L’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa, e l’assessore regionale alle Politiche agricole, Francesco Fanelli, hanno partecipato nella serata di ieri a un talk online sul tema “Valorizzare l’acqua: il ruolo dei contratti di fiume. Approcci ed esperienze dal nazionale al locale” organizzato dal flag Coast to coast, in collaborazione con Basilicata Media, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua.
Durante il talk, moderato dalla giornalista Margherita Sarli, sono intervenuti il presidente del Flag Coast to Coast, Nicola Mastromarino, il coordinatore del tavolo nazionale dei Contratti di fiume, Massimo Bastiani, e Antonio Anatrone, comitato di pilotaggio del Tavolo nazionale dei contratti di fiume.
“I contratti di fiume – ha spiegato Mastromarino – puntano a tutelare e valorizzare la risorsa idrica attraverso un processo partecipato che vede insieme la pubblica amministrazione e le comunità locali”. “Nel 2007 – ha aggiunto Bastiani – in Italia c’erano 4 contratti di fiume. Oggi non esiste regione che non abbia legiferato in materia”.
“La Basilicata è una regione ricca d’acqua. La risorsa idrica ha bisogno di generosità perché a prescindere da dove si trova va data a chi ne ha bisogno. Basti considerare – ha detto Anatrone – che oggi nel mondo ci sono 3 miliardi di persone che non possono lavarsi le mani. La Basilicata è l’unica regione che ha fatto un accordo con una regione limitrofa proprio per trasferire parte della sua risorsa idrica”.
Nel corso del talk ci si è quindi soffermati sul Contratto di fiume del Noce e del Sinni che si basa su quattro valori: ambiente, identità, sviluppo locale e paesaggio.
Sul tema è intervenuto l’assessore Fanelli: “E’ vero che siamo una regione ricca di acqua, ma purtroppo ne viene sprecata anche tanta per colpa di una rete idrica non all’altezza e per una scarsa manutenzione delle dighe. Ad esempio, in questo periodo, al contrario dello scorso anno, stiamo avendo piogge copiose, ma non siamo in grado di cogliere questa opportunità. I contratti di fiume sono uno strumento che ci aiuta in qualche modo a gestire correttamente l’acqua e a valorizzare i percorsi fluviali sia come salvaguardia ambientale, sia per potenziare il turismo fluviale. Per queste ragioni seguiamo con grande attenzione i contratti di fiume”.
Le conclusioni dell’incontro sono state affidate all’assessore Rosa: “Crediamo molto nel contratto di fiume perché la risorsa idrica richiede necessariamente pianificazione e programmazione. Ecco perché nel piano paesaggistico una delle modifiche che abbiamo introdotto è l’apertura di un intero capitolo proprio dedicato ai contratti di fiume modificando le linee guida che avevamo ereditato. Abbiamo poi inserito un ulteriore concetto: la partecipazione di tutti gli attori sociali. Attualmente non è iniziata perché stiamo costruendo la fotografia del contesto. Tramite i contratti di fiume dobbiamo costruire una programmazione che abbracci l’intero bacino integrato, andando oltre i singoli comuni. Abbiamo poi condiviso con l’intero governo regionale la necessità di fare manutenzione lungo i fiumi che da molti anni sono stati abbandonati al loro destino. Stiamo sperimentando a tal scopo un bando che non incide sul piano finanziario visto che le imprese dovranno fare manutenzione e in cambio potranno prelevare inerti e biomasse”.
L’assessore Rosa ha quindi reso noto che la Regione, sulla risorsa idrica, ha presentato progetti per il recovery fund per un valore di circa 3 miliardi di euro finalizzati anche a sistemare le dighe che da troppo tempo non vedono interventi.