La Pasqua degli Italiani all’estero è stata raccontata in diretta da Radio New Sound con la chef Enza Barbaro, presidente Associazione Cuochi Italiani, e la preparazione di piatti tipici Pasquali, missione costante per la promozione della Cucina Italiana nel Mondo. In web è stato possibile vedere come preparare la focaccia bianca sale e rosmarino accompagnata da salumi Lucani di Picerno; il ruccolo con pomodorini ed origano accompagnato da Birra Morena; la pizza rustica Pasqualina con Aglianico del Vulture delle cantine Strapellum; la crema di favette fresche con misticanza di erbette campestri saltate con pomodorini e peperoni cruschi di Senise-Cruskees; cacio e uova con pecorino di Filiano, ravioli con ricotta e mentuccia. Le festività da sempre sono l’occasione più attesa dagli italiani all’estero per ritrovare a tavola i piatti della tradizione. Ma con le nuove generazioni trasferite per lavoro in altri Paesi non tutti sono capaci di cucinarli e di reperire i prodotti originariamente made in Italy. Ecco che i formatori della Global School Palazzo Italia Bucarest sono sempre a contatto con i giovani per tenere percorsi di formazione professionale.
Crediamo che chi ama questo lavoro – spiega Enza Barbaro, autrice di un libro di ricette della cucina lucana ed italiana particolarmente apprezzato nei Paesi Balcanici – abbia l’obbligo di condividerlo con chi ha davvero bisogno di conoscere un campo affascinante, quello della cu-cina. Desideriamo che i giovani abbiano risvegliato il desiderio di svilupparsi in questa direzio-ne con coinvolgimento e passione. Siamo grati di aver conosciuto giovani bravi e curiosi! Siamo convinti che ce la faranno perché sono dei combattenti.
L’Associazione Cuochi Italiani associa ad oggi circa 80 chef tra Italia, Romania e Moldova. Si tratta – spiega Giovanni Baldantoni, presidente di Palazzo Italia – di un brand che unisce i cuochi, uomini e donne, che sostiene la loro professione, che forma ed informa per una sana e corretta alimentazione, sostiene la cucina italiana, mediterranea e propone il progetto della ” cucina euromediterranea” basata sulle ricette tradizionali salutari e della migliore tradizione gastronomica italiana e regionale. Questo sarà un anno particolarmente impegnativo in quanto si svilupperà la rete ed il tesseramento in Bulgaria, Ungheria, Serbia, Grecia, Croazia, Albania.
Formazione nelle scuole primarie, educazione alimentare, formazione in istituti del settore oltre che presso Global School, consentiranno di avere tanti uomini e donne preparati alla disciplina dello chef che cucina all’Italiana, e che e’ in grado di proporre una cucina salutare che rappresenta la sempre piu’ pressante richiesta di prodotti Italiani e favorisce la crescita dell’export specie in questi tempi di pandemia.