Nella 32^ giornata del campionato di serie C la capolista Ternana piega di misura anche la Vibonese e stacca di 12 punti l’Avellino mentre si porta addirittura a +19 dal Bari, che incappa in un’altra domenica bestiale sul campo del Catanzaro: Sorride il Potenza: successo prezioso per 2-1 sul Bisceglie per tenere a distanza la zona play-out. Di seguito il report di Pippo Franzò.
TERNANA – VIBONESE 1 – 0
Alla Ternana basta un solo gol contro la Vibonese per continuare la cavalcata verso la serie B. Adesso i punti che la distanziano dall’Avellino al secondo posto sono dodici, e sul Bari terza in classifica sono addirittura diciannove poiché entrambe hanno perso contro il Catania ed il Catanzaro in trasferta. Mister Lucarelli ha anche battuto il record delle vittorie con la Ternana in un campionato, stabilendo un record storico. Il tecnico livornese cambia modulo tattico affidandosi al 4-4-2, mette a riposo Falletti, ed in attacco schiera Ferrante e Raicevic. La Vibonese di Roselli gioca in difesa blindata, e non concede spazi agli avversari, con la speranza di portare via un punto, provando a complicare la vita alle punte rossoverdi ma al 25’ Partipilo sblocca la partita con un perfetto sinistro in diagonale da dentro l’area, dopo aver fatto fuori un difensore. La reazione della Vibonese è sterile e la Ternana controlla il gioco. Nella ripresa la musica non cambia, pochi sussulti, la Vibonese al 55’ impegna Iannarelli in una respinta, poi alcune azione da rete non tramutate in gol da parte di Boben, Raicevic e Partipilo. Alla fine del campionato mancano sei giornate, e conti alla mano alla squadra umbra mancano, per aggiudicarsi la promozione in serie B, soltanto sette punti, tenuto conto anche della giornata che non gioca (36° giornata), e che mercoledì deve recuperare la partita con il Potenza.
La partita: Parte bene la Ternana che al 5’ con Raicevic costringe Marson a deviare il forte tiro in angolo. La partita diventa più difficile del previsto per il gioco difensivo attuato dai rossoblù che si fanno vedere in avanti all’11’ con Laaribi il cui tiro sfiora il montante. Al 14’ ancora gli ospiti pericolosi con Plescia che colpisce bene di testa ma Boben devia in angolo. Risponde la Ternana al 22’ con Raicevic, poi dopo pochi minuti arriva il gol di Partipilo che ricevuto in area da Paghera, buca Marson con un perfetto diagonale. Continua a giocare la squadra di casa in avanti che con Torromino fallisce una buona occasione. Al 39’ l’attaccante barese sfiora la doppietta con un colpo di testa di un soffio fuori. Dopo due minuti di recupero si chiude la prima parte della gara.
Nella ripresa stesso copione con la Ternana in avanti per la realizzazione della seconda rete, e la Vibonese chiusa a riccio, affidandosi a Plescia per le ripartenze. Al 48’ Torromino manda la sfera tra le braccia di Marson, al 55’ Cattaneo manda la palla sul primo palo, risponde bene il portiere ternano. Al 70’ occasione per la Ternana per il diagonale di Ravicevic ma il portiere ospite si salva. Quando mancano una decina di minuti i due tecnici attuano dei cambiamenti ma non succede nulla fino alla fine dell’incontro. La Ternana adesso pensa di chiudere al più presto il capitolo promozione conquistando gli ultimi sette punti nelle ultime sette partite che deve disputare.
CATANIA – AVELLINO 3 – 1
Positivo l’esordio del nuovo tecnico Baldini sulla panchina degli etnei che vincono per 3 a 1 su un Avellino che si ritrova subito ad inseguire il gol di Russotto. Cade così l’imbattibilità dei lupi al Massimino di Catania dopo quattordici gare che avevano fruttato ben trentasei punti in virtù di undici vittorie e tre pareggi. L’ex attaccante del Crotone si ripete al 34’ mettendo a segno una doppietta, e scombinando i piani tattici dei biancoverdi di Braglia. Sul finire del primo tempo D’Angelo riapre la partita poiché mette a segno un rigore, assegnato dall’arbitro per atterramento in area di Santaniello da parte di Martinez. Nella ripresa attaccano gli ospiti ma non riescono a centrare la porta difesa dal portiere etneo Miguel Angel Martinez, mentre il Catania controlla la partita con qualche sortita in avanti che non produce nessun effetto positivo ma serve a tenere il controllo del gioco. Finisce la partita con la conquista dei tre punti da parte del Catania, e per il nuovo tecnico Baldini si profila uno sprint finale di campionato interessante, poiché l’obiettivo per i rosso azzurri è la conquista di una posizione in classifica migliore di quella attuale.
