Il 21 Marzo è la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, riconosciuta dalla legge n. 20 dell’8 marzo 2017. Per la XXVI giornata, domenica 21 Marzo, con inizio alle ore 15.30, l’Istituto Don Bosco di Rotonda, di concerto con la locale Amministrazione Comunale, attraverso le testimonianze di Carmela e Rosaria Tammone madre e sorella dell’agente scelto, Francesco Tammone, vittima di mafia il 10 luglio 1996 a Potenza, si soffermeranno per un momento di riflessione cercando di contribuire a ricucire, insieme, una memoria comune a partire dalle storie di queste vittime.
Come nel 2020, anche quest’anno la giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, e i suoi significati non possono prescindere dalle difficoltà che stiamo vivendo a causa della pandemia da Covid-19; tuttavia anche quest’anno la voglia di esserci, la capacità di rendersi attivi e prossimi ai familiari delle vittime prevarranno, nonostante la circostanza contingente. L’incontro verrà trasmesso, per dare la possibilità a tutti di esserci, anche se virtualmente, attraverso la diretta fb, dalla pagina del Comune con inizio alle ore 15.30.
Dopo l’introduzione, affidata al Dirigente Scolastico dell’I.C.”Don Bosco” di Rotonda, Nicola Pongitore, saranno presentati i lavori degli alunni dello stesso istituto e di l’IPSASR di Lagonegro. Poi sarà la volta dei saluti da parte del sindaco, Rocco Bruno e del Maresciallo dei Carabinieri, Comandante la Stazione Carabinieri di Rotonda, Domenico Tempone. A seguire gli interventi di: Aurelio Pace, Avvocato, Scrittore,Enza Rando, Vice Presidente Nazionale LIBERA, Gerardo Melchionda, Coordinatore Regionale LIBERA, Antonio Rizzo, Sindaco di Viggianello,Paolo Campanella, Sindaco di Castelluccio Inferiore,Giovanni Ruggero, Sindaco Castelluccio Superiore, Angelo Lamboglia, Sindaco di Lauria, Maria Di Lascio, Sindaco di Lagonegro.
Il titolo della Giornata, “ A ricordare e riveder le stelle”,vuole essere un inno alla vita, allo sguardo verso un orizzonte migliore da costruire insieme, a partire dalla memoria di chi quella vita ci ha lasciato, come un testimone nelle mani di un corridore che deve vincere la gara più importante, quella per l’affermazione del bene collettivo, del bene comune.