Il gioco con la palla realizzata con carte vecchie, calze e stracci finemente cuciti, la Trottola, la Settimana, Spacca mattone, Una è la luna, la pupa di pezza, la girandola, il dado, il fazzoletto, la lippa, lo yò-yò, la casetta, la ruota, i cubi. Sono gli antichi giochi materani riprodotti in tufo dall’artista materano Franco Di Pede dello Studio Arti Visive, che ha deciso di dare alle stampe una pubblicazione per raccontare alle nuove generazioni i giochi che i nostri antenati praticavano negli antichi rioni Sassi. La pubblicazione, denominata “Il gioco ri-creativo”, è stata realizzata con i testi di Carla Cantore e gli scatti fotografici dei giochi a cura di Antonello Di Gennaro.
Franco Di Pede spiega le motivazioni di questa pubblicazione: “In questi tempi di emergenza sanitaria a noi tutti (ma soprattutto ai bambini) è stato richiesto un sacrificio enorme in termini di socializzazione: la rinuncia all’incontro con gli altri, la rinuncia ai principali luoghi di aggregazione, la rinuncia al gioco come momento spontaneo di svago ma anche di apprendimento, di crescita, di sviluppo psicofisico e relazionale.
L’idea di ricordare e di “ripensare” alcuni “giochi di una volta” scaturisce, quindi, dalla volontà di lanciare prima di tutto un messaggio di speranza perché venga restituito quanto prima ai bambini ed agli adulti il tempo sereno, libero e scanzonato del gioco come momento unico ed insostituibile per conoscere, imparare, condividere, esprimere socialità e creatività. Ma i giochi rappresentano anche una parte importante della nostra memoria collettiva, del nostro patrimonio culturale, sono il testimone ideale che ogni generazione deve poter tramandare a quella successiva.
Ed è per queste ragioni che abbiamo scelto quattordici antichi giochi della tradizione materana e li abbiamo ri-creati adoperando il tufo (o meglio la calcarenite), proprio per recuperare, a beneficio delle generazioni future, insieme al legame con il nostro territorio, anche tutta quella creatività e quella gioia che si provava (e che si può ancora provare) nel costruire con le proprie mani semplici occasioni di svago e divertimento”.
Sulla copertina del volume è raffigurata l’opera di Franco Di Pede dedicata al poeta Leonardo Sinisgalli. L’opera è denominata “monete rosse”, titolo omonimo della sua poesia riportata all’interno della pubblicazione.
Michele Capolupo