I Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza,in questo delicato periodo, fortemente condizionato dal protrarsi del fenomeno pandemico del “Coronavirus”, in tutt’uno con le attività di controllo del territorio finalizzate pure a verificare il rispetto dei provvedimenti governativi per contenerne la diffusione, rivolgono particolare attenzione a coloro che, per diversificate esigenze, sovente navigano nella rete, il più delle volte in solitudine, risultando, pertanto, esposti a possibili contatti con malintenzionati, di cui potrebbero divenire vittime di reati informatici.
A tal proposito, per i casi di seguito descritti, i Carabinieri dei locali Comandi Stazione hanno individuato e deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria 6 persone, tutte residenti in altre regioni, responsabili di truffa, via web, ai danni di ignari cittadini.
Nel dettaglio, all’esito di distinte indagini, è stato accertato che a:
Atella,un 21enne e un 23enne, dopo avere pubblicato un’inserzione online, per la vendita di un telefonino, hanno indotto un ragazzo del posto, interessato all’acquisto, ad accreditargli su carta prepagata, nella loro disponibilità,la somma di 230 euro. I venditori, però, intascata la cifra, non hanno fatto pervenire la merce concordata;
Lavello, un 36enne e un 47enne, dopo avere proposto la vendita di una piscina prefabbricata per giardino, con un annuncio online, hanno indotto un uomo del luogo, propenso all’acquisito, ad effettuare dei bonifici bancari per una somma complessiva di 1.241 euro. I due, quindi, ricevuti i soldi, hanno poi omesso la consegna della vasca artificiale;
Melfi, un 33enne, dopo avere “postato” un annuncio, su un noto sito web, relativo alla vendita di un’autovettura, ha convinto, con artifizi e raggiri, un uomo del luogo a versare su una carta prepagata a lui in uso, l’importo di 1.800 Euro per l’acquisto del veicolo, omettendo poi la consegna e rendendosi irreperibile;
Sant’Arcangelo, un 52enne,dopo avere inserito un’offerta online inerente la vendita di un elettrodomestico, ha indotto una donna del posto, interessata all’acquisto, ad accreditargli 450 euro su carta prepagata a lui intestata, quale corrispettivo. L’inserzionista, di fatto, non ha poi spedito il prodotto pattuito.
In considerazione delle vicende descritte, l’Arma potentina in vita nuovamente i cittadini, potenzialmente coinvolti in casi analoghi, a rivolgersi immediatamente alle Stazioni Carabinieri distribuite capillarmente nei 100 comuni della provincia o a inviare segnalazioni al Numero Unico di Emergenza “112” della Benemerita, così che possano essere condotte investigazioni tempestive e risolutive in ordine a tali comportamenti subdoli, utili per poter risalire e perseguire i responsabili di siffatti reati.