Sul caso che riguarda le vaccinazioni anti Covid ai dipendenti del Comune di Matera è opportuno fare chiarezza: le linee guida ad interim prevedevano nel mese di marzo i servizi essenziali tra i settori da vaccinare, ricompresi nell’articolo 1 comma 1 della legge 146 del 1990. E tra questi rientravano i servizi essenziali dei Comuni.
Pertanto al Comune di Matera sono stati vaccinati con dosi di Astrazeneca dipendenti e dirigenti che fanno riferimento ai servizi essenziali. Le dosi sono quelle che non potevano essere somministrate agli over 80 e alle categorie fragili.
Basta andare sul sito del Ministero della Salute per rendersi conto che nono stati ancora distribuiti 27.249 vaccini (la differenza tra le dosi consegnate pari a 131.785 e quelle somministrate pari a 104.536).
Il problema è sempre quello: aumentare il numero di somministrazioni quotidiane, dopo aver naturalmente acquisito un maggior numero di dosi a livello regionale.
E’ opportuno precisare che nei giorni scorsi sono state aggiornate le linee guida ad interim che riguardano le categorie considerate prioritarie per ricevere il vaccino anti Covid.
In particolare vengono considerate prioritarie le seguenti categorie a prescindere dall’età e dalle condizioni patologiche: personale scolastico e universitario, docente e non docente, forze armate, di Polizia e del soccorso pubblico (Forze Armate, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, Vigili del fuoco, Polizia locale, Protezione Civile), i servizi penitenziari (Polizia penitenziaria, personale carcerario, detenuti), comunità residenziali (socio-sanitarie, civili, religiose). Non sono più compresi pertanto i dipendenti dei servizi essenziali dei Comuni.
chele Capolupo