Con la predisposizione da parte degli Uffici del Dipartimento Attività Produttive dell’ultima determina di impegno e di contestuale liquidazione a favore di ulteriori 223 imprese salgono complessivamente a 8.624 le imprese beneficiarie, per complessivi 10.124.000 euro, della misura prevista dall’Avviso Pubblico “Fondo Perduto microimprese”.
L’Avviso Pubblico – che ha registrato in totale 9.839 istanze – introduce una misura straordinaria di sostegno finanziario forfettario finalizzata a sostenere le piccole realtà produttive regionali che, più di altre, a causa dell’emergenza epidemiologica COVID – 19 stanno subendo gravi danni economici derivanti anche dai provvedimenti che hanno imposto l’obbligo di distanziamento sociale e il blocco delle attività; piccole realtà produttive che nonostante la chiusura delle attività, devono comunque sostenere dei costi, caratterizzato, tra l’altro, da carenza di liquidità, per dotarsi, per la fase di riapertura, di modalità operative e organizzative tali da prevenire ed escludere ogni tipo di contagio da Covid-19. Le imprese ammesse al contributo forfettario per l’anno 2020, parametrato in funzione del numero di addetti nel 2019, ( 0 addetti € 1.000,00; da 1 a 5 addetti € 2.000,00; da 6 a 10 addetti € 3.000,00), operano nei settori industria, artigianato e servizi alla persona; commercio e ristorazione senza somministrazione; industria culturale, creativa, sportiva e dell’intrattenimento e dei trasporti.
“Il lavoro del Dipartimento – commenta l’assessore alle Attività Produttive Francesco Cupparo – prosegue per venire incontro alle esigenze immediate delle ditte individuali industriali, artigianali, commerciali, della ristorazione senza somministrazione, dell’intrattenimento e dei servizi alla persona. Comprendo la delusione di imprenditori e partite Iva per i contenuti del recente Decreto Sostegni che stabilisce aiuti insufficienti ed inadeguati. Anche considerando le tranche di contributi a fondo perduto arrivati lo scorso anno, si copre meno del 7% del fatturato perso dalle attività economiche nel solo 2020. Una scarsità di risorse ancor più evidente soprattutto per le imprese familiari. Noi – continua – continuiamo a fare la nostra parte impegnando risorse derivanti dalla programmazione europea regionale che si avvia verso la conclusione e quindi l’esaurimento delle risorse assegnate. Ma, di intesa con il coordinamento degli Assessori regionali alle Attività Produttive e la Conferenza dei Presidenti delle Regione, faremo sentire nelle sedi istituzionali competenti le legittime richieste delle categorie economiche interessate”.