“W il duce” e attacco a Renzi su facebook, il Partito Democratico della Basilicata chiede le dimissioni del Consigliere regionale Aliandro (Lega). Di seguito la nota integrale.
Il neo capogruppo della Lega in Regione Basilicata, Nario Aliandro, dovrebbe seguire le orme del suo collega trentino Savoi che, a seguito delle dichiarazioni pubblicate sui social contro due colleghe donne apostrofate con volgarità e violenza, si è dimesso dal suo incarico. A poco serve prendere le distanze dalle sue dichiarazioni feroci che inneggiano al peggior rigurgito fascista, ignorando ogni principio democratico e in spregio alla nostra Costituzione. Il linguaggio di odio e “l’attività ludica giovanile” sui social – imbarazzante tesi addotta come giustificazione dal capogruppo leghista – è inaccettabile per un uomo delle istituzioni perché non lede solo l’immagine delle stesse, ma offende l’intera comunità lucana che non merita di essere rappresentata con tale mediocrità politica.
Il caso nell’intervento del consigliere regionale Aliandro (Lega)
E’ diventato virale sui social un post del 2014 in cui il neocapogruppo della Lega in Regione Basilicata, Nario Aliandro, insultava l’ex presidente del Consiglio e attuale leader di Italia Viva, Matteo Renzi, avvertendolo di pensarci bene prima di andare in Basilicata. Il post, poi, si concludeva con “W il Duce”.
“Si tratta di un vecchio post – spiega all’ANSA Aliandro, eletto capogruppo tre giorni fa – di quando avevo 28 anni: ero giovane e non ero ancora in politica. Facevo un uso prettamente ludico dei social. Prendo assolutamente le distanze dal fascismo e posso dire che rispetto Renzi come avversario politico”. “Sui social – prosegue – sta circolando anche una mia foto in cui indosso una mimetica e imbraccio un fucile, ma si tratta della nostra società di Softair di Paterno (Potenza), nulla di più, è solo uno sport”.