CATANZARO – BARI 2- 0
Il Bari perde pure a Catanzaro e mette a rischio anche il terzo posto. Un ruolino di marcia non certo esaltante nelle ultime cinque gare, con una vittoria, un pareggio e ben tre sconfitte. Finito l’effetto Cianci, che nelle prime tre gare aveva segnato altrettanti gol portando in classifica ben sette punti, sono ritornati i problemi di sempre. Squadra poco pericolosa, gioco privo di velocità, e schema tattico che subisce troppi cambiamenti durante le partite. Con l’arrivo sulla panchina biancorossa di Massimo Carrera sembrava che dovessero svanire tutti i problemi legati alla squadra, e che il tecnico milanese avesse la bacchetta magica per poter insidiare il dominio della Ternana ma cosi non è stato per motivi che, dopo una attenta analisi dei risultati e del gioco, sono da ricercare all’interno dell’entourage biancorosso, anche perché gli esoneri dello staff tecnico e del D.S. non hanno fatto altro che peggiorare la situazione, come dimostra la classifica attuale. Il momento è abbastanza delicato, e per prima cosa occorre un D.S. di esperienza che sappia unire le forze senza interferire sul piano tecnico ma lavorando sulla compattezza e l’amalgama a livello mentale del gruppo. Si spera che la proprietà riesca ad uscirne fuori con volontà e professionalità come nel suo stile.
La partita: Il Bari non gioca una bella gara al “ Nicola Ceravolo”, visto che sono usciti sconfitti per due a zero da un Catanzaro ben disposto in campo, e senza dubbio più battagliero dei ragazzi di Carrera. Al 3’ infortunio al capitano del Catanzaro Corapi che cade male sul terreno con la spalla. Viene sostituito da Baldassin. All’ 11’ Contessa viene affrontato da Maita che non gli permette di mettere la palla in area per Di Massimo, e manda in fallo laterale. Dopo la pioggia caduta copiosa, arriva la nebbia a compromettere la visibilità. Al 17’ ancora il Catanzaro in avanti con Fazio che di testa viene anticipato di un soffio da Di Cesare che manda in angolo. La risposta del Bari si materializza al 20’ con un tiro di Bianco dalla distanza, di poco alto sulla traversa. Al 34’ Curiale sciupa una palla gol vis a vis con Frattali che devia in angolo. Un minuto dopo Cianci di testa per poco non sorprende Di Gennaro che è abilissimo ad opporsi respingendo. Al 43’ lancio dalla lunga distanza di Martinelli per Carlini che manca l’aggancio a due passi da Frattali. Al 45’ occasione per il Bari che con un cross in area per poco non s’insacca alle spalle di Di Gennaro.
Nella ripresa, dopo alcuni minuti, arriva il gol di Di Massimo che è bravo a intercettare la respinta di un difensore e mettere in rete. Il Bari reagisce proiettandosi in avanti, e mettendo in area molti palloni ma senza esito. I Biancorossi alzano il baricentro con un pressing sulle fasce ma è il Catanzaro che al 71’ prova al tiro in porta con Di Massimo ma il tiro è telefonato, e Frattali para. Carrera effettua tre sostituzioni per cercare di raddrizzare il risultato, e ci sarebbe riuscito al 90’ se Candellone, che aveva sostituito Marras, tutto solo in area piccola spedisce alto di testa con la porta vuota. Nei minuti di recupero il Catanzaro raddoppia con Evacuo su rigore, concesso dal signor Marcenaro per fallo di Di Cesare su Casoli. L’attaccante napoletano realizza il suo duecentesimo tra i professionisti gol con un gol a cucchiaio che spiazza Frattali.
