Quando nel 2017 la Regione Basilicata decise di reclutare infermieri, tecnici radiologi, operatori socio sanitari, autisti di ambulanza, ingegneri, chimici, architetti e informatici, attraverso il coinvolgimento delle agenzie interinali, nelle Aziende Sanitarie lucane, territoriali e ospedaliere, così come all’IRCCS Crob di Rionero, la UIL FPL espresse convintamente la sua contrarietà a quella scelta. Quel bando di gara, infatti , indetto dalla stessa Regione Basilicata, per un importo a base d’asta di 45 milioni e 500 mila euro, era basato su una visione errata e per nulla strategica: l’uso dei contratti interinali in Sanità. Lo stesso vale anche per altri lavoratori, come ad esempio quelli ARPAB in merito ai quali ci siamo già espressi in diverse sedi e pubblicamente.
La UIL FPL non comprende le doglianze espresse dalle Agenzie interinali circa il mancato utilizzo di questa forma di lavoro nel sistema sanitario pubblico regionale e, pertanto, ribadisce che il lavoro interinale, all’interno della pubblica amministrazione, non può certamente essere lo strumento prevalente e di carattere strutturale ma, al contrario, deve essere utilizzato in forma complementare quando le altre forme di reclutamento come gli avvisi pubblici a tempo determinato e, soprattutto, i contratti a tempo indeterminato sono precluse. Per la UIL FPL occorre invece accelerare sul concorso unico regionale, che prevede già nel corso del 2021 circa 1000 posti di lavoro stabile ed a tempo indeterminato, e che resta l’unica strada percorribile per dotare di personale qualificato e stabile la Sanità lucana.
Mar 21