I consiglieri comunali di Grassano, Bochicchio e Pascale, in una nota contestano la scelta del sindaco di Grassano Filippo Luberto di autorizzare il mercato settimanale nonostante l’emergenza sanitaria che coinvolge il paese. Di seguito la nota integrale.
Invocano le scuole chiuse però non possono rinunciare al mercato settimanale! Ecco quello che succede a Grassano, dove la confusione (amministrativa) regna sovrana e si vede. La preoccupazione dei genitori delle ultime ore è più che legittima, perché i contati aumentano e la salute dei nostri figli è quanto di più ci sta a cuore. Ora, però, in un comune in cui i contagi aumentano, i vigili non lavorano nei giorni festivi, i consigli comunali si svolgono in presenza, i mercatini settimanali si tengono senza problemi, l’unica preoccupazione del sindaco è la chiusura della scuola, come se fosse l’unico luogo a rischio! Da genitore anche io sono preoccupato per la salute dei miei figli e avrei preferito uno screening con tamponi anticovid prima dell’apertura delle scuole e avrei accettato, per il bene dell’istruzione dei miei figli, un ritorno in presenza in sicurezza. L’istruzione dei nostri figli è importante ma la salute viene prima di tutto. Per questo invito il sindaco di Grassano ad avere un comportamento chiaro nell’affrontare la pandemia: o si va verso una politica di chiusura o apertura. Bisogna avere una visione decisa e netta, non optare a seconda dei giorni pari o dispari. Se c’è un rischio salute per i nostri ragazzi, per i docenti il personale scolastico e i genitori è giusto chiudere e i nostri figli continueranno a studiare in DAD. Ma allora è doveroso anche porre in essere altre misure restrittive così come abbiamo spesso chiesto: consigli comunali in modalità da remoto, sospensione dei mercati settimanali, potenziamento del personale dei vigili urbani per garantire il servizio durante i giorni festivi e maggiori controlli. Solo così ne usciremo, altrimenti chiedere solo la chiusura delle scuole mentre tutto il resto continua come se niente fosse non produrrà i risultati auspicati, e sembra più una mossa propagandistica già vista e non una reale soluzione al difficile momento che la comunità di Grassano sta attraversando.