L’Rt in netto calo, sceso in sette giorni da 1,25 a 0,95, la classificazione di regione a rischio basso e casi in diminuzione: la Basilicata resta arancione ma gli studenti lucani non torneranno in classe neanche nella settimana che porterà alle vacanze di Pasqua.
Nel pomeriggio, infatti, a poche ore di distanza dalla scadenza della precedente ordinanza, il governatore Vito Bardi ha annunciato la proroga della dad per tutti, con le scuole di ogni ordine e grado chiuse fino al 6 aprile.
Sono 13 le Regioni in cui si registra un Rt sopra 1, il valore più alto in Valle d’Aosta a 1,75; il pù basso nella provincia autonoma di Bolzano a 0,78. Sono i valori indicati nel Monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, al 24 marzo 2021, e relativi alla settimana 15 marzo – 21 marzo 2021.
Oltre alla Valle d’Aosta, l’Rt più alto si registra in Calabria (1,37) Veneto e Friuli Venezia Giulia (entrambe a 1,23). Sotto il valore soglia di 1, oltre alla PA di Bolzano, ci sono Abruzzo (0,87), Basilicata (0,95 rispetto all’1,25 di sette giorni fa), Umbria (0,97), Emilia Romagna (0,98), Lazio e Sicilia (entrambe a 0,99). La Liguria ha un Rt a 1.
Il monitoraggio settimanale della Cabina di regia dell’Istituto superiore di sanità e del ministero alla Salute di oggi ha rilevato un Rt nazionale di 1,08, ovvero in discesa rispetto alla settimana scorsa quando era 1,16. Per ben 8 Regioni e una Provincia autonoma, che si trovavano già in rosso si prospettano infatti altre due settimane quella zona, cioè fino a martedì 13 aprile. Ma la cabina di regia ha sancito il passaggio in rosso anche per la Valle d’Aosta, la Calabria (che ha un Rt superiore a 1,25) e la Toscana. Questa Regione ha chiesto una correzione dei dati dopo la riunione mattutina della Cabina di regia, perché si è resa conto che aveva comunicato meno casi per la settimana tra venerdì scorso e ieri. Circa 120 nuovi positivi non erano stati conteggiati. In base al nuovo calcolo ha un’incidenza superiore, anche se di poco, ai 250 casi settimanali per 100mila abitanti.
A veder migliorare lo scenario sarà il Lazio, che entrerà in arancione da martedì. L’ordinanza del ministro alla Salute Roberto Speranza che l’ha messa in rosso, come tutte le altre dell’ultimo periodo, è infatti entrata in vigore di lunedì (nel caso specifico il 15 marzo) e non la domenica come quelle dei mesi precedenti. Si voleva dare più tempo ai cittadini per prepararsi al cambiamento e anche concedere ai ristoratori un giorno in più di lavoro, per di più in un festivo. Visto che l’ordinanza dura 15 giorni cesserà di avere effetto appunto il 30, q
Dieci Regioni e una Provincia in rosso anche dopo Pasqua
La regola prevede che si debba stare almeno due settimane in un colore prima di poter rientrare in quello con meno restrizioni, a patto di avere dati compatibili con lo scenario meno pesante. Chi è rosso quindi deve passare due monitoraggi con numeri da arancione per essere inserito in quel colore. Ecco perché già adesso si può dire che otto Regioni e una Provincia saranno in rosso anche dopo Pasqua, almeno fino al 13 (un martedì). Questa settimana hanno infatti tutte un’incidenza superiore ai 250 casi per 100mila abitanti, che appunto le colloca ancora nello scenario con più restrizioni. Ecco quali sono: Friuli (410), Piemonte (354), Emilia-Romagna (351), Lombardia (293), Puglia (292), Valle d’Aosta (291), Marche (284), Provincia di Trento (279), Veneto (254). A queste come detto si aggiungono la Toscana e la Calabria. L’unica Regione che la settimana scorsa aveva un’incidenza sopra i 250 e in questa l’ha vista scendere è la Campania. Ha dunque dati da arancione, che se saranno confermati al prossimo monitoraggio la potrebbero portare in quello scenario dal 7 aprile.