Consiglieri regionali Gianni Perrino, Carmela Carlucci e Gianni Leggieri del Movimento 5 Stelle Basilicata: “Per la Lega di Basilicata la discussione su Stellantis è “superata”, Cicala plaude all’assenza di mezzo Consiglio Regionale e qualcun altro apre le passerelle politiche”.Di seguito la nota integrale
Ennesimo saggio di sciatteria politica nell’ultima seduta di Consiglio Regionale. Una seduta in modalità mista: un terzo in presenza, un terzo in modalità telematica e un terzo presso il consiglio comunale di Melfi. Il tutto orchestrato dalla solita gestione schizofrenica del Presidente del Consiglio Regionale, Carmine Cicala, ormai sempre più in balìa della sua inadeguatezza a ricoprire questo ruolo di garanzia.
Ieri, per l’ennesima volta, il numero legale è caduto e non si è potuto procedere con la votazione su una mozione di importanza fondamentale in questo periodo storico: quella sul futuro dello stabilimento automobilistico di Melfi. Un fatto gravissimo la mancanza del convinto impegno dell’intero Consiglio regionale.
In perfetta buona fede 15 giorni fa avevamo accettato di posticipare la discussione del documento per permettere un maggior coinvolgimento di tutte le forze politiche presenti nella massima assise regionale. Ieri pezzi di maggioranza e di opposizione si sono dileguati ed hanno preferito partecipare al Consiglio comunale di Melfi, boicottando la discussione programmata per tempo in Consiglio Regionale. Come vogliamo definire questo comportamento? Scarsa responsabilità o smania di protagonismo lontano da Potenza con le solite liturgie della politica che pensavamo superate?
Una maggioranza che fa promesse da marinaio, ma che riesce a spingersi oltre: il consigliere Zullino ha definito “superata” la mozione su Stellantis, in quanto poteva ritenersi sufficiente la discussione del Consiglio comunale di Melfi. Il presidente Cicala si è addirittura lanciato in calorosi ringraziamenti verso il Sindaco di Melfi. Inaccettabile anche la lezione di “democrazia” del confuso capogruppo della Lega, che con le sue parole ha sottoscritto l’irresponsabilità su questo tema del suo partito.
Siamo al teatro dell’assurdo! L’unico a mantenere un briciolo di dignità è stato il consigliere Cariello, che ha stigmatizzato la mancanza del numero legale su una discussione così delicata. Per la cronaca hanno votato per la discussione anche i tre esponenti presenti di FDI, un dato che evidenzia ancora una volta la spaccatura all’interno della maggioranza.
Per noi la discussione sul futuro di Melfi e del suo indotto non può ritenersi affatto superata. Anzi! C’è in ballo il futuro di migliaia di lavoratori non solo di Melfi, ma dell’intera Basilicata e delle regioni limitrofe. Se qualcuno pensa di poter far campagna elettorale o iniziare passerelle politiche, in vista di appuntamenti elettorali previsti nei prossimi mesi, strumentalizzando un tema così delicato, farebbe meglio a rivedere i propri piani. Sarebbe meglio onorare le istituzioni per cui si è stati eletti anziché optare per operazioni propagandistiche che lasciano il tempo che trovano.
Ci auguriamo che venga intrapresa una seria discussione sul futuro dello stabilimento Stellantis in Consiglio regionale, con una gestione dei lavori degna di questo nome e con la presenza di Bardi e di tutta la sua Giunta. C’è bisogno di compattezza. Non servono le affermazioni senza senso di Zullino, dei leghisti allo sbaraglio o la ricerca di visibilità da parte di qualcuno.