Con il documento si impegna il Governo regionale ad aprire un tavolo tecnico. “Continuare ad investire nella cultura, puntando soprattutto sull’effetto generato da Matera capitale europea è atto doveroso”.
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione presentata dal consigliere Luca Braia(Iv) sul prosieguo attività della Fondazione Matera 2019.
Con il documento si impegna il Governo regionale ad “aprire immediatamente un tavolo tecnico con la Fondazione Matera 2019 e l’amministrazione comunale di Matera finalizzato all’individuazione di tutte le forme e le modalità utili alla prosecuzione e al sostegno delle attività della Fondazione stessa sotto l’aspetto promozionale e di programmazione di eventi e di manifestazioni culturali che possano alimentare nei prossimi anni gli effetti positivi che si sono registrati sull’intera Basilicata sotto l’aspetto turistico e, di conseguenza, quello economico e occupazionale”.
Si chiede, inoltre, che il Consiglio regionale venga “puntualmente aggiornato sull’avanzamento e sulle risultanze che il tavolo tecnico riuscirà a produrre e i cui effetti riguardano l’intera comunità”.
“Dai dati rilasciati da Apt per il primo semestre del 2019 – viene precisato nel documento – Matera ha fatto segnare un +18 per cento in termini di arrivi e un +42 per cento in termini di presenze in città. La tendenza è in costante aumento e si registra che la Capitale della cultura europea 2019 è la location scelta per le convention nazionali e internazionali”. “Continuare ad investire nella cultura e nel turismo, puntando soprattutto sull’effetto generato da Matera capitale europea – si sottolinea – è atto doveroso e significativo per lo sviluppo economico dell’intera regione, divenuta attrattore straordinario”.
Dopo la presentazione della mozione da parte del consigliere Braia, sono intervenuti i consiglieri Sileo e Acito.
Stazione unica appaltante, sì a modifiche da Consiglio
La legge proposta dai consiglieri di Forza Italia ha l’obiettivo, in caso di necessità ed emergenza, di supportare Suarb con altre stazioni appaltanti previste dagli articoli 37 e 38 del codice degli appalti, qualificate mediante iscrizione presso l’Anac
Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato a maggioranza (con 11 voti favorevoli di Fi, Lega e Fdi e 5 voti contrari di Iv, Pd ePl) la proposta di legge, di iniziativa dei consiglieri Piro, Bellettieri e Acito (Forza Italia) e sottoscritta in aula dalla consigliera Sileo (Lega), che apporta modifiche all’articolo 32 della legge regionale n.18 dell’08.08.2013 di istituzione della Stazione unica appaltante.
“La proposta di legge – si legge nella relazione illustrativa – nasce con l’obiettivo preciso di coadiuvare la Stazione Unica Appaltante della Regione Basilicata (Suarb), al fine di accelerare i processi di gara. La pdl ha l’obiettivo, in caso di necessità ed emergenza, di supportare Suarb con altre stazioni appaltanti previste dagli articoli 37 e 38 del codice degli appalti, qualificate mediante iscrizione presso l’Anac, nello specifico Consip per il settore sanitario e altra centrale di committenza negli altri settori, e di adeguare, per i lavori, la soglia di competenza della Suarb all’importo previsto dalla normativa vigente per i contratti pubblici di rilevanza comunitaria”.
Nella relazione si precisa che “non è sottesa nessuna azione di controllo, consci del sovraccarico del lavoro a cui la Suarb è sottoposta per tutti gli appalti superiori alla soglia comunitaria per servizi e forniture e tutti quelli superiore al milione di euro per i lavori degli enti sub regionali e delle Asp, Asm, Consorzi di bonifica e Consorzi di sviluppo industriale operanti in Basilicata”.
Sono intervenuti nel dibattito oltre al consigliereBellettieri (Fi) che ha illustrato la proposta di legge, i consiglieriAcito (Fi), Sileo e Aliandro(Lega), Cifarelli e Pittella (Pd),Braia (Iv).
Norme in materia di politiche per il lavoro, Aula approva pdl
Lo strumento legislativo elimina la Commissionepermanenteperl’impiego emodificala composizionedelComitatodicoordinamentoistituzionaleperlepolitichedellavoro, indicandoleattivitàdasvolgerenel corsodell’attuale consiliaturaregionale
Approvata dal Consiglio regionale della Basilicataall’unanimità(12 voti favorevoli di Fi, Lega e Fdi) la pdl, di iniziativa del consigliere Bellettieri (Fi), che modifica la legge regionale n. 29 del 1998 riguardante le norme in materia di politiche regionali per il lavoro e servizi integrati per l’impiego.