POTENZA – BISCEGLIE 2 – 1
Il Potenza vince lo scontro salvezza proprio nei minuti finali con Salvemini, ed il terzo gol potrebbe essere firmato da Zampa al 91’ se il suo tiro non si fosse stampato sulla traversa. Tre punti importanti ai fini della salvezza per la squadra di Gallo, che affossa il Bisceglie, lasciandolo al penultimo posto. Eppure la squadra di Papagni aveva giocato bene riuscendo a pareggiare con Makota al 69’ al gol iniziale di Sepe al 14’. Si parte a ritmi bassi senza che nessuno delle due squadre inizi a giocare con puntate offensive. Al primo vero affondo del Potenza arriva la rete con Sepe al 14’ che devia in porta un perfetto cross di Di Livio. Al 17’ Coccia dalla distanza tira forte ma la mira è fuori bersaglio. Al 20’ Marcone si supera deviando un tiro di Giron. Ancora il difensore francese al 29’ tira di potenza ma la sfera va alta sopra la porta. Al 41’ ancora il difensore del Bisceglie tira da buona posizione ma il portiere del Potenza neutralizza.
Nella ripresa il Bisceglie prova a segnare la rete del pareggio ma al 54’ è Volpe che per poco non raddoppia. Spinge sempre più la squadra pugliese, e al 69’ ottiene il pareggio con Makota che riprende una deviazione di Romizi, e manda alle spalle di Marcone. Il Bisceglie tenta la carta delle sostituzioni per arrivare ai tre punti, ed il tecnico pugliese manda in campo tre uomini Maimone, Ceccone e Sartori per Makota, Rocco e Mansour, e viene emulato dal suo collega Gallo con altri tre cambi. All’85’ arriva il gol di Salvemini entrato al posto di Baclet, che con un fendente realizza la rete della vittoria, e la conquista di tre punti pesantissimi per la salvezza.
FOGGIA – VITERBESE 1 – 1
La Viterbese pareggia allo Zaccaria di Foggia, e porta a casa un punto prezioso che fa muovere la classifica, mentre per i satanelli c’è il rammarico di non aver chiuso la gara quando ne hanno avuto la possibilità, oltre alla traversa presa nel finale del senegalese Balde. Parte subito avanti il Foggia ma Vitale rischia il giallo per un’entrata scomposta su Camilleri. La Viterbese gioca con tutti gli uomini dietro la palla ed è difficile per i padroni di casa attaccare, e presentarsi al cospetto di Daga. Al 27’ gli ospiti si rendono pericolosi con Bensaja che cattura un errato disimpegno di Anelli, e tira di potenza, risponde ottimamente Fumagalli. Le azioni della due squadre si fermano a centrocampo come non volere farsi male ma al 40’ arriva la rete del Foggia su rigore per fallo di Camilleri su Dell’Agnello. Dagli undici metri tira Rocca che non sbaglia. Foggia in vantaggio. Nei minuti finali del primo tempo D’Andrea potrebbe chiudere l’incontro ma dopo essersi destreggiato bene in area, il tiro esce di pochissimo fuori. Nella ripresa dopo tre minuti la Viterbese raggiunge il pareggio con un gol di Baschirotto che nonostante “stretto” da più uomini riesce a trovare il guizzo vincente per violare la rete di Fumagalli. Tutto da rifare per il Foggia che ha sciupato molto. Al 71’ Curcio impegna severamente Daga che riesce a mantenere il risultato ancora in perfetto equilibrio. Nel finale il Foggia le tenta tutte per trovare il gol dei tre punti ma prima Garofalo al 77’ conclude male l’azione con palla fuori. Poi all’82’ Daga si esibisce in un gran numero, deviando sulla traversa un forte tiro di Baldè. L’ultima azione è degli ospiti con Tounkara che tira da posizione angolata, e prende l’esterno della rete. Si arriva alla fine della partita con la divisione dei punti.
CASERTANA – CAVESE 2 – 1
La Casertana conquista, ribaltando il risultato, i tre punti contro la Cavese rimasta in nove uomini. Tre punti importantissimi che gli permettono di entrare nella griglia play-off. Parte subito in avanti la Casertana al 5’ con Gerardi che da due passi da Kucich non riesce a deviare in porta. All’11’ Cuppone non riesce ad intercettare un cross che l’avrebbe messo solo davanti al portiere avversario. Al 15’ è la Cavese che spreca davanti ad Avella con Bubas che tira alto. Al 27’ passa in vantaggio la Cavese con Gerardi che mette in rete sugli sviluppi di una punizione. Reagiscono i padroni di casa con Pacilli che al 43’ si vede deviare il tiro dal portiere sul palo. Nella ripresa al 53’ pareggiano gli aquilotti con Pacilli su rigore che spiazza il portiere. Al 71’ tira Matino ma manca il bersaglio per pochi centimetri. Nel giro di undici minuti alla Cavese vengono espulsi per doppia ammonizione Gerardi e Scoppa. Ne approfitta la Casertana, e proprio nei minuti finale ottiene la rete della vittoria con Longo che di testa supera Kucick.
TERAMO – FRANCAVILLA 0 – 1
Vince il Francavilla contro un Teramo che ha fatto poco per potersi appropriare della posta in palio. Sulla panchina del Francavilla esordiva il nuovo tecnico Colombo che con il suo 3-5-2 ha apportato modifiche nei ruoli dei giocatori, e il risultato gli ha dato ragione. Il primo tempo è stato amministrato dalle due squadre solo per studiarsi, poche le azioni ma senza mai sbilanciarsi troppo. La prima azione viene dal Francavilla al 13’ con Caporale la cui conclusione, non troppo forte, finisce tra le braccia di Lewandowski. Risponde il Teramo al 19’ con Santoro ma Costa respinge. Al 29’ ancora il Teramo con Bombagi per Mungo, il tiro viene respinto con i piedi da Costa. Nella ripresa dopo appena tre minuti il Francavilla va in gol con Ciccone con la collaborazione involontaria di un difensore che devia il tiro, ingannando il portiere con la palla che rotola in rete. Al 61’ il Teramo in avanti con Ilari che in semirovesciata termina fuori. Al 63’ infortunio all’arbitro che viene sostituito dal quarto uomo. All’81’ azione pericolosa del Teramo con Pinzauti, il tiro va fuori di poco alto sopra la traversa. La squadra di casa ci prova in tutti i modi a segnare ma Costa fa buona guardia, e a cinque minuti dalla fine gli ospiti sfiorano il raddoppio con Caporale.
PAGANESE – JUVE STABIA 1 – 3
La Juve Stabia continua nella sua marcia inarrestabile di vittorie, e la conquista del quinto posto in classifica. Al “Marcello Torre” di Pagani il primo tempo tra le due squadre per il derby campano sembrava andare di pari passo, visto che al gol di Marotta al 17’, rispondeva dopo appena dodici minuti l’ex di turno Diop, e riportava la partita in perfetto equilibrio. Nella ripresa il difensore Caldore per gli ospiti, nel giro di quattro minuti realizza due reti in fotocopia, e portava in vantaggio i gialloblù. La partita inizia con le vespe in avanti, e al 12’ Marotta calcia di prima intenzione dal limite dell’area con la palla che si perde sul fondo poco alta sopra la traversa. Al 13’ Fantacci supera Baiocco in uscita ma si allunga troppo la palla e sfuma una ghiotta occasione per andare in vantaggio. Al 15’ la Paganese vicino al gol con Diop che sotto porta manca il colpo di testa vincente. Al gol mancato degli azzurrostellati, risponde la Juve Stabia con Marotta che realizza il vantaggio su invito di Berardocco, infilando Baiocco. Al 28’ Zanini colpisce la traversa, riprende Diop che segna. Pareggio, e tutto da rifare per la squadra di Padalino, anche se fino alla fine del primo tempo la squadra tenta l’assalto alla porta di Baiocco ma senza risultato.
Nella ripresa il difensore Caldore dopo due minuti va in gol con un perfetto colpo di testa sugli sviluppi di un corner. Ospiti di nuovo in vantaggio, e al 51’ ancora il difensore ex Casertana a realizzare la terza rete, scaturita sempre da un corner. Il colpo ricevuto dalla Paganese, 2 gol in quattro minuti, sono come una doccia fredda, e i ragazzi di Di Napoli non riescono ad entrare in partita, oramai con le Vespe padroni del campo. Al 62’ e al 75’ gli ospiti vanno vicino alla quarta marcatura ma prima Zanini e poi Squillace mancano il gol. La reazione finale della Paganese si spegne a centrocampo per passaggi imprecisi. Arriva la fine dopo i tre minuti di recupero decretati dall’arbitro signor De Tommaso.
Monopoli – Palermo rinviata
Ha riposato la Turris