Un gruppo di studenti del Liceo Scientifico Galilei e del Liceo Scientifico Pasolini di Potenza ha inviato una lettera al sindaco Mario Guarente, al Direttore Generale Asp Basilicata Lorenzo Bochicchio per chiedere i tamponi a favore degli studenti al fine di garantire il rientro a scuola in sicurezza. Di seguito la nota integrale.
Gentile sindaco Guarente,
Gentile direttore Bochicchio,
siamo un nutrito gruppo di studenti del Liceo Scientifico Galilei e del Liceo Scientifico Pasolini di Potenza.
Una parte delle classi del Liceo Scientifico Galilei e del Liceo Scientifico Pasolini, il cui rientro era previsto in presenza, nella giornata odierna non si sono presentati in classe e hanno comunicato ai docenti di essere tutti pronti per seguire le lezioni in DAD.
Seppur nella consapevolezza che il rientro a scuola è dettato da un nuovo Dpcm nazionale che non permette facoltà di decisioni autonome ai Presidenti di Regione, riteniamo che il rientro in presenza nell’attuale contingenza, con le varianti più contagiose e aggressive, anche nei confronti dei bambini e ragazzi, rappresenti un grande rischio per tutti gli studenti, per gli stessi docenti, vaccinati
con la sola prima dose, e di conseguenza per tutte le famiglie coinvolte, quando ormai si è vicini a immunizzare almeno i soggetti più fragili, che da un anno stiamo provando a tutelare, rinunciando, non senza sacrifici, alla nostra vita di adolescenti.
Visti anche i risultati fallimentari degli scorsi tentativi di ritorno alla didattica in presenza, seguiti da subitanee nuove chiusure, e i mezzi di trasporto per i pendolari insufficienti e sovraffollati, quest’oggi abbiamo deciso di non presentarci in presenza, ma di collegarci sulla piattaforma teams, avvisando ovviamente i professori della nostra disponibilità a fare lezione da remoto. I docenti,
tuttavia, non hanno potuto autonomamente decidere di farci fare lezione in questa modalità senza autorizzazioni e siamo risultati assenti.
La nostra intenzione, però, non è mai stata quella di indire uno sciopero o di fare un’assenza, ma quella di continuare a fare scuola, ma in sicurezza.
Per tali ragioni richiediamo uno screening per il rientro, come hanno fatto in alcuni paesi della provincia, trovando, tra l’altro positivi che sono stati isolati, e uno screening periodico e adeguato per tutti gli studenti, finché non potremo essere anche noi vaccinati.
Auspichiamo vengano colte le nostre ragioni e preoccupazioni e che la nostra richiesta venga ascoltata, compresa e accolta, permettendoci, finalmente, di fare lezione regolarmente.
Nell’attesa di un riscontro, cogliamo l’occasione per porgere cordiali saluti e augurare buon lavoro e buona giornata.
Di seguito la richiesta inviata da un gruppo di studenti degli istituti superiori di secondo grado di Potenza con cui si chiede lo screening per poter rientrare a scuola in sicurezza.
Una parte delle classi, il cui rientro era previsto in presenza, nella giornata odierna non si è presentata in classe e ha comunicato ai docenti di essere tutti pronti per seguire le lezioni in DAD.
Seppur nella consapevolezza che il rientro a scuola è dettato da un nuovo Dpcm, riteniamo che il rientro in presenza nell’attuale contingenza, con le varianti più contagiose e aggressive, anche nei confronti dei bambini e ragazzi, rappresenti un grande rischio per tutti gli studenti, per gli stessi docenti, vaccinati con la sola prima dose, e di conseguenza per tutte le famiglie coinvolte, quando ormai si è vicini a immunizzare almeno i soggetti più fragili, che da un anno stiamo provando a tutelare, rinunciando, non senza sacrifici, alla nostra vita di adolescenti.
Visti anche i risultati fallimentari degli scorsi tentativi di ritorno alla didattica in presenza, seguiti da subitanee nuove chiusure, e i mezzi di trasporto per i pendolari insufficienti e sovraffollati, quest’oggi abbiamo deciso di non presentarci in presenza, ma di collegarci sulla piattaforma teams, avvisando ovviamente i professori della nostra disponibilità a fare lezione da remoto. I docenti, tuttavia, non hanno potuto autonomamente decidere di farci fare lezione in questa modalità senza autorizzazioni e siamo risultati assenti.
La nostra intenzione, però, non è mai stata quella di indire uno sciopero o di fare un’assenza, tuttavia quella di continuare a fare scuola, ma in sicurezza.
Per tali ragioni richiediamo uno screening per il rientro, come hanno fatto in alcuni paesi della provincia, trovando, tra l’altro positivi, e uno screening periodico e adeguato per tutti gli studenti, finché non potremo essere anche noi vaccinati.
Per questa ragione, oltreché ai nostri dirigenti, abbiamo scritto al sindaco Guarente e ai Dirigenti dell’Asp, nella speranza che vengano colte le nostre ragioni e preoccupazioni e che la nostra richiesta venga ascoltata, compresa e accolta, permettendoci, finalmente, di fare lezione regolarmente e in sicurezza per noi e per i nostri cari.