte e sono sempre alla ricerca di pezzi da collezione. Mi piace anche suonare la batteria e negli anni scorsi avevo anche aderito ad un gruppo musicale ma adesso si è sciolto e così ogni tanto mi diverto con gli amici così non perdo la confidenza con lo strumento.
Franco Mancini è sposato con Chiara Carpano, raccontaci qualcosa in più della tua famiglia.
Sono sposato con Chiara da 13 anni e abbiamo due splendidi bambini: Francesco Pio di 11 anni ed Alessandro di 5 anni e mezzo. Viviamo tra Foggia e Manfredonia, dove risiedo.
Cosa sognavi di fare da grande?
Non avevo sogni, ma la passione per il calcio. Anche se prima di giocare da professionista ho sempre lavorato (anche di notte in un forno!) per potermi allenare durante il giorno.
Per quale squadra fa il tifo Franco Mancini?
Non tifo per nessuna squadra in particolare ma chiaramente seguo con grande affetto Bari, Foggia, Lazio e Napoli.
Franco Mancini, pregi e difetti I miei pregi li lascio raccontare agli altri…un mio difetto? La testardaggine!
Si è parlato di un ritorno di Franco Mancini a Matera. Ti piacerebbe ritornare e magari ricoprire un ruolo nella società di calcio?
E’ chiaro che a Matera, dove sono nato e cresciuto, mi farebbe piacere poter dare una mano. Lo scorso anno fui contattato ma evidentemente ho incontrato gente sbagliata.
Da materano credo che seguirai a distanza anche le vicende calcistiche della nostra squadra. Come giudichi la formazione di Giusto, secondo te che risultati potrà ottenere a fine stagione?
Il Matera è una buona squadra, anche se il campionato è difficile. Sicuramente a Pino va il mio più sincero in bocca al lupo…così come a tutta la squadra e ai tifosi biancoazzurri.
C’è un sogno nel cassetto che Franco Mancini vuole ancora realizzare?
Direi che da realizzare ce n’è sempre uno…! Quelli non sono mai pochi!
I gusti musicali di Franco Mancini. Tanto reggae e poi?
Oltre al reggae cosa mi piace ascoltare…credo reggae, reggae e ancora reggae!
Oltre a calcio e musica c’è qualche altro hobby nella tua vita?
Sono un amante dei bei film, oltre ai cult (Il padrino, tanto per citarne qualcuno) mi piacciono i film di azione perché sono quelli che permettono di catalizzare l’attenzione sullo schermo. Ma al cinema mi piace andare con i figli e guardare tutti questi nuovi lavori in 3D!
Dopo il portiere Franco Mancini adesso c’è l’attaccante Gianvito Plasmati in serie A. Matera riesce a sfornare campioni solo a distanza di anni. Secondo te per quale motivo? Cosa manca nei nostri settori giovanili?
Non ti saprei dire se manca qualcosa nei settori giovanili, ne ho visti e ne vedo tanti di giovani promettenti che però si perdono per strada. Ma non saprei dire perché accade questo e di chi sarebbero le responsabilità.
Cosa consigli ai giovani che decidono di iscriversi ad una scuola calcio? E cosa serve per provare a diventare un campione come te?
Ai giovani dico di lavorare tanto con grande spirito di sacrificio, di credere in quello che si fa e soprattutto di non mollare mai. Ma ai genitori dico di non esaltare troppo i propri figli. Purtroppo spesso sono i genitori a creare dei veri e propri “mostri”: io invece penso che sia giusto affidarsi agli allenatori e lasciare a loro ogni giudizio sulle prospettive future dei giovani che praticano attività sportiva, che sia calcio o basket.
Michele Capolupo
La fotogallery con l’esperienza musicale vissuta da Mario Notarangelo con la presenza costante alla batteria del grande numero uno del quartiere materano “Bottiglione”, Franco Mancini.
GRANDE UOMO!!! GRANDE SPORTIVO!! UNA PERSONA CHE HA FATTO ONORE A MATERA!!!
Non ho parole, sono allibito e profondamente addolorato. Riposa in pace grande portiere!
IL NOSTRO LEONE….CI MANCHERAI
ciao franco…http://www.youtube.com/watch?v=4UY-tP4xH9c&feature=related
permettetemi di ricordare un episodio….figlio di una famiglia umile e onesta, pazzo per il calcio arrotondava, quando era molto giovane,consegnando la spesa e il pane alle famiglie più anziane soprattutto nella zona di bottiglione…
molte volte la spesa arrivava in ritardo, e le famiglie che attendevano la spesa sapevano dove trovarlo, in porta al campetto di Bottiglione (che oggi non c’è più) con le buste vicino ai pali …ma tutti volevano bene a quel ragazzone!!! e nessuno se la prendeva!!!
…Stento ancora a crederci…un pezzo della Matera calcistica nn c’è più…ADDIO FRANCO….la Matera sportiva sarà sempre FIERA di te….nn ti dimenticheremo mai!!
Stento ancora a crederci…un pezzo della grande Matera calcistica nn c’è più….ADDIO SUPER FRANCO…tutta la Matera sportiva piange la tua scomparsa prematura….SARAI SEMPRE NEI NOSTRI CUORI…NN TI DIMENTICHEREMO MAI……!!
Che peccato.. :'( Riposa In Pace e un grosso abbraccio alla famiglia 🙁
R.I.P. SARAI PER SEMPRE ORGOGLIO DI MATERA!!
RIPOSA IN PACE CAMPIONE 🙁
OGGI MUORE UN’ALTRA PICCOLA PARTE DI ME..ADDIO AMICO MIO E LE NOTE DEL REGGAE DI BOB MARLEY TI ACCOMPAGNERANNO IN PARADISO….SONO IN LACRIME E NON TI DIMENTICHERO’ MAI….UN MITICO PEZZO DEGLI U2 SI INTTOLAVA THE UNFORGETTABLE FIRE E CIOE’ FUOCO INDIMENTICABILE…FRANCO RIMARRA’ UN FUOCO INDIMENTICABILE ACCESO NEL MIO CUORE…IO E TE NEL 1993 ABBIAMO FONDATO I BABYLON SYSTEM E PER ME E GLI ALTRI DELLA BAND RESTERAI SEMPRE IL LEADER E CONTINUEREMO A SUONARE PER TE E IMMAGINEREMO IL RUMORE INCONFONDIBILE DELLE TUE BACCHETTE DI LEGNO DALLE QUALI USCIVANO I TUOI RITMI ROOTS UNICI …..ADDIO CAMPIONE..TI SARO’ PER SEMPRE RICONOSCENTE E NON TI SCORDERO’ MAI…
CIAO CAMPIONE
UNA DELLE ICONE DEL FOOTBALL CLUB MATERA!!
CIAO FRANCO!
Addio Franco, orgoglio del calcio materano….ci mancherai!!! Cordoglio alla sua famiglia!
Da un materano lontano da Matera da anni il dolore più profondo per un grande uomo come Franco, che ci ha reso orgogliosi per anni. Ciao Franco, ci mancherai!
ciao franco simbolo materano di un calcio che non esiste piu
Dal campetto di Bottiglione agli stadi della Serie A, sempre con Matera nel cuore…ciao Franco!
come nn ricordarlo quando avevo 12 anni e lo vedvo volare tra i pali del matera calcio grande portiere adesso con la tua grande mano puoi prendere quella di colui che ti ha chiamato lassù ciao
Ora sei diventato un angelo.Addio Campione.
Ciao Franco. *
Ciao Franco ti ricorderemo per sempre grazie per averci dato tante belle soddisfazioni.Ti ricorderemo per sempre.Sarai per sempre un orgoglio per Matera. Ciao grande CAMPIONE
E’ passato un giorno e stento ancora a crederci… Sin da giovanissimo sei sempre stato una forza della natura, eppure te ne sei andato via in un attimo… Che grande tristezza!
Quante volte, dopo averti visto nascere calcisticamente nella nostra città, abbiamo guardato con orgoglio alla tv le tue parate ed i tuoi voli quando giocavi nei campi della serie A con Foggia, Bari, Napoli. Tu, figlio della nostra città e orgoglio materano, ora volerai insieme agli angeli del cielo. Ciao Franco, ci mancherai tantissimo, e un abbraccio commosso va alla tua famiglia.
Mi piacerebbe che qualcuno stampi e faccia conservare ai figli di Franco i tantissimi messaggi presenti su tutti i forum di tutte le squadre dove lui ha giocato; ne ho letti tanti e mi ha colpito profondamente vedere quanto Franco sia stato AMATO in tutti i posti dove ha giocato. Normalmente in questi casi non si va al di là del cordoglio e delle parole di circostanza; nel caso di Franco invece è molto bello vedere come dovunque lui sia stato ha lasciato un segno profondo ed è stato amatissimo ovunque dai tifosi, che notoriamente non sono mai particolarmente benevoli verso i propri beniamini.
Segno questo che Franco, oltre ad essere un grande portiere, è stato un grande UOMO e una grande PERSONA, e tutti noi siamo fieri di lui!
ciao franco era da tanto tenpo che non ci si vedeva,siamo cresciuti insieme in quel campo di bottiglione ne abbiamo fatto di battaglie,in quel forno tu lavorvi di notte e io di giorno,uscivamo da scuola e non vedevamo l’ora di andarci a sfidare,ora che ci hai lasciato hai lasciato in noi un grande dolore ti ricordero’ per sempre ,come anche tutti gli amici di bottiglione…………………
Addio grande Campione!!!!
SONO ORGOGLIOSO DI ESSERE TUO CONCITTADINO, COME TE, CON IL CUORE BIANCOAZZURRO COME IL CIELO.
R.I.P. CAMPIONE!!!
Nn conoscevo Franco di persona,ma solo come Grande Portiere della squadra di calcio Materana…E da Materana voglio unirmi all’ultimo saluto x Franco insieme a tutti voi… CIAO FRANCO E RIPOSA IN PACE…
Oltre che portiere lo ricordiamo anche come ultras ’85 in gradinata a suonare il tamburo…e rubare estintorei!!!!
io intitolerei LA GRADINATA a Franco,altro che la sala stampa….Capolupo sarebbe una bella iniziativa? Proponi il dibattito…R.I.P GRANDE FRANCO!!!!
Hai ragione, io condivido pienamente!
condivido:
intitoliamo la gradinata del XXI Settembre a Franco Mancini, portiere e ultras del F.C. Matera
nessuno si fa vivo x questa iniziativa? adduce ci sei?
assolutamente d’accordo sull’intitolare la gradinata a franco mancini…
ciao grande campione……sono sicuro che da lassu’ tiferai sempre per la nostra squadra….vecchio ultras….sono d’accordo,intitoliamogli la gradinata
Onore a un Uomo che ha rappresentato egregiamente la nostra città nei massimi palcoscenici calcistici Italiani!!
Peccato che il televideo abbia riservato alla notizia della sua fin troppo prematura morte solamente qualche rigo a pagina 229, non dedicandogli il giusto servizio in prima pagina (201)!! Questa frase, detta da una persona sincera come Franco mi fa molto riflettere: “lo scorso anno (2008) fui contattato da Materani, ma evidentemente ho incontrato gente sbagliata”….
CARO FRANCO,
QUANDO TEMPO FA HAI PROFFERITO QUESTE PAROLE:lo scorso anno (2008) fui contattato da Materani, ma evidentemente ho incontrato gente sbagliata”….
AVEVI PROPRIO RAGIONE….HO VISTO LE IMMAGINI DEL TUO FUNERALE, TANTI PESCARESI, FOGGIANI..CI FOSSE STATO ALMENO UN ESPONENTE ISTITUZIONALE DELLA TUA CITTA’ DI MATERA!!!
NIENTE!!!! CHE VERGOGNA!!!!!! TUTTO IL MIO AFFETTO VA ALLA TUA FAMIGLIA AI TUOI FRATELLI ABBANDONATI ANCHE IN QUESTA CIRCOSTANZA DAI 4 POLITICANTI MATERANI!!!! SONO CONTENTO PER TE CHE TROVERAI DEGNO RIPOSO IN QUEL DI MANFREDONIA! PRESTO VERRO’ A DARTI IL MIO PERSONALE SALUTO!
Almeno per un evento tragico come questo, che ha visto la partecipazione commossa di tutte le comunità che hanno conosciuto e amato Franco, vi prego almeno in questi casi risparmiateci la polemica politica e andate a farla altrove, dove certamente è più adeguata e opportuna. Qui, per rispetto, ci vanno solo i nostri ricordi, e le nostre preghiere per l’amico che non c’è più.
A Foggia hanno già deciso di intitolargli la curva nord, ed il comune ha accolto la proposta dei tifosi
http://www.foggiaefoggia.com/news/dettaglio.asp?id=20916
Perchè non facciamo la stessa cosa anche noi?
GUARDA FABRIZIO C’ERA L’ALLENATORE DECANIO, SELVAGGI, REBESCO, PERAGINE, BRUNO ANTONIO TOMMASO PERNIOLA DEL MATERA CALCIO, IL PROCURATORE MANAGER SALERNO, E TANTI AMICI DI MATERA TRA I QUALI ME COMPRESO…QUINDI NON E’ VERO QUELLO CHE DICI….INFORMATI PRIMA DI DIRE BUGIE PER FAVORE…
MI RIFERIVO AI POLITICANTI (VEDI VS. SINDACO RIDENS…) NON AGLI AMICI E PERSONALITA’ DI MATERA LEGATE AL MONDO DELLO SPORT……..
“GRADINATA FRANCO MANCINI” vogliamo risposte ufficiali!!!
Per Mario
credo che Fabrizio alludesse a chi pur di apparire e mettersi in mostra ha voluto veicolare il proprio ricordo fregiandosi di un titolo politico, beh sono stati davvero inopportuni (per non usare altri termini).
Personalmente guardando i numerosi video in circolazione ho provato davvero forti emozioni, ricordo benissimo Franco al suo esordio con la maglia del Matera (a causa dell’infortunio del bravo Mattarollo)….perdemmo a Teramo…altri tempi…altro calcio…lasciatemelo dire altra politica….
Serio…schivo e professionale…l’alter ego di Zeman.
IN QUESTE OCCASIONI MEGLIO NON PARLARE DI QUSTI SQUALLIDI PERSONAGGI POLITICI….LA SAPPIAMO COME FUNZIONA ORAMAI LA FIABA’ DI QUESTA’ CITTA’…FRANCO NON HA MAI AVUTO BISOGNO DI LORO….DI QUESTI SE NE PARLA TANTO…MEGLIO A PERDERLI…CIO’ CHE CONTA E’ CHE MATERA HA AVUTO UN CAMPIONE NELLA SERIE A DI CALCIO E DELL’INCREDIBILE FAVOLA FOGGIANA DI ZEMANLANDIA…HO VISTO DECINE E DECINE DI PARTITE A FOGGIA IN QUEL PERIODO DEL 1991/1994 E POSSO DIRE DI ESSERMI DIVERTITO CON UN CALCIO UNICO AL MONDO….
L’IMPORTANTE ERA LA PRESENZA MATERANA DI CHI HA CONTATO QUALCOSA PER FRANCO E SOPRATTUTTO DEL MONDO DEL CALCIO OLTRE I VARI AMICI DI MATERA…
caro mario…ti ricordi il quadro di bob marley fatto fare apposta da franco appeso nella sua stanza in quel di foggia?
vabè dai non mi và di fare polemica dopo questo evento tragico….è davvero commovente come le comunità di foggia, bari, pescara e il mondo sportivo tutto, abbia ricordato franco…allora non facciamo polemiche che lasciano il tempo che trovano tanto sappiamo bene le cose che ci sono dietro…allora tutto quello che mi vien da dire e’ CIAO FRANCO MANCINI!! GRANDE UOMO DENTRO E FUORI DAL CAMPO!!
Concordo con Marius, per me l’importante è che da Matera ci fossero i suoi amici e la Matera calcistica, e sia gli uni che gli altri c’erano; la presenza o meno dei politici detto francamente la trovo abbastanza irrilevante.
Non è che per caso Perniola (consigliere comunale) era al funerale anche in rappresentanza del comune?
E’ VERO AMICO JAAP…. FECI FARE DUE SPECCHI GIGANTI CON L’IMMAGINE DI BOB MARLEY…UNO PER LUI E UNO PER ME… E LUI FU CONTENTO DI QUESTO REGALO…HO I BRIVIDI A PENSARCI…TI RINGRAZIO JEEP MA MI ERO SCORDATO DI QUESTO PARTCOLARE EPISODIO…ORA PERO’ A FIANCO ALLO SPECCHIO DI BOB NE FARO’ FARE UNO CON L’IMMAGINE DI FRANCO…..QUANTO A EUNICOL TOMMASO PERNIOLA E’ VENUTO IN RAPPRESENTANZA DEL MATERA CALCIO DI SICURO…
Caro amico di infanzia, grazie per la tua solarità, il tuo coraggio e la tua bontà! Mancherai a tutti noi Materani! OVUNQUE E SEMPRE BIANCOBLU
Addio grande campione, Matera manterrà per sempre vivo il tuo ricordo, umile come pochi, ciao vecchio portierone…