L’Associazione socio politico culturale OMNIA solleva criticità in merito alle modalità di somministrazione dei vaccini per gli over 60 nel comune di Matera e propone alle Istituzioni la realizzazione di postazioni ‘drive through’.
Di seguito la nota integrale inviata dalla presidente Rosa Mastrosimone.
“Vaccinarsi è un fondamentale vantaggio ed ormai è chiaro a tutti, non solo in relazione al bene comune salute, ma anche poiché i tempi legati alle riaperture ed alla ripresa della nostra economia sono strettamente collegati ai tempi entro cui si riuscirà ad abbassare l’indice di contagio. Sulla base di questa considerazione è evidente che la somministrazione dei vaccini non può e non deve assolutamente diventare occasione di contagio.
Nonostante l’impegno di operatori e volontari, scegliere di somministrare i vaccini senza prenotazione o un minimo di criterio sembra non essere la scelta più giusta. Era prevedibile che si sarebbero create lunghe file d’attesa e pericolosi assembramenti, così come affluenze non omogenee ed ordinate.
Traffico, caos andavano previsti ed evitati ma si spera che a questa evidente inadeguatezza organizzativa ora possa seguire quanto prima una regolazione più opportuna.
La vicina Puglia ha diviso l’utenza quotidianamente in base all’anno di nascita, già questo potrebbe essere un minimo criterio applicabile, ma ancora più funzionale è rendere reale l’ipotesi di somministrare il vaccino in modalità “drive through” o “drive in”. Quest’ultima ipotesi eliminerebbe il problema parcheggio, il problema relativo alle distanze, alle lunghe attese e soprattutto annullerebbe il rischio di assembramento e dunque di contagio.
I Drive through (o drive in) sono un’arma fondamentale nella battaglia contro il Covid. Dopo essere stati punti di riferimento per l’esecuzione dei tamponi e il tracciamento dei contagi, oggi sono riconosciuti a livello nazionale ed internazionale come i luoghi di vaccinazione di massa più sicura.
Inaugurare anche in Regione e dunque a Matera un “Drive through vaccinale” potrebbe notevolmente velocizzare le somministrazioni, oggi a favore dei nostri anziani domani per le altre categorie, ma anche garantire maggiore sicurezza agli operatori quanto al resto della comunità.
Senza organizzazione e senza programmazione è impensabile concepire questa necessità come un’opportunità. Il rischio è già di per sé costantemente alto. Lamentarsi di cosa non va non produce soluzioni, occorre praticità, lungimiranza ma ancor più prevenzione”.