Fnaarc, la Federazione nazionale degli agenti di commercio aderente a Confcommercio non e’ soddisfatta del Decreto Sostegni. Lo comunica in una nota in cui spiega che il provvedimento, cosi’ a lungo atteso, interviene infatti con uno stanziamento complessivo di circa 32 miliardi di euro, ma per imprese e operatori economici le risorse disponibili sono del tutto insufficienti per compensare le perdite subite e far ripartire il sistema. Gli Agenti di Commercio sono stati infatti a lungo impediti nello svolgimento della loro attivita’ lavorativa a causa del blocco forzato nel periodo del lockdown, ma hanno dovuto subire anche le conseguenze della contrazione dei consumi e la crescente tendenza verso il commercio elettronico. A cio’ si aggiunge l’impossibilita’ che molti, nel 2020, hanno riscontrato nell’accedere ai ristori a causa della loro impostazione. “Comprendo la complessita’ del periodo in cui si trova il nostro Paese – spiega Alberto Petranzan, presidente di Fnaarc – con la speranza che anche il Governo comprenda meglio le difficolta’ dei titolari di partita Iva. Noi non siamo soddisfatti, ci aspettavamo di piu’. Invece l’effettivo ristoro a cui si potra’ accedere sara’ misero. La categoria degli Agenti e Rappresentanti di commercio e’ stata fortemente penalizzata dalle restrizioni e dai precedenti ristori, e continua a esserlo con questo nuovo provvedimento. Il Governo deve supportare maggiormente tutti i professionisti che hanno subito perdite”.
Nel ricordare che sono circa 1500 gli agenti e rappresentanti di commercio che operano in Basilicata Angelo Lovallo, presidente Fnaarc Confcommercio Potenza sottolinea che “sono uno dei motori principali della piccola e media impresa e rappresentano uno stimolo efficace e concreto alla ripresa degli acquisti”. I dati in Basilicata: 5mila contatti l’anno con negozianti, clienti, aziende, società ed enti in Basilicata per un fatturato tra i 120 e i 150 milioni sempre in regione.
I vertici dell’Associazione rilevano come qualche spunto di miglioramento sia da rilevare: il superamento dei codici ATECO e l’estensione del periodo di riferimento per il calcolo delle perdite. Continua Lovallo: “Si tratta di provvedimenti che costituiscono certo un passo in avanti verso le nostre richieste, ma non sono sufficienti e adeguati a rispondere alle reali difficoltà della nostra categoria. Occorre rafforzare le risorse e, quindi, offrire maggiori prospettive future”.Ragion per cui FNAARC, in rappresentanza dei propri associati e di tutta la Categoria, chiede al Governo di riprendere quanto prima il tavolo di lavoro che era stato avviato con il precedente esecutivo. Ciò al fine di meglio conoscere istanze, peculiarità e problematiche vissute da una forza lavoro che rappresenta uno dei motori principali della piccola e media impresa italiana e che con la loro attività possono aiutare in maniera concreta la ripresa dei consumi.