“Il polo automobilistico di Melfi è la più grande realtà produttiva della Basilicata e un suo ridimensionamento avrebbe conseguenze catastrofiche per l’intero Mezzogiorno”. Sono le parole della deputata Sara Moretto, capogruppo di Italia Viva in Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo, che ha depositato una interrogazione al MISE sulla situazione di Stellantis Melfi. La deputata chiede un tavolo ministeriale “per avere certezze sullo sviluppo dello stabilimento nei piani industriali dell’azienda” e un “confronto immediato sul Piano Industriale, relativo al ruolo di Melfi negli ‘assets’ della multinazionale”.
“Bene l’immediata e concreta mobilitazione della deputata Moretto, che pone all’attenzione del Governo un tema vitale per le sorti socioeconomiche della Basilicata – commenta il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata Mario Polese, che ha depositato un’analoga interrogazione -. Non sfugge a nessuno che lo stabilimento automobilistico di Melfi garantisce migliaia di posti di lavoro senza i quali la terra lucana tornerebbe indietro di 50 anni”.
La Regione Basilicata, ricorda Moretto, ci ha creduto molto, sottoscrivendo un Contratto di Sviluppo con Invitalia da 136 milioni di euro per la produzione della Jeep Compass plug-in hybrid. “Seguirò con interesse la questione posta anche dai sindacati e dai Sindaci dell’Ambito Socio Territoriale Vulture Alto Bradano, che hanno lanciato allarmi sul futuro dello stabilimento di Melfi, dopo l’annuncio della proroga della cassa integrazione conseguente a rallentamenti della produzione che vanno avanti da mesi – fa sapere la deputata -. E questo nonostante le rassicurazioni dell’ad Tavares in merito alla centralità dello stabilimento di Melfi nella politica aziendale”.
“Il futuro del comparto automotive e quindi anche il ruolo dello stabilimento di Melfi sono stati oggetto di dibattito in Commissione nei giorni scorsi, dai quali è emersa la richiesta che la nuova bozza di Pnrr preveda un capitolo specifico sulle prospettive si sviluppo del settore” conclude Moretto.