Lo strumento legislativo elimina la Commissionepermanenteperl’impiego, tramitel’abrogazionedell’articolo5dellaleggeregionalen.29/1998 emodificala composizionedelComitatodicoordinamentoistituzionaleperlepolitichedellavoro, indicandoleattivitàdasvolgerenel corsodell’attuale consiliaturaregionale.
“A seguitodell’entratainvigoredelDecretoLegislativon. 150/2005 – si legge nella relazione della proposta di legge -,lefunzioniprecedentemente attribuiteallaCommissionepermanenteperl’impiegoealComitatodicoordinamentoistituzionale perlepolitichedellavorosonosvoltedirettamentedall’ufficiopolitichedellavorodellaRegione. Da qui l’opportunitàdieliminarelaCommissioneemodificarela composizionedelComitatodicoordinamentoistituzionaleche si occuperà direndereeffettiva l’integrazionetraiserviziperl’impiego el’attuazionedellosviluppodellepoliticheattivedellavoroeformative e che sarà composto dal presidente,dall’assessoreregionalecompetentepermateriaodasuodelegato,daunconsigliereregionaledesignatodalConsiglioregionale, dalpresidentedell’AssociazionenazionaleComuniitalianidiBasilicata(AncidiBasilicata) odasuodelegato,dal direttore generale dell’Agenzia regionale per il lavoro e l’apprendimento Basilicata (Arlab)o dasuodelegato. IIpresidenteeicomponentidelcomitatosononominaticondecretodelPresidentedellaGiuntaregionale.IIcomitatosaràsoppressoal terminedellaconsiliaturaregionaleincorso,alladatadientrata invigoredellapresentelegge”.
Fondo Comuni confinanti pozzi petroliferi, sì da Aula a pdl
Con il testo normativo,d’iniziativa del consigliere Aliandro (Lega), si prevede di “ristorare” i Comuni confinanti con le aree in cui sono presenti i pozzi con la ulteriore partecipazione ad un “Fondo per la crescita”
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità (con 14 voti favorevoli di Lega, Fi, Fdi e Iv) la proposta di legge, d’iniziativa del consigliere Aliandro (Lega)e sottoscritta anche dal gruppo Italia Viva, riguardante “Fondo per la crescita dei Comuni confinanti con i giacimenti petroliferi”.
L’intento del testo normativo è di “ristorare” i Comuni confinanti con le aree in cui sono presenti i pozzi con la ulteriore partecipazione ad un “Fondo per la crescita” da istituire a partire dalle estrazioni da effettuare dal 1° gennaio 2022, con particolare priorità nel settore delle fonti di energia rinnovabile (Fer).
Con l’articolato si specifica che nel rispetto del vincolo di destinazione di cui all’art.1 bis del D.Lgs. 625/96 e della quota del 15% spettante ai Comuni direttamente interessati dalla presenza sul proprio territorio del pozzo di coltivazione, l’accantonamento del 5%,e comunque non superiore a 5 milioni di euro per la costituzione del “Fondo crescita”, è calcolato sul valore dell’aliquota spettante alla Regione (55%) ai sensi dell’articolo 20, comma 1, del D.Lgs. 625/96 per le produzioni di idrocarburi liquidi e gassosi. Nello specifico si prevedono cinque differenti soglie con un valore crescente per ogni anno partendo con un milione di euro per il 2022 fino ad arrivare a 5 milioni di euro per il 2026 e gli anni successivi, sino alla conclusione della coltivazione dei giacimenti.
Previsto che l’utilizzo del Fondo avvenga mediante piani biennali per interventi di miglioramento ambientale e di efficientamento energetico concordati dalla Regione e i Comuni interessati che sono: Abriola, Anzi, Brienza, Moliterno, Paterno, Laurenzana, Sarconi, Sasso di Castalda, Spinoso, Tramutola, Aliano Armento, Cirigliano, Guardia Perticara, Missanello, Pietrapertosa e Stigliano. La ripartizione del Fondo tra i Comuni beneficiari tiene conto della loro diversa densità demografica.
Previsto, altresì, che a partire dal primo riparto dell’aliquota spettante alla Regione, ai sensi del D.Lgs. n.625/96 relativi alle estrazioni della concessione “Gorgoglione”, i benefici della legge sono estesi ai Comuni di Aliano Armento, Cirigliano, Guardia Perticara, Missanello, Pietrapertosa e Stigliano confinanti con la predetta area nel cui ambito è ubicato uno dei pozzi di coltivazione.
Sono intervenuti nel dibattito i consiglieri Aliandro,Sileoe Zullino (Lega), Braia e Polese (Iv), Cifarelli e Pittella (Pd),Acito (Fi), Trerotola (Pl) e Vizziello (Fdi).