Don Luca De Rosa, parroco della chiesa ‘Santi Martino e Lucia’ di Apricena (Foggia), è stato raggiunto nei giorni scorsi da una misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Foggia che gli impone l’obbligo di dimora nel comune di San Severo (Foggia) con l’accusa di appropriazione indebita relativa ad una somma di oltre 40mila euro che il prete avrebbe sottratto a due fratelli foggiani affetti da patologie psichiatriche.
I fatti contestati dalla Procura e dai militari della guardia di finanza che hanno svolto le indagini, riguarderebbero il periodo che va dal 2019 al 2020. Sono stati gli stessi fratelli a rivolgersi agli investigatori denunciando il parroco.
A quanto si apprende, il prete avrebbe prelevato la somma di denaro da un conto corrente bancario cointestato con i due fratelli. Si tratta di “soldi che – precisa all’Ansa l’avvocato Roberto De Rossi, difensore di don Luca – sarebbero però serviti per il sostentamento dei due parenti”.
“Per il momento – prosegue il legale – ritengo non opportuno rilasciare ulteriori dichiarazioni, preciso solo che ho avanzato, all’esito dell’interrogatorio di garanzia che si è tenuto il 7 aprile scorso, una istanza di revoca della misura cautelare a cui è sottoposto il mio assistito, anche alla luce dei molti e puntuali chiarimenti che quest’ultimo ha fornito davanti al gip”.