“Da lunedì oltre 150 medici di famiglia potranno vaccinare solo con Astrazeneca i propri assistiti (fascia di età 70 – 79) presso il proprio studio. Insieme a Poste Italiane abbiamo trovato una soluzione che darà nuovo slancio alla nostra campagna vaccinale. Sarete contattati direttamente dal vostro medico. Chi ha già prenotato, deve vaccinarsi nella data stabilita o annullare la prenotazione liberando così uno slot per gli altri cittadini.
Tutti coloro che sono domiciliati nel territorio regionale per motivi di lavoro, di assistenza familiare o per qualunque altro giustificato e comprovato motivo che imponga una presenza continuativa nella Regione, possono trasmettere i dati al call center che poi inserirà tali nominativi in piattaforma e sarà così possibile prenotare in base all’età.
Caregiver: sabato 17 Aprile dalle 14 sarà possibile prenotare, scegliendo luogo e orario, accedendo in piattaforma. Ribadisco che la vaccinazione non avverrà simultaneamente al soggetto fragile che ha già prenotato. Il caregiver potrà prenotare e sarà vaccinato successivamente.
Abbiamo ricevuto 900 richieste di vaccinazione a domicilio: le due aziende sanitarie inizieranno a contattare le persone già dalla giornata di domani per organizzare la somministrazione in favore di coloro che si trovano in condizioni cliniche di effettiva intrasportabilità al punto vaccinale.
Tutti coloro (soggetti fragili e Over 70) che non riescono ad accedere alla piattaforma, devono comunicare codice fiscale e numero di tessera sanitaria al call center di Poste. In tanti di voi dopo tale segnalazione sono riusciti a prenotare.
Ho inoltre comunicato alle aziende sanitarie di completare quanto prima la vaccinazione delle poche centinaia di personale docente restanti.
La nostra scelta sulla vaccinazione Astrazeneca ha colpito l’attenzione di tutta Italia e sarà adottata a livello nazionale: i lucani hanno stupito tutti e dobbiamo esserne fieri”.
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
Vaccini anti Covid: incontro Capone-Lopalco
Concluso l’incontro promosso dalla Presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone, su richiesta dei capigruppo, con l’assessore regionale alla sanità, Pierluigi Lopalco, per affrontare le questioni sanitarie e vaccinali attuali. All’incontro era presente anche il vicepresidente di Anci Puglia, Domenico Vitto.
L’accordo è di istituire una interlocuzione, a cadenza settimanale, con la cabina di regia tecnica regionale al fine di acquisire informazioni su eventuali evoluzioni o aggiornamenti del piano vaccinale e, contemporaneamente, farsi portavoce dei bisogni dei diversi territori.
L’incontro si è aperto con l’intervento dell’assessore Lopalco che ha voluto ricostruire, passo dopo passo, le diverse fasi di vaccinazione finora affrontate rappresentando le difficoltà dovute, in primo luogo, alla carenza delle dosi e, successivamente, allo stop di Astrazeneca per la verifica dell’Ema.
“Abbiamo dovuto rivedere programmi e strategie all’ultimo minuto – ha detto Lopalco. Con la cabina di regia abbiamo fatto riunioni anche a mezzanotte per garantire la massima efficienza ed è possibile che in questa corsa la comunicazione, soprattutto quella ai cittadini, non abbia seguito il passo dell’impegno. Astrazeneca avrebbe dovuto accelerare le vaccinazioni ma il fermo dell’Ema e tutta la comunicazione sugli effetti collaterali ha creato un collo di bottiglia e quando la situazione si è sbloccata le prenotazioni erano dimezzate. Ecco perché è importante che tutta l’Istituzione oggi sia compatta. Non possiamo permetterci di buttare acqua sulla barca, piuttosto, dobbiamo provare a remare tutti nella stessa direzione, ciascuno nel proprio ruolo”.
Per questo l’assessore ha ringraziato i sindaci pugliesi che, in totale autonomia, si sono subito adoperati per allestire hub vaccinali sicuri ed efficienti”.
“Una partecipazione bipartisan, senza colore politico, eravamo tutti in campo per garantire ai nostri cittadini la migliore assistenza possibile e perché siamo convinti che più vacciniamo più la gente si convincerà che il vaccino non fa male ma salva la vita”.
Infine, le rassicurazioni sull’evoluzione del piano vaccinale negli ultimi giorni: “Adesso la macchina organizzativa procede spedita, seppure con tutte le difficoltà, perché i vaccini a mRNA (Pfizer e Moderna) che arrivano sono ancora pochi: di Pfizer, per esempio, 100mila a settimana e la metà per questa settimana è già impegnata per le seconde dosi. Ad oggi abbiamo una copertura degli ulrtra80enni che è pari al 76% e siamo sulle 25 mila dosi giornaliere complessive. È di 20.777 dosi il target fissato dal commissario Figliuolo, noi adesso stiamo riuscendo a farne di più perché abbiamo ancora quel tesoretto di Astrazeneca, che comunque ci assicura un flusso continuo di vaccinazioni”.
Quasi due ore di confronto che, però, sono servite per fugare una serie di dubbi e perplessità ma anche per avviare un percorso di condivisione che consentirà di migliorare quella comunicazione che la maggior parte dei capigruppo, nel corso dell’incontro, ha definito più volte poco efficace e congrua alla circostanza.
“È stato un incontro chiarificatore – ha detto la Presidente del Consiglio regionale Loredana Capone. Ringrazio l’assessore Lopalco per la disponibilità e l’intervento sincero e appassionato. Avevamo bisogno di questo confronto perché, purtroppo, nella corsa contro il tempo molte informazioni si perdono e, invece, è fondamentale superare le difficoltà e lavorare l’uno al fianco dell’altro. C’è in gioco la vita delle persone e oggi la priorità è far comprendere ai cittadini pugliesi che i benefici dei vaccini superano di gran lunga i rischi. Sul resto dobbiamo lavorare insieme, nessuno è perfetto e la situazione è straordinaria e cambia all’improvviso. Basta leggere le notizie di oggi, aspettavamo le prime dosi di vaccini Johnson & Jhonson e oggi, dagli Stati Uniti, arriva lo stop immediato e il lancio slitta anche in Europa. Dobbiamo restare concentrati, in questa battaglia non c’è colore politico”.
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