Giuseppe Fasana nominato liquidatore Consorzio Industiale di Potenza, Bardi: “Privilegiata la competenza”. Di seguito la nota integrale.
“Con la nomina a Commissario liquidatore del Consorzio ASI di Potenza nella persona del dr. Giuseppe Fasana, ho voluto – insieme alla Giunta Regionale – dare un chiaro segnale di riforma dell’ente con una scelta che privilegia esclusivamente il principio della competenza. In alcun modo avrei voluto che aleggiasse sul Commissario una qualunque ombra, data la complessità dell’incarico. L’unica critica è riferibile alla sua carta d’identità, perché poi nessuno ha avuto modo di mettere in dubbio il valore del professionista e la qualità della scelta. Effettuata unicamente con la finalità di dare il meglio ai lucani. Nessun altro fine.
Il dr. Giuseppe Fasana è un uomo conosciuto per il suo know-how e stimato come manager di alto profilo professionale e di notevoli capacità, che ha già portato a termine con successo missioni altrettanto complesse.
Nel caso dell’ASI, l’interesse generale si esplica in due elementi: evitare il dilatarsi della spesa pubblica e ridurre i tempi di realizzazione del compito assegnato. Siamo convinti di poter giungere a questo duplice obiettivo, grazie alla condizione di terzietà, neutralità e imparzialità che il percorso in atto richiede rispetto ai legittimi interessi in gioco.
Dall’inizio della mia Presidenza ho ricercato di mettere le migliori intelligenze a disposizione della struttura e della comunità regionale, senza porre limiti geografici, come farebbe qualunque responsabile della cosa pubblica in un’epoca di “società aperta”. Il nostro unico faro è il perseguimento del bene comune. Chi lo realizza è strumentale e deve essere scevro dalla logica dell’appartenenza che tanti danni ha causato. Noi vogliamo dare speranza alla nostra comunità, vogliamo una pubblica amministrazione orientata ai criteri di efficienza ed efficacia e contiamo di vedere quanto prima i risultati concreti delle nostre scelte”.
Lo dichiara il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.