Nasce una struttura di lunga degenza nella Residenza Assistenziale “Mons.Brancaccio” di Matera.
La Residenza Assistenziale “Mons. Brancaccio” di Matera si trasforma. Nata nel 1934 come Casa di Riposo e allocatisi nel Convento di Sant’Agostino, la struttura nel 1980 si trasferisce nell’attuale edificio e nel 2009 si trasforma in Residenza Assistenziale con forma giuridica di Fondazione Onlus. Nei giorni presenti si è fatto un ulteriore passo avanti perché è in avanzata fase di realizzazione il progetto di trasformazione del 3° piano del fabbricato attuale in Residenza Sanitaria Assistita che avrà i parametri
delle strutture sanitarie, attrezzature qualificate e personale specializzato. Questa nuova area potrà accogliere ospiti non autosufficienti con gravi patologie degenerative legate all’invecchiamento ed avrà 34 posti letto. Il 3° piano è stato completamente ristrutturato con rifacimento di tutti gli impianti secondo le normative previste per le strutture sanitarie. Il costo totale del progetto ammonta a 2,2 milioni di euro di cui 600mila euro per adeguamento alle normative di sicurezza e antincendi di tutta la
restante parte del fabbricato. Inoltre, l’adeguamento di tutto il fabbricato alle norme di sicurezza ha comportato la costruzione di due scale diemergenza esterne accessibili da ogni piano. Sono state adeguate anche le strutture preesistenti dei servizi ed è stato installato un nuovo gruppo elettrogeno di continuità del servizio elettrico. Per poter eseguire i lavori, la Fondazione Onlus della Residenza Assistenziale “Mons. Brancaccio” ha contratto un mutuo di 1,4 milioni di euro coprendo grossa parte delle restanti spese con risorse residue della stessa Fondazione. Per il funzionamento della nuova struttura saranno utilizzate 50 persone tra dipendenti diretti (infermieri, responsabili di reparto e personale amministrativo) e personale convenzionato (servizi vari). La struttura attuale è autorizzata per il socio-assistenziale; sono in corso le pratiche per ottenere l’accreditamento dalla Regione Basilicata per la struttura sanitaria. Se tutto va bene la struttura andrà in funzione entro la fine dell’anno in corso. Purtroppo non tutte le spese delle restanti opere sono state coperte perché mancano 200mila euro per l’acquisto degli arredi (letti di degenza, barelle, armadi, tavoli, sedie, carrelli vari) che ovviamente sono indispensabili per l’avvio della struttura. A tale scopo l’arcivescovo di Matera-Irsina mons. Salvatore Ligorio ha scritto una lettera di sensibilizzazione alle Parrocchie, alle comunità religiose, alle associazioni e movimenti e a tutto il popolo di Dio della Diocesi affinchè tutti possano fare uno sforzo di solidarietà per consentire alla Fondazione il completamento dell’opera. L’auspicio è che tutta la comunità locale possa sostenere questa importante iniziativa con un gesto di solidarietà concreta.
Mar 31