Governo Bennardi approva tagli agli asili nido e alle mense scolastiche del Comune di Matera, sconcerto di Cgil Basilicata e Cgil provincia di Matera. Di seguito la nota integrale.
Apprendiamo dell’approvazione, nel Consiglio comunale di Matera, di un emendamento che prevede un taglio ai servizi di mensa scolastica e agli asili nido per le prossime annualità, con uno spostamento delle risorse in favore dei servizi di manutenzione del verde pubblico.
La politica istituzionale dovrebbe sforzarsi di mettere al centro programmi finalizzati al rafforzamento dei servizi educativi e a sostegno dell’infanzia e renderli universali – e non più a domanda individuale – anche per favorire la crescita del tasso di occupazione femminile, in Basilicata tra i più bassi d’Italia, e rendere collettivo il lavoro di cura.
Invece, il Consiglio comunale di Matera agisce in controtendenza, tagliando risorse già insufficienti e fondando tale decisione su motivazioni alquanto surreali, come quelle contenute nelle dichiarazioni del consigliere Donato Paterino (lista civica Volt). Il promotore di detto emendamento ha affermato la necessità di tagliare le risorse per asili nido e mense scolastiche poiché testualmente “la gran parte delle madri che fruiscono del servizio sono casalinghe” quindi, a suo dire, possono occuparsi dei figli.
Considerazioni figlie, evidentemente, di una cultura sessista e poco rispettosa non solo delle donne materane ma anche dei bambini e delle bambine, che hanno il diritto di fruire di un sistema educativo completo e accessibile a tutti. Purtroppo, la realtà è molto più complessa di come la rappresenta il consigliere Paterino e sono moltissime le donne costrette a rinunciare al lavoro proprio perché non esistono servizi di sostegno all’infanzia o perché sono troppo costosi.
Le istituzioni dovrebbero interrogarsi su come ridurre lo squilibrio tra i generi che esiste nella società e nel mondo del lavoro e non pensare soltanto a spostare risorse sulla base di presunte priorità, soprattutto in una regione come la Basilicata, che soffre di una grave carenza di posti negli asili nido, con il conseguente risultato di un continuo aggravarsi del fenomeno della povertà educativa e dell’abbandono scolastico.
A questo si aggiungerebbe la perdita di posti di lavoro in settori caratterizzati da un alto tasso di precarietà, che risentono delle modalità di espletamento del servizio e che dall’inizio della pandemia hanno registrato un forte decremento dei salari, a causa delle continue sospensioni della didattica in presenza.
Quale idea di città hanno il consiglio e la giunta comunale? Una città con lo sguardo rivolto al futuro o inesorabilmente condannata a seguire la tendenza, oggi più che mai accentuata, di regione ad elevata desertificazione, invecchiamento della popolazione, forte povertà educativa e scarsissima partecipazione femminile al mercato del lavoro e ai livelli decisionali?
Tutti questi temi sono strettamente intrecciati e chiedono che si lavori per ampliare i servizi a disposizione della popolazione, e non ridurli.
La CGIL di Basilicata e la CGIL Matera esprimono ferma condanna per le parole di Paterino e dissenso per la scelta politica adottata dal Consiglio Comunale e chiedono di revocarla immediatamente.