“È stato un confronto costruttivo e leale, indispensabile per affrontare con la massima chiarezza un tema che ci sta particolarmente a cuore, poiché riguarda i giovani imprenditori agricoli di cui conosciamo bene la passione e i grandi sacrifici”.
È quanto dichiarato dall’assessore alle Politiche agricole e forestali Francesco Fanelli, a conclusione dell’incontro, in modalità telematica, tenutosi questa mattina, per discutere dell’istanza presentata da 38 aspiranti giovani imprenditori, facenti parte di un gruppo di circa 90 che ha partecipato al bando a valere sulla Sottomisura 6.1 PSR Basilicata 2014-2020, risalente all’annualità 2018, i cui progetti sono risultati ammissibili ma non finanziati per l’esaurimento delle risorse impiegate. Da parte di costoro la proposta di scorrimento della graduatoria e di finanziamento delle loro proposte progettuali.
Ad aprire i lavori il dirigente generale del Dipartimento Politiche agricole e forestali Donato Del Corso, il quale, salutando i partecipanti, ha rimarcato “la massima celerità e disponibilità con la quale il Dipartimento ha accolto l’istanza di ascolto dei giovani imprenditori lucani, con l’intento di affrontare con trasparenza le istanze e, con altrettanta lealtà fornire chiarimenti e supporto ai giovani”.
“Abbiamo convocato subito questo incontro – ha spiegato l’assessore Fanelli – per fornire delle risposte chiare e sincere alle sollecitazioni espresse. Ad oggi la misura interessata, la 6.1 del PSR Basilicata 2014-2020, non presenta risorse derivanti da economie di spesa e, allo stato attuale – ha continuato Fanelli – non conosciamo ancora la dotazione complessiva di risorse a disposizione per i prossimi due anni di programmazione, a causa delle diverse posizioni delle regioni circa i criteri di riparto delle risorse Feasr e di quelle che provengono dal Next Generation EU. E tuttavia è sin d’ora prevedibile che sarà difficile conciliare l’esigenza di attivare un nuovo bando per i giovani che, dal 2018 ad oggi, possono vantare i requisiti per avviare attività d’impresa in agricoltura e, al tempo stesso, garantire lo scorrimento di una graduatoria di tre anni fa.”.
L’autorità di gestione del Psr 2014-2020 Vittorio Restaino ha rimarcato le difficoltà di carattere procedurale che comporta il riavvio di procedure tecnicamente concluse, nonché la opportunità, nel caso di utilizzo delle risorse comunitarie, all’avvio di nuove procedure che favoriscano ampia partecipazione di tutti i potenziali candidati.
I rappresentanti delle principali organizzazioni professionali agricole (Cia, Confagricoltura, CopAgri, Coldiretti), hanno ribadito la volontà di conciliare l’avvio di nuovi bandi con il sostegno alle istanze dei giovani presenti, offrendo piena disponibilità a collaborare per la individuazione di soluzioni operative e finanziarie.
I giovani che hanno partecipato alla riunione hanno ribadito le loro istanze, sottolineando l’importanza del fare impresa in agricoltura e la conseguente necessità di essere sostenuti negli impegni che sostengono quotidianamente e, ancor più in questo periodo di difficoltà legate alla pandemia. I giovani, è stato affermato, sono coloro che possono più di altri garantire innovazione e competitività all’agricoltura lucana, assicurando il presidio e la custodia del territorio.
Nelle sue conclusioni, l’assessore Fanelli ha affermato che “in nome della verità e della concretezza, intendo accogliere i suggerimenti e le istanze emersi dalla discussione per venire incontro alle legittime aspettative dei giovani – ha aggiunto – effettuando le opportune verifiche e valutazioni, dopo aver avuto piena contezza delle risorse disponibili. Non va dimenticato che sono tante e diverse le esigenze che oggi pone l’agricoltura e, in generale, la Basilicata rurale, dal sostegno alle filiere produttive, alle aziende impegnate nell’agricoltura biologica, alle infrastrutture nelle aree rurali. Anche per questo stiamo conducendo, insieme ad altre Regioni del Sud, una battaglia a livello nazionale affinché non vengano modificati i criteri di ripartizione delle risorse aggiuntive che penalizzerebbero alcune aree del Paese, tra cui proprio la Basilicata. Va comunque ribadito ancora il forte interesse per i giovani che operano in agricoltura e la volontà di sostenere il processo di ringiovanimento del settore, anche attraverso il passaggio generazionale. Continueremo per tale ragione, ad approfondire la questione ed a verificare ogni possibile azione per favorire le giovani generazioni.”