Basilicata tra le 5 regioni più attive nel 2020 in rapporto tra aziende e investimenti in ICT (Tecnologie dell’Innovazione e della Comunicazione). Bene anche il trend dell’ecommerce. Meno performanti, invece, risultano gli investimenti in ricerca.
Lo certifica un’indagine effettuata nell’ambito del progetto Sisprint (Sistema integrato di supporto alla progettazione degli interventi territoriali) condotto da Unioncamere e dall’Agenzia per la Coesione territoriale e finanziato dal PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020.
Potenza, 6 aprile 2021 – La Basilicata nel 2020 ha puntato decisamente sull’ICT (le tecnologie dell’innovazione e della comunicazione), emergendo come la quinta regione italiana in cui le aziende hanno investito maggiormente in questo settore. A certificarlo è un’indagine effettuata nell’ambito del progetto Sisprint (Sistema integrato di supporto alla progettazione degli interventi territoriali) condotto da Unioncamere e dall’Agenzia per la Coesione territoriale e finanziato dal PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020.
Dopo Bolzano, Lazio, Veneto e Liguria, la Basilicata è la prima regione del Sud in classifica, precedendo aree tecnologicamente avanzate come Friuli Venezia Giulia e Lombardia. L’indagine rileva che, a livello nazionale, si è investito di più nei servizi di informazione e comunicazione (33,8%), attività professionali, scientifiche e tecniche, amministrazione e servizi di supporto (22%), l’istruzione, sanità e assistenza sociale (18,9%) e commercio, trasporto e magazzinaggio (13,1%). La quota di investitori in ICT sale al crescere della dimensione di impresa.
Anche sul piano dell’innovazione legata al commercio elettronico, le aziende lucane si sono distinte nel triennio 2018-2020, avendo investito per il 22,2%, in particolare su commercio, trasporti e magazzinaggio e servizi di alloggio e ristorazione. Qui le imprese minori, fino a 9 addetti, hanno fatto registrare un ottimo 19,9%, provando a recuperare quote di mercato erose dalla crisi dei sistemi di vendita tradizionali e poi da quella legata alla pandemia.
Note meno felici, invece, sugli investimenti in R&S (ricerca e sviluppo) nel 2020: la Basilicata è undicesima in graduatoria, con un 7,2% di imprese che hanno investito in questa direzione. A livello nazionale, per settore, sono i servizi di informazione e comunicazione (21,6%) a mostrare la quota più elevata di imprese che ha investito in R&S, seguiti dall’industria manifatturiera (14,1%) e dalle attività professionali, scientifiche e tecniche, amministrazione e servizi di supporto (12,8%). Come per l’ICT, al crescere della dimensione di impresa, cresce la quota di imprese che investe nell’area considerata.
Il Report, le infografiche e l’abstract sono consultabili sul sito www.basilicata.camcom